Coni Lazio. I Magnifici 19 del Premio Coni Lazio 2013

Roma Capannelle Cricket Club

 

Non sempre lo sport è business. Spesso serve per educare, crescere come individui e nel rispetto degli altri. Il cricket, arrivato in Italia con l’immigrazione degli ultimi due decenni e alimentato velocemente fino a una stima prudenziale di circa 300mila utenti potenziali, ne è uno tra gli esempi più significativi. Pochi i soldi a disposizione. Chi lo gioca, anche ai massimi livelli, che da noi restano comunque nell’alveo del dilettantismo, svolge altri lavori per vivere: portinaio, magazziniere, elettricista, studente. Sono i giocatori azzurri che nel 2013 hanno vinto il campionato europeo. Primo tra tutti a mettere in pratica il principio di cittadinanza sportiva (ius soli) il cricket, nato come sport dei “nuovi italiani”, si sta diffondendo per osmosi soprattutto nelle scuole, sempre più aperte e multietniche. A Roma gli incontri dei “Valori nello Sport” che hanno per protagonista Leandro Jayarajah, capitano della Roma Capannelle Cricket Club, ottengono sempre un grande riscontro e spesso le scuole chiedono di poter organizzare dimostrazioni per i propri studenti. Nel 2013 è arrivato un solo scudetto nella Capitale, e a portarcelo sono stati proprio loro, ragazzi del Bangladesh, dell’India, dello Sri Lanka, oriundi australiani e neozelandesi di seconda generazione (che nella stessa stagione hanno anche bissato con una coppa Italia); figli di persone arrivate nel nostro Paese con il sogno di una vita migliore e il loro bagaglio di cultura, tradizioni e soprattutto passioni. Il cricket è uno sport poco mediatico. Regole sconosciute ai più, con partite che possono durare giorni interi (non da noi), inframmezzate da pause durante le quali si mangia, si beve e talvolta si balla. Difficile immaginare qualcosa di più congruo del termine “integrazione” per descrivere una situazione di questo genere. Ma lo sport arrivato con gli immigrati ha anche altro da offrire, come il divertimento, che talvolta si trasforma in autoironia E’ il caso proprio  dell’RCCC, che sull’esempio di altri team d’oltremanica, ma in assoluta solitudine per quanto riguarda lo sport qui da noi, ha pensato di fornirsi di una “duck board” ufficiale; una classifica aggiornata delle “papere” più eclatanti dei suoi giocatori, con tanto di premiazione a fine stagione. Se non lo avessero già ricevuto, meriterebbero un premio solo per questo. (foto Tedeschi: la presidentessa della RCCC Franca Beranger riceve un omaggio floreale durante la cerimonia di consegna del premio Coni Lazio)