CONI Lazio. I Valori nello Sport 2005-2014

Dieci anni di storia per otto edizioni del Progetto più longevo e amato tra quelli realizzati dal Coni a livello territoriale e promozionale. Un Progetto nato per parlare ai giovani di sport, ma in maniera diversa; non semplici destinatari di un messaggio, ma attivi interlocutori in un confronto diretto con campioni di ogni età e disciplina.

 

Fin dal suo esordio, in una manciata di scuole della Capitale, l’iniziativa nata come “I Valori nella Vita-I Giovani incontrano i Campioni” si è posta l’obiettivo di mettere in evidenza il significato che sta “dietro” ai successi legati alla pratica sportiva. Una scelta che lo staff tecnico del Comitato Provinciale di Roma ha ritenuto la più idonea alla crescita di individui adolescenti (11-14 anni), sensibili ad ogni stimolo proveniente dall’esterno.

 

Impegno, fatica, sacrificio e sconfitte fanno sempre da contraltare, anche nel caso di personaggi di successo, all’immagine patinata che emerge dal racconto dei media. Ascoltare dalla voce dei protagonisti quanto sia importante cadere e sapersi rialzare, accorcia la distanza che in genere i tempi del mezzo televisivo, e oggi strumenti come i social e la rete, tendono invece a incrementare.

 

Anno scolastico 2005-2006. Progetto sperimentale. L’idea è quella di portare i campioni dello sport all’interno delle scuole per parlare con i ragazzi della scuola secondaria di I grado dei valori legati allo sport. Due sole scuole coinvolte e quattro campioni, due del presente e due del passato, a raccontare le loro storie.

 

Anno scolastico 2006-2007. Vengono coinvolte l’Università di Tor Vergata (Corso di laurea in scienze motorie) e il Miur. All’inizio entrano nel progetto gli insegnanti di italiano (per predisporre interviste ed elaborati da realizzare per il concorso finale, che assegnava alle scuole premi in materiale sportivo); di storia (per i cambiamenti sociali intervenuti nel corso degli anni, dal momento che i campioni coinvolti erano due, uno del passato e uno del presente); educazione fisica (per entrare nel merito degli sport praticati dai campioni); arte e immagine (per predisporre elaborati di disegno e altro). Una giuria di giornalisti, coadiuvata un rappresentante del Miur e uno del Coni, aveva il compito di valutare gli elaborati dei ragazzi. Le scuole passano a 39 con oltre 4000 studenti.

 

Anno scolastico 2007-2008. Si allacciano collaborazioni con la maggior parte delle Federazioni Sportive Nazionali, che alla fine dell’a.s. saranno 30 e 66 i campioni che avranno partecipato con una o più presenze. Le scuole diventano 60 con oltre 5000 partecipazioni individuali. Nell’anno dedicato al Fair Play, l’accento viene posto sull’importanza di avere un comportamento corretto, nello sport come nella vita, evitando facili scorciatoie e rifuggendo l’illecito. Il progetto si espande nella provincia di Roma, dove un ruolo sempre più attivo viene assunto dai Fiduciari locali, trait d’union tra il centro e la periferia.

 

Anno scolastico 2008-2009. “I Valori nella Vita” diventano “I Valori nello Sport”, ma la sostanza rimane la stessa e cosi pure i modelli di comportamento proposti, dal momento che il rispetto e la lealtà appresi sui campi da gioco si riflettono inevitabilmente anche fuori. Siamo reduci dalle Olimpiadi di Pechino e il progetto si fregia della partecipazione di grandi campioni come Francesco D’Aniello (argento nel tiro a volo) e Cristina Chiuso (sprintwoman del nuoto azzurro, che negli anni diventerà assidua dei “Valori” e testimonial d’eccezione del Comitato). Le istituzioni iniziano a interessarsi del progetto e al primo incontro dell’anno partecipa anche l’assessore alla Scuola e alla Famiglia Laura Marsilio. Alla fine dell’a.s. le adesioni da parte delle scuole saranno 75 con oltre 7000 alunni.

 

Anno scolastico 2009-2010. L’obiettivo è di portare il verbo sportivo nelle “aree a rischio”, dove bullismo e comportamenti devianti sono più frequenti, quindi si privilegiano alcuni istituti delle periferie inurbate. Il concorso finale, che per i primi anni prevedeva il solo elaborato scritto sulla giornata passata a scuola con il campione, apre alla fantasia e alle nuove tecnologie, prevedendo anche lavori creativi e supporti digitali come i videoclip. Le adesioni diventano 91 e gli alunni 9.500. Tra i Campioni, anche alcuni appartenenti al CIP (Comitato Paralimpico), come Laura Coccia, oggi deputata in Parlamento e relatrice di una legge che promuove l’attività fisica nella scuola primaria.

 

Anno scolastico 2010-2011. La partecipazione, dapprima sporadica, di alcuni atleti dei gruppi sportivi militari al progetto, si fa sistemica con il protocollo d’intesa che il Coni Provinciale firma insieme a Fiamme Gialle, Carabinieri, Polizia, FF.AA., oltre che con alcune squadre d’eccellenza della Capitale come MRoma Volley, Virtus Basket, Rugby Roma e De Sisti Hockey, che in questo modo assicurano la presenza di alcuni loro giocatori agli incontri. La scelta di far partecipare un solo campione, in modo che l’incontro risulti meno dispersivo per gli studenti, appare come la più logica. Alla fine dell’a.s. si festeggia la centesima scuola raggiunta dal progetto alla SMS “De Andrè”. Gli studenti coinvolti salgono a 11mila.

 

Anno scolastico 2011-2012. L’edizione-record con 103 scuole e quasi 12.000 studenti coinvolti nel progetto in sette mesi di incontri, è anche l’ultima della gestione Coni Provinciale. Entrano i gruppi militari di Marina e Carabinieri che portano a 85 il numero di campioni-testimonial di un modo diverso di vivere lo sport. Agli studenti, per questa edizione, viene chiesto di produrre un articolo di tipo giornalistico, corredato di foto, sull’esperienza vissuta. I migliori, una volta selezionati, sono entrati a far parte di una brochure spedita a tutte le scuole, in ricordo della loro partecipazione. Ancora una volta le istituzioni comunali dimostrano l’apprezzamento al progetto con la partecipazione dell’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani Gianluigi De Palo.

 

Anno scolastico 2013-2014. Tornano “I Valori nello Sport” dopo lo stop forzato dovuto al cambio dei vertici del Coni e si tratta di un ritorno in versione “regionale”. C’è la partnership con ANAOAI e tutte le province del Lazio fanno sentire la loro presenza, coinvolgendo nuovi campioni, spesso frutto dell’eccellenza del territorio: si va dunque dall’atletica reatina e frusinate (con Howe e Donato) al canottaggio pontino, sponsorizzato da un’altra medaglia olimpica come Sartori.

 

La quota stabilita di 150 istituti è stata ampiamente superata e alla fine saranno 168 in totale. Numeri importanti, come quelli degli studenti coinvolti (15.000 circa); numeri che festeggeremo insieme al decennale del progetto.