Benemerenze CONI. A Tuscania il Galà dello Sport regionale

C’è una Società migliore di quella che emerge spesso dalle cronache dei giornali. Ci sono uomini e donne che hanno fatto del volontariato, dell’insegnamento, della trasmissione di valori positivi ai giovani con l’esempio e la passione, una parte importante della propria vita. Ieri lo sport li ha premiati: dirigenti, società sportive e tecnici provenienti da tutte le province del Lazio si sono ritrovati a Tuscania per la consegna delle Benemerenze CONI relative al 2013. Nella suggestiva cornice della chiesa di San Pietro, gioiello romanico ancora perfettamente conservato, in oltre 70 hanno ricevuto le onorificenze dal presidente del Comitato Regionale Riccardo Viola. Nove le Stelle d’Oro (per 30 e 50 anni di attività), 19 quelle d’Argento (20 anni) e 41 quelle di Bronzo (12 anni) riservate ai dirigenti e alle società sportive; sette le Palme d’Argento (4) e di Bronzo (3) riservate ai tecnici. “Siamo felici di ospitare questo evento in un luogo unico e orgogliosi di accogliere tante stelle dello sport - ha detto il sindaco Fabio Bertolacci nel portare il saluto del Comune, presente al gran completo con il vicesindaco e l’assessore allo sport – persone che sono andate oltre l'eccellenza, sfidando in primis se stessi.” Ventidue le Federazioni rappresentate: dal pentathlon alla vela, dall’hockey al calcio; cinque gli Enti di Promozione sportiva, che svolgono attività a livello amatoriale e tre le Discipline Associate. “Possiamo essere carenti nelle strutture sportive – ha dichiarato il presidente della provincia di Viterbo Marcello Meroi – ma di sicuro non lo siamo negli uomini di sport, che spesso nel loro lavoro devono essere anche psicologi, oltre che manager e allenatori.” Un invito a “salvaguardare quanto di più prezioso c’è nello sport, la sua parte pulita, e trasmettere questo messaggio ai nostri figli e nipoti” è infine giunto dal presidente Viola. Tra i premiati anche i gruppi sportivi di Fiamme Oro, Carabinieri e Fiamme Azzurre, che hanno rivendicato con orgoglio, tra i molti primati, quello di aver portato la parola “disabilità” all’interno dello sport militare