CORSA E SALUTE: IL PRESIDENTE VIOLA ALL'UNIVERSITÀ DI TOR VERGATA PER LA "NO-TABACCO RACE"

Si è conclusa con grande successo la “No-Tabacco Race - #Io respiro”, la corsa non competitiva di 4 km organizzata dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dal Policlinico Tor Vergata e dal CUS Tor Vergata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del fumo (consumo di tabacco e fumo passivo) ed incoraggiare a smettere di fumare.

L'evento, che si è svolto nella mattinata di venerdì 31 maggio presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Tor Vergata, ha visto la partecipazione di centinaia di persone tra studenti, docenti, dipendenti universitari e cittadini.

Oltre alla corsa, l’iniziativa ha offerto ai partecipanti la possibilità di ricevere informazioni e consigli sulla salute dai medici e dagli esperti del Policlinico Tor Vergata e dell’Associazione Pazienti. Sono state inoltre effettuate gratuitamente spirometrie, elettrocardiogrammi ed ecografie.

All’iniziativa, che ha dimostrato ancora una volta l’importanza della collaborazione tra università, ospedali e associazioni per la promozione della salute e del benessere, è intervenuto anche il Presidente del CONI – Comitato Regionale Lazio, Riccardo Viola.

L’università deve essere un punto di riferimento per due aspetti. Il primo riguarda lo spartiacque tra l’attività agonistica e lo sport per tutti. Infatti, dopo una prima fase della vita in cui tutti praticano sport, a un certo punto alcune persone iniziano un percorso a livello agonistico, mentre altre continuano a praticare attività sportiva a livello amatoriale. Perciò bisogna ribadire che lo sport deve appartenere a tutti”, ha affermato il Presidente Viola. “Dall’altra parte, invece, è molto importante sottolineare che il mondo dello sport non appartiene soltanto agli atleti ma anche ai dirigenti sportivi – ha aggiunto il Presidente del CONI Lazio – Si può diventare, ad esempio, anche medico o avvocato dello sport. I giovani devono imparare a cogliere le numerose opportunità professionali offerte dalla gestione dello sport e il miglior banco di prova è proprio l’università”.