CONI Lazio. PREMIO CONI LAZIO 2014: una nuova edizione all’insegna dello sport e delle grandi emozioni
Si è svolta stamattina in una sala Tevere gremita, la seconda edizione del Premio CONI Lazio.
Il red carpet, ospitato per il secondo anno consecutivo dalla Regione Lazio e organizzato dal Comitato Lazio del CONI, ha visto sfilare i migliori del 2014 tra atleti, tecnici, dirigenti e società sportive, selezionati da una giuria di giornalisti del settore.
“Siamo felici di essere riusciti a creare il giusto spirito di squadra – ha esordito il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola prendendo la parola – insieme alla Regione, al Comune e al MIUR, stiamo lavorando in maniera organica su molti fronti, dalla promozione alla scuola ai grandi eventi. Oggi con questa manifestazione chiudiamo un 2014 ricco d’impegni, ma l’anno in corso non sarà da meno, con l’indizione del Giubileo straordinario e la corsa di Roma 2024, che vedrà una candidatura partecipata.”
“Il nostro impegno istituzionale – ha dichiarato il presidente Nicola Zingaretti – è di dare allo sport il giusto spazio nella società, anche grazie alla legge regionale che arriverà entro l’estate, frutto di una serie di consultazioni che abbiamo avviato dallo scorso anno con le varie anime del mondo dello sport di questa regione.” Da parte sua, l’assessore alle politiche sociali e allo sport del Lazio Rita Visini ha ricordato che “la legge in questione prevede un bonus di 300 euro per favorire la pratica sportiva nelle famiglie disagiate.”
La manifestazione si è aperta con il saluto del presidente della Commissione Sport Cristian Carrara: “Il premio è la fine di un percorso virtuoso, che valorizza le eccellenze; ma lo sport è anche veicolo di cultura, integrazione e inclusione sociale.” Gli ha fatto eco l’assessore allo sport e alla scuola di Roma Capitale Paolo Masini, presente con il presidente della Commissione Sport Svetlana Celli, che ha rivendicato l’importanza di un assessorato che unisce, dopo tanti anni, scuola e sport sotto un’unica direzione: “Si tratta di una grande sfida, che ci vede impegnati nella formazione di giovani che un domani potranno essere campioni in campo, ma anche fuori”.
I Premiati. Tre donne, tutte giovanissime, nella categoria “Atleta”: Aurora Tognetti, pentatleta di grandi promesse (“stagione fortunata, ma l’obiettivo sono le olimpiadi dei Grandi”); Alessia Zecchini, primatista di apnea (“non è uno sport pericoloso, basta conoscere i propri limiti”) e Oxana Corso, velocista paralimpica, argento a Londra 2012: (“oggi punto decisamente a una medaglia all’appuntamento di Rio, me prima ci sono i mondiali di ottobre a Doha”).
Giovanni Sirovich, CT della sciabola azzurra (“non ho un esempio, cerco di prendere il meglio da tutti; ma mi ha aiutato anche la mia carriera da atleta”) e Luca Nicosanti, allenatore della squadra azzurra della Federazione Sport Silenziosi si sono divisi il premio per il miglior “Tecnico”.
Enrico Vicini, presidente della Globo Sora (“quaranta anni con la stessa società, è una grande soddisfazione”) e Massimo Liberati, kickboxing (“la sfida più grande, organizzare un campionato del mondo”) hanno ricevuto il riconoscimento per la categoria “Dirigente”.
Rina De Santis (Tiro a Volo Montopoli) e Valerio Piersigilli, presente con l’intera squadra che lo scorso anno ha vinto tutto (Lazio Calcio a 5 Femminile), hanno ritirato il premio per la migliore “Società Sportiva”.
Toccante il momento del Ricordo, con i premi a Giovanni Pasquetti, figlio di Pietro, visibilmente commosso, in compagnia della madre Isa: (“l’affetto che ho conosciuto in questi mesi mi ha riempito il cuore. L’eredità di papà? il sorriso e la parola”) e a Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo, la prima vittima del tifo violento: (“dopo 35 anni spero che questo sia l’ultimo premio che ricevo in memoria di mio padre, perché varrà dire che avremo superato la situazione dell’emergenza”).
Nella sezione premi “Speciali”, riconoscimenti all’olimpionico Alessio Sartori (“oggi insegnare ai giovani mi dà soddisfazioni sempre nuove”) (premio Stefano Simoncelli); agli arbitri Paolo Valeri (“fermarsi di fronte alla violenza negli stadi di serie A, ma non sottovalutiamo quello che succede nelle categorie minori, dove spesso accadono fatti senza controllo”) e Alessandro Martolini, giovane fischietto del basket, ma già molto affermato (premio Andrea Pesciarelli), alla dirigente Antonia Paparelli (“una vita per la ginnastica e la soddisfazione di aver lanciato due campionesse come Blanchi e Santoni”) e al medico Santo Rullo (“la cultura dell’assistenza psichiatrica ha una lunga storia e la sport allevia le sofferenze nei luoghi di sofferenza”) (premio Antonio Impronta).
Infine, una nota di colore con l’intervento di Maurizio Battista (nella foto con Visini, Zingaretti e Viola), al quale è andato il premio “Sport e Simpatia”. Il comico romano ha intrattenuto la platea con una serie di battute improvvisate “Zecchini un’impresa impossibile nei sei minuti in apnea? Io in 20 anni di matrimoni non è che abbia respirato molto di più” e infine “io di questo calcio mi sto disamorando, mi manca il calcio vero, quello normale, soprattutto quello dei capelli normali.”
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