Emozione Lago. Sei laghi e seimila sorrisi

Cosa rimane di Emozione Lago? Oltre ai numeri, ragguardevoli e confortanti, relativi alle presenze registrate nel corso degli appuntamenti, al consenso da parte delle amministrazioni locali coinvolte, delle federazioni e delle società sportive, alle attestazioni di stima e alla partecipazione dei gruppi sportivi militari di Marina e Aeronautica, oltre al gradimento delle 130 scuole presenti e alla risposta positiva della Regione e del MIUR, entrambi nel progetto; senza dimenticare l’alta pressione che fortunatamente ha accompagnato tutte le tappe, al di là di tutto questo, si diceva, resterà una cosa fondamentale: il sorriso e la gioia di 6.000 adolescenti. “Se da domani anche uno solo di loro deciderà di intraprendere un percorso di sport – ha ripetuto in più occasioni il presidente Viola – vorrà dire che il nostro lavoro avrà avuto un senso.” Forse non ne avremo mai la certezza, ma dall’entusiasmo avvertito da chi ha assistito a uno qualsiasi dei sei appuntamenti, la sensazione netta è che a fare questo genere di scelta alla fine saranno molti di più che uno solo. L’idea di apparecchiare un menù sportivo a base di discipline acquatiche (vela, windsurf, canoa, canottaggio, motonautica e perfino il sup – stand-up-paddle), probabilmente poco note, e comunque affiancate da moltissime altre, di sicuro si è rivelata determinante, al pari della bellezza dei luoghi, immersi in una natura ancora intatta. A tutto il resto hanno concorso in molti ma, senza togliere nulla a nessuno, una menzione speciale va di certo a chi è stato sempre presente, senza tirarsi mai indietro, pronto a eseguire il compito affidatogli come fosse un gioco ma da eseguire con la massima serietà e impegno. Non si possono considerare umani, ma solo perché hanno quattro zampe e non si esprimono a parole, i cani da salvamento in acqua della SICS.