I giovani incontrano i campioni. Alessia Zecchini: “2017, il mio anno bello e terribile”

Un obbiettivo è un sogno con un punto d’arrivo. E il traguardo di Alessia Zecchini, dopo il primato mondiale in assetto costante conquistato a maggio dello scorso anno alle Bahamas con -104 metri, erano quegli 88 metri da raggiungere scendendo a forza di braccia nelle acque di Roatan, in Honduras, come programmato con il suo “supercoach” Stephen Keenan. Lui nel frattempo se n’era andato per la sua immersione più profonda, e Alessia aveva perso così la guida e l’amico. L’isola tropicale del Centroamerica, paradiso in terra per vacanzieri di mezzo mondo, aveva di colpo perso il suo fascino, ma per la campionessa romana c’era un compito da portare a termine e soprattutto una promessa da mantenere. Nonostante tutto. Nonostante il braccio gonfio per l’incidente con il motorino a pochi giorni dalla gara. Così alla fine è arrivato anche quel titolo così a lungo inseguito, accompagnato da un’altra medaglia, stavolta d’argento. Oggi c’è un nuovo allenatore, Martin Zajac, e un nuovo mondiale freediving da preparare per il mese di maggio a San Andrès, isola colombiana al largo del Nicaragua

Questa è Alessia, positiva a prescindere. Un atleta e una donna capace di cogliere quello che c’è di buono in ogni esperienza e di trarne la forza per andare avanti. Questa è Alessia che oggi ha incontrato gli alunni della scuola media “Piranesi” di via Luchino Dal Verme al Prenestino nell’ambito del progetto “I giovani incontrano i campioni”. Circa 90 alunni delle classi terze che hanno prima ascoltato attentamente il racconto della nascita di una passione irrefrenabile, e poi la sua trasformazione in attività sportiva coronata da successi. Una disciplina che guarda alle Olimpiadi di Parigi nel 2024 come a un palcoscenico dove presentarsi in tutto il suo fascino fatto di concentrazione, silenzi, voglia di superarsi e amore per la natura. L’apnea è parte della respirazione, e la respirazione è alla base del nostro vivere quotidiano. Come camminare, correre o saltare. “Lo sapete che attraverso la respirazione potete controllare il vostro stato emotivo, anche durante un esame?” ha buttato lì Alessia, consapevole di attirare su di sé l’attenzione generale? E così, una mano sulla pancia e una sul petto, ha mostrato come si respira utilizzando anche la parte inferiore dei polmoni, immagazzinando una maggior quantità di aria. Il ghiaccio ormai era rotto e le domande non si sono fatte attendere. Curiosità a raffica sulla sua scelta insolita, sulle sue preferenze alimentari e sportive, sulla “fortuna” di vivere spesso in giro per luoghi bellissimi. Alla fine, immancabili i selfie e le raccomandazioni di seguire i propri sogni e le proprie passioni. Prossimi appuntamenti del progetto targato CONI Lazio, il 22 gennaio all’I.C. Ceneda di Roma con Cristia Ciccotti (tiro a volo) e il 23 gennaio all’I.C. Alberto Manzi con Gabriella Bascelli (canottaggio).