Coni Lazio. Con bastone e pallina, ai "Valori" l'hockey prato è servit0

E’ incredibile quello che si può fare con una mazza da hockey e una pallina. Andrea Corsi, insieme ai suoi compagni di Nazionale, lo hanno dimostrato con il video  girato in occasione delle Universiadi di Kazan . Un concentrato di virtuosismi che la Gazzetta dello Sport ha pensato bene di cooptare sul suo sito online http://chepalle.gazzetta.it/2013/07/24/hockey-a-kazan/. Per carità, puro divertissment e nessuno scopo didattico, ma il risultato è davvero godibile tanto che, a chi ha qualche capello bianco, potrebbero far pensare agli show degli Harlem Globetrotters, che comunque al di là dello spettacolo erano tutti straordinari talenti. Una maniera insolita per iniziare l’incontro odierno dei Valori nello Sport all’Istituto Comprensivo di via Padre Semeria all’Ostiense, ospite l’attaccante dell’HC Tevere Eur, una delle tre squadre romane che militano nel massimo campionato di hockey prato. Studente di ingegneria meccanica (“la pausa invernale nel nostro sport capita a proposito per chi come me è impegnato nello studio”), Andrea viene da una famiglia di sportivi, ma la pallamano non faceva per lui e quando scoprì l’hockey se ne rese subito conto. Una volta accesa, la scintilla non si è più spenta e se ne rendono subito conto gli studenti riuniti nell’aula magna dal fervore con cui risponde alla scarica di domande e interrogativi che gli arrivano alla rinfusa un po’ da tette le parti. “Ma come ti sei accorto che era proprio l’hockey il tuo sport?”, e poi “vai sempre d’accordo con i tuoi compagni?”, e ancora “pensi di continuare a giocare per sempre?”, fino al classico “ma tu quanto guadagni con l’hockey?”. La risposta fissa all’ultimo quesito (per la maggior parte delle discipline, a dire il vero), il più delle volte provoca cori di delusione mista a incredulità. Com’è possibile “niente”? E la spiegazione è di quelle semplici. La maggior parte degli sport si praticano per il piacere di stare insieme agli altri e di condividere emozioni , ma anche (e soprattutto) delusioni, perché di questo è fatta la vita. Molti annuiscono, qualcuno fa spallucce e ridacchia con il vicino, ma la bottiglia è stata lanciata e il messaggio prima o poi verrà raccolto. Forse più prima che poi, dal momento che la scuola, al primo anno di adesione al progetto del Coni Lazio, ha deciso di “adottare” proprio l’hockey prato come sport-guida, per mezzo di un accordo con la società romana di Andrea che favorisca dimostrazioni e prove pratiche di gioco. Magia dei “Valori”.