Canottaggio. Matteo Lodo, il canottaggio laziale ha una nuova stella

Vent’anni da compiere a ottobre e un destino incrociato quasi per caso, quello di Matteo Lodo (a sin. nella foto), neo campione iridato u.23 di canottaggio e un passato nel nuoto e nell’atletica prima dell’approdo ai remi. Ai mondiali disputati la scorsa settimana sul lago di Varese, in coppia con Giuseppe Vicino, l’atleta delle Fiamme Gialle nato a Terracina si è reso  protagonista di una gara entusiasmante, dominata per larga parte, poi battagliata con la barca australiana fino allo sprint chiamato agli ultimi 500 metri dal capovoga Vicino. A quel punto per gli aussie è notte fonda e gli azzurri chiudono con tre secondi di vantaggio.

Dopo i due titoli mondiali junior sull’otto del 2011 e 2012, Matteo ha deciso di fare sul serio. Si allena in uno dei luoghi più rinomati del canottaggio azzurro, il centro sportivo della Finanza a Sabaudia, fianco a fianco con il pontino Alessio Sartori, protagonista in tre edizioni dei Giochi olimpici, da quest’anno testimonial per “I Valori nello Sport”, ma soprattutto il cugino di sua mamma; quello che l’ha spinto verso questo sport: “un mito, un esempio in barca e fuori”. Per Matteo, che si è diplomato quest’anno, il futuro sta assumendo tinte sempre più azzurre e la speranza è che arrivi una convocazione per i mondiali di agosto. (foto Perna)