Il Taccuino del weekend: Roma, esame superato

L’ingorgo di avvenimenti sportivi (e non), che ha caratterizzato l’ultimo weekend della capitale, era davvero di quelli a rischio black out, per quanto riguarda traffico e trasporti. Rugby, basket, maratona, Angelus, hockey, e dulcis in fundo, calcio; tutto si è svolto invece regolarmente, offrendo lo spunto piuttosto a imprevedibili e curiose commistioni di genere. Ecco allora sfilare la domenica mattina per le vie del centro storico podisti irlandesi dai cappelli esagerati, in festa per l’amato patrono San Patrizio e già dimentichi della sconfitta della propria nazionale risalente a poche ore prima. Papa Francesco, intanto, a breve distanza, salutava una folla osannante che piazza San Pietro non riusciva a contenere, ripetendo che la Chiesa deve “rimettersi in cammino”. Un’esortazione che in quasi centomila, ieri, hanno deciso di accogliere, romani e non, accorsi in via dei Fori Imperiali. Una festa, come spesso accade in queste occasioni, che non si è esaurita nel breve spazio temporale della maratona, ma è proseguita per tutto il pomeriggio e fino a sera, quando a chiudere la programmazione della tanto temuta giornata è stato il calcio. Nello stesso stadio, dove poco più di 24 ore prima gli azzurri della palla ovale avevano passato l’esame di maturità, superando l’Irlanda ed entrando finalmente nel novero delle Grandi del rugby, Roma e Parma si affrontavano nel posticipo di campionato.  Alla fine Roma ha dimostrato ancora una volta le infinite capacità di assorbimento di una città flessibile, storicamente inclusiva e perfino “abituata” a ogni genere d’invasione. Certo, piani di emergenza e vertici istituzionali come quelli messi in campo negli ultimi giorni, restano strumenti indispensabili al buon fine delle cose ma, di fondo, rimane una genetica capacità di accoglienza che fa parte del DNA dei suoi cittadini. Sportivi, sedentari, laici o cristiani che siano.

(foto Maratona di Roma: David Chandler Hill, 30enne di Baltimora, Stati Uniti, ultimo dei 10.679 giunti al traguardo della XIX Maratona di Roma)