Coni Lazio. Claudio Tinari, una Haka per i Valori
Tre squadre romane nel campionato d’Eccellenza vuol dire tre derby nel corso della stagione e una maggiore attenzione da parte dei media. Una situazione privilegiata, che per il momento non sembra però tradursi in quella spinta dal basso di cui il movimento della palla ovale avrebbe bisogno per superare l’estemporaneità del grande evento, il grande palcoscenico del Sei Nazioni. Portare il rugby nelle scuole (ma anche nelle carceri, come è stato per “Progetto Uomo” tra i minori di Casal del Marmo), è una delle ricette che Claudio Tinari propone da anni, e per questo considera il progetto dei Valori nello Sport come uno straordinario veicolo di promozione. Una vita nell’Unione Capitolina, una delle tre compagini di cui si parlava all’inizio (le altre due sono la Lazio Rugby e le Fiamme Oro), colui che è stato definito uno dei più forti trequartisti azzurri di tutti i tempi, prima dell’infortunio subìto nel momento clou della carriera, è oggi un dirigente tra i più avveduti ed esperti. Sabato prossimo il XV dell’Unione affronterà la Lazio e oggi Tinari ha invitato i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale di Manziana ad assistere alla stracittadina in programma al campo di via Flaminia. Educare all’agonismo attraverso la trasmissione di sani principi: spirito di squadra, crescita individuale e tanto impegno sono i precetti sui quali si basa la filosofia del rugby, che tra gli sport di squadra è stato il primo a concretizzare il rispetto e l’amicizia per l’avversario attraverso il terzo tempo, e “andare in meta” è ormai entrato nel linguaggio comune come espressione per significare il raggiungimento di un obiettivo. Qualcuno chiede se sia indispensabile possedere un fisico alla Castrogiovanni per eccellere nella palla ovale, ma è chiaro che si tratta di un esempio limite. Velocità, strategia, visione di gioco sono altrettanto importanti. Certo, anche la coreografia ha la sua importanza, eccome. Per questo anche un gentleman come Claudio Tinari, dalle maniere sobrie ed eleganti, quando gli viene chiesto di esibirsi nell’ormai strafamosa haka maori, non si tira certo indietro. D’altra parte lui può dire di averla vista da vicino, il giorno che affrontò gli All Blaks con la nazionale azzurra di Villepreux, e quelli sono spettacoli che non si dimenticano. (nella foto, la festa della Capitolina alla fine del campionato scorso per la promozione in Eccellenza)