GNS 17, a Roma CONI Lazio e Comune insieme conl'iniziativa "Regaliamoci un sorriso"

Grazie, grazie, grazie. Alla fine non si capiva chi era più contento, se i piccoli ricoverati nei reparti pediatrici dei due ospedali romani o chi era andato a far loro visita. Uno scambio di sensazioni ed emozioni reciproco. Prima tappa, l’Umberto I, dove ad accogliere la delegazione del CONI Lazio e del Comune di Roma c’è la dott.ssa Francesca Soscia, il nostro passepartout per il pronto soccorso, dove ci inoltriamo in punta di piedi. Le borse con i doni sottobraccio e un comprensibile imbarazzo nell’invadere la privacy di chi soffre. Ma, alle volte basta un sorriso per sciogliere timori e tensioni, e quello dei bambini è un’arma formidabile, perché colpisce sempre nel segno.

Il presidente Viola e l’assessore Frongia si uniscono ai campioni nella distribuzione dei doni, cercando al tempo stesso di amministrare con un minimo di raziocino la suddivisione degli stessi. Il pallone piace sia ai maschietti che alle femminucce, come pure le racchette con le palline, soprattutto se c’è Vincenzo Santopadre che ti mostra come vanno usate.

In un’altra stanza una ragazzina, consolata da Cristina Chiuso, si dispiace per essersi ammalata “proprio adesso che avevo la gara di nuoto sincronizzato”; mentre nell’altro letto un papà spiega la passione del figlio di sette anni per il taekwondo, mentre lui mostra un po’ sconsolato l’avambraccio steccato: “forse con la scherma…” azzarda a Stefano Pantano.

Per il corridoio una bambinetta di due anni, forse meno, ruba l’attenzione di tutti con la sua simpatia, ma ormai è quasi ora di trasferirsi al “Pertini”, dove ci attende la dott.ssa Cristina Sopranzi dell’USL RM2. E presto ci raggiungerà anche il direttore sanitario dott.ssa Cristiana Bianchini.

Una squadra affiatata, guidata dalla dottoressa Carmen Donadio, deve fronteggiare quotidianamente emergenze di ogni tipo: “Questo ospedale serve una zona vastissima di Roma, che conta più di un milione di abitanti; con tanta periferia e disagio. Tutto con soli 300 letti” spiega la dottoressa Bianchini “senza contare la sanità carceraria, visto che un’ala del nosocomio è riservata ai detenuti che arrivano qui da Rebibbia e talvolta da Regina Caeli”. Ma oggi sono i bambini al centro della giornata nazionale dello sport, qui a Roma e negli altri capoluoghi del Lazio. Vengono distribuite magliette con il logo dell’evento e quelle firmate finiranno nelle teche dell’ospedale. Anche il personale, infermiere e infermieri, partecipa alla festa: “puoi scrivere che, pur nelle difficoltà, siamo orgogliosi del nostro lavoro”. Bruno Rivaroli e Nicola Marconi aggiungono disegnini dei loro sport sulle tshirt e subito gli altri fanno altrettanto. Saluti, sorrisi e ringraziamenti. Grazie per esservi ricordati di noi. No, grazie a voi. http://lazio.coni.it/lazio/lazio/galleria-fotografica/lazio/gns-2017.htmlIMG_2757.jpg