Benemerenze Roma, Stelle e Palme tra sport e cultura
La bellezza dello sport in uno dei luoghi più affascinanti di Roma. Le stampe di Piranesi a fare da testimone alla consegna delle Benemerenze CONI per la provincia di Roma. “Pochi sanno che la fontana di Trevi ha un affaccio anche da dietro - ha esordito salutando i presenti la direttrice dell’Istituto Centrale della Grafica e dell’attiguo Museo, che hanno sede all’interno di palazzo Poli, Antonella Fusco - abbiamo iniziato ad aprirci anche al mondo dello sport, facendo incontrare due culture che sono anche due eccellenze di questo Paese”. E di eccellenze ha parlato il presidente dell’AMOVA e rappresentante delle Benemerite Michele Maffei: “Si tratta di manifestazioni vive, che riscuotono entusiasmo. Il modello sportivo italiano che stasera è qui così ben rappresentato, resta un punto fermo di tutto il movimento." È stato il presidente Viola a chiudere il giro degli interventi: “Da Castel Sant’Angelo a Palazzo Poli, siamo di nuovo nella culla della storia. Questo è uno dei privilegi di vivere a Roma. Grazie a tutti, ma soprattutto a voi, che siete la forza dello sport e portate avanti solo con la passione quella che spesso assomiglia a una missione vera è propria.”
I conduttori della cerimonia Cristina Chiuso e Stefano Pantano hanno quindi dato avvio alla lunga serie di premiazioni con la palma al tecnico romano Carlo Di Giusto, allenatore per molti anni della nazionale femminile di basket in carrozzina e personaggio molto noto nel mondo dello sport paralimpico. Sono poi sfilati via via il calcio, sempre numericamente ben rappresentato, l’atletica, le arti marziali e tutte le 19 federazioni in rappresentanza delle 65 Stelle al Merito sportivo e Palme al Merito Tecnico. E, come sempre accade in questi frangenti, sono venute alla luce una miriade di storie personali, piccole e grandi, di dedizione alla causa, che in alcune circostanze hanno rappresentato lo spunto per ripartire dopo un grande dolore. Come nel caso dell’ultima edizione dell'Amatrice-Configno, quella del dopo sisma, ricordata dal patron Bruno D’Alessio: “Sono venuti in molti, anche campioni olimpici, insieme alla gente comune. Duemila persone che correvano e piangevano”. Storie esemplari e didascaliche come quella di Giulia Serventi, una delle grandi donne dell’equitazione italiana, premiata dal presidente dell’AONI Mauro Checcoli. Dagli inizi, con il padre dei fratelli D’Inzeo primo maestro, all’attuale incarico di selezionatrice dei purosangue. Nel mezzo, sessanta anni di amore per uno sport che diventa modello di vita. (nella foto Riccardo Viola e Antonella Fusco). fotagallery http://lazio.coni.it/lazio/lazio/galleria-fotografica.html?catid=1311