Intervista. Claudia Provaroni, neocampionessa del mondo U.18: “Sport e scuola, basta organizzarsi”.
Domani sarà tra gli oltre 700mila studenti che nel Lazio ritorneranno tra i banchi di scuola. Nel suo caso il “Giulio Verne” di Acilia, istituto professionale dove si appresta a frequentare il quarto anno, indirizzo socio sanitario. Ma Claudia Provaroni, romana dell’EUR, 17 anni e da quattro nella squadra di Casal de’ Pazzi, non è una studentessa come le altre. Questa estate, per esempio, invece di rilassarsi sulla spiaggia e andare in discoteca come fanno in genere i suoi coetanei, è volata in Perù per disputare i Mondiali under 18 di volley. “Certo mi sarebbe piaciuto godermi le vacanze, ma l’esperienza sudamericana è stata molto coinvolgente e importante”. Come ci sei arrivata? “Con Giulia Mancini, Alice Pamio e Giulia Melli, le mie compagne di società al Volleyrò, venivamo dalla vittoria nel campionato italiano U.18, anche se la convocazione in Nazionale è sempre un’emozione.” Quando avete capito che avreste portato a casa il titolo iridato? “Dopo le prime due gare ci siamo rese conto dei nostri mezzi; ma ancor prima di scendere in campo, è stato il nostro allenatore che ci ha fatto notare come tutte noi avessimo acquisito una mentalità positiva, necessaria a superare le difficoltà, sia in campo che fuori.” Com’è successo? “Non saprei dire con precisione, ma il rapporto tra noi è migliorato e si è sprigionata tutta la forza della squadra”. Stai per iniziare un nuovo anno a scuola. Come sarà? “Sicuramente più difficile del precedente, sia perché si avvicina la maturità, sia per gli impegni sportivi che mi attendono, sempre più pressanti. Fortunatamente una delle cose più importanti che lo sport mi ha insegnato è quella di ottimizzare i tempi; riesco a definire quelle che sono le priorità e non mi faccio cogliere impreparata.” Più emozionata prima di un’interrogazione o di una partita? “Sicuramente la seconda”. Una cosa che ti piace particolarmente del tuo sport? “Quando entro in palestra mi dimentico dei miei problemi.” Cosa ne hai fatto della medaglia di campione del mondo? “ L’ho messa sotto vetro, insieme alla maglia azzurra”.