Enti no profit. Tornei sportivi, non tassati i costi “connessi”

Sul Sole 24 Ore di ieri, 8 aprile, la lettera di un commercialista incaricato di costituire un’ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica), ex Legge 398/1991, poneva un quesito che potrebbe interessare in molti. Riguarda la quota di iscrizione da far pagare alle squadre di calcetto per la partecipazione a un torneo e la quota di ogni singola partita che va a coprire i costi dell’affitto del campo. Si possono considerare entrambe connesse all’attività istituzionale dell’ASD, quindi non tassabili – chiede nella lettera - oppure la seconda deve essere considerata attività commerciale e soggetta alla tassazione del 3% per la parte eccedente i 51.645,69 euro?

Ebbene, per gli esperti del quotidiano finanziario, fermo restando che gli acquirenti di beni o servizi devono essere “associati”, e quindi facenti parte di un’unica organizzazione (ente o federazione), la stessa alla quale è iscritta l’ASD che organizza il torneo, sia la quota che va a coprire i costi del torneo, che quelli strettamente connessi allo svolgimento della manifestazione, possono rientrare tra le voci di attuazione delle attività istituzionali, quindi decommercializzate ai fini di Ires e Iva.