Educamp 2016. Una cartolina da Leonessa..a Rio.

“Scusi, lei è il presidente Viola?”. La coppia incrociata all’esterno dell’hotel Leo di Leonessa, accompagna la domanda con un largo sorriso. “Ci conosciamo?” “Veniamo da Roma. Facciamo parte del gruppo di genitori che quattro anni fa si è battuto per scongiurare la chiusura dell’Educamp Coni al Giannattasio.” “Ah, giusto ieri vi ho ricordato, alla festa finale, il vostro intervento è stato risolutivo e vi ringrazio.” “No, siamo noi che vi ringraziamo. I nostri figli dopo Ostia hanno voluto provare il residenziale qui a Leonessa e si sono divertiti moltissimo. Quando li sentivamo brevemente al telefono, la sera, si intuiva una certa fretta nel salutarci perché avevano sempre qualcosa da fare. Dovunque organizzerete qualcosa, noi vi seguiremo”. Storie di ordinario Educamp. Quello che ieri si è concluso a Leonessa, ha anche fatto calare il sipario sull’edizione 2016 nel Lazio. Duemila e duecento le presenze complessive per sedici settimane di sport, aggregazione e amicizia, dal mare di Sabaudia ai monti al confine con l’Abruzzo.

Un confine virtuale che la mamma di Maria Enrica Spacca, una delle quattro ragazze da podio nella 4x400 ai recenti campionati europei di atletica leggera, attraversò con comprensibile fretta il 20 marzo di trenta anni fa per recarsi all’ospedale dell’Aquila, decisamente più facile da raggiungere da Pagliara di Borgorose, comune dell’Alta valle del Salto, di quello di Rieti. “Sono aquilana per caso” spiega Maria Enrica, occhi profondi e viso affilato. “Rieti in realtà è sempre stata casa mia”. Lì si allena con Roberto Bonomi e lì cominciò la sua storia di atleta, sotto l’ala protettiva di Andrea Milardi. A Rio sarà la seconda partecipazione olimpica dopo Londra 2012 per la portacolori della Forestale. “Ottenuta la qualificazione alla fine del 2015, nel corso di questa stagione eravamo chiamate a confermare quella prestazione. Ci siamo riuscite vincendo anche un bronzo ad Amsterdam poche settimane fa. Un risultato mai ottenuto prima dall’atletica azzurra femminile. Per me si è trattato di una soddisfazione ancora maggiore, arrivata a coronamento di una stagione segnata dagli infortuni”. In Olanda le russe non c’erano, né ci saranno a Rio. Quanto vi agevola questa assenza? “Non si possono mettere sullo stesso piano Europei e Olimpiadi. Lì troveremo gli USA, la Giamaica, la Nigeria e altre ancora. Noi contiamo di portare la staffetta in finale, per poi dare il massimo.” Cosa avrebbe detto il Boss dopo la medaglia europea? “Tante cose. Andrea era fatto così. Lui è stato il primo a credere in me, ma ci seguiva tutti. Il campo-scuola continua ad essere, a mio avviso, il posto migliore del mondo per allenarsi e fare gruppo. E questo è parte della sua eredità”. Maria Enrica e Maria Benedicta, due ragazze del “Guidobaldi” alle Olimpiadi sono la dimostrazione della bontà di un progetto e del lavoro di bravi tecnici. Ma come si è avvicinata Enrica all’atletica? “Tramite la scuola. Ancora non si vedeva all’orizzonte un’Educamp come questo. Condividere la quotidianità, non solo lo sport, aiuta a crescere. Vedo l’entusiasmo nei loro occhi e credo sia una cosa importante.”

Tutti i giorni i partecipanti hanno avuto la possibilità di praticare nuoto e giochi in acqua presso la Piscina della struttura alberghiera del Leo Hotel. Brevi momenti sono stati dedicati alla riscoperta dei giochi popolari come la corsa con i sacchi, tiro alla fune, 4 cantoni, nonché giochi di abilità e destrezza. Da parte sua lo chef dell’Hotel ha accolto volentieri i suggerimenti della dott.ssa Maria Piseri della FMSI, che ha curato l’assistenza medica per la durata del camp, dando suggerimenti alle famiglie sul tema “Faccio Sport Mangio Giusto”.

Attività programmata e svolta: atletica leggera, pallacanestro, pallavolo, ginnastica, tennis, badminton, calcio, scherma, tiro a segno, tiro con l’arco, judo, pattinaggio. Escursioni nel bosco della Vallonina e al Parco Avventura (Fagus Park), senza dimenticare una della attività per cui Leonessa è famosa, l’arrampicata sportiva, fatta grazie alla parete attrezzata e all’assistenza fornita della Sez. CAI di Leonessa. http://lazio.coni.it/lazio/lazio/galleria-fotografica/lazio/educamp-leonessa-2016.html