Ginnastica. Addio a Pasquale Carminucci, la ginnastica in rima
“Chi lo ha visto muoversi nell'aria e fare "poesie invisibili" nel vuoto può credere facilmente che egli scriva rime.” Così Maria Fida Moro introduce il libro di poesie di Pasquale Carminucci intitolato "Latte e Sale". Il tre volte olimpionico (Roma 1960, Tokyo 1964, Messico 1968), forse l’ultimo esempio di una ginnastica epica, se n’è andato due giorni fa a 77 anni lasciandoci il ricordo delle sue imprese sportive e l’incisività di un segno indelebile, frutto di una sensibilità profonda. Sanbenedettese di nascita ma trapiantato nella capitale fin da giovanissimo, insieme al fratello Giovanni, ha incarnato i più alti valori dello sport: non solo per i prestigiosi traguardi raggiunti, ma anche per l’impegno che non ha mai cessato di profondere, una volta lasciata l’attività, per divulgare l’amore per lo sport. Sport che è rimasto il suo punto di riferimento, per ciò che esso rappresenta per la crescita degli uomini, anche nelle sue produzioni culturali come lo spettacolo “Ginnastica, poesia, musica in concerto”, imperniato sulle sue poesie, musicate da un altro personaggio di grande spessore culturale, Marcello Centini. Pasquale Carminucci nella sua opera di divulgatore dei valori dello sport, aveva partecipato alle prime edizioni dei “Giovani incontrano i Campioni”, portando la sua preziosa esperienza tra gli studenti delle scuole medie. Oggi che a Contigliano, dove viveva da qualche anno, si svolgono i suoi funerali, noi vogliamo ricordarlo con una delle sue poesie.
COMETA, ASTRO DEL CIELO
Il mio sguardo ti dà un'anima
ora che sei giunta sul mio cielo,
quanti tempi, quanti spazi.
La tua vita è calore,
la tua anima è luce,
intorno a te è freddo profondo ed io,
con i miei occhi, lo attraverso per
amare i tuoi segreti.
Corri all'opposto della tua nascita,
adesso la ritrovi davanti a te,
quel punto è la tua vita,
vi ritornerai prima che il
tuo fuoco si spenga.
Sarò con te fin quando mi sarà concesso,
poi sarà la mia terra che con te
ritornerà dove il mio pensiero vi vede,
quel lontano spazio lasciato al vuoto,
quel punto dove ebbe inizio
la tua, la mia vita.