Piazza Vittorio, inaugurato ieri il corner sportivo del CONI Lazio
Come Kreuzberg a Berlino, come East London (o Londonistan, secondo un cliché alquanto dispregiativo) o come la Belleville parigina raccontata da Daniel Pennac. Piazza Vittorio a Roma è il cuore pulsante del meltin pot della Capitale, dove le culture di mezzo mondo si incontrano e convivono. Eppure, a differenza delle citate realtà, che da ben più tempo (o forse proprio per questo), fanno parte del tessuto sociale e urbano di molte capitali europee, quella romana, più recente, sembra non soffrire delle tensioni che in altri luoghi hanno acceso la miccia dell’intolleranza. Le persone più avanti con gli anni, quelle che ricordano l’Esquilino popolare degli anni 50 e 60 che viveva intorno al più importante mercato di Roma ed accoglieva chi si trovava a passare per la città eterna, complice la prossimità con la stazione Termini, oggi siedono sulle panchine di questa piazza e guardano giocare bambini cingalesi e indiani, cinesi e turchi, pakistani e arabi. Nel quartiere considerato comunque il più insicuro dalle statistiche, le reti civiche sono attivissime e una parte consistente della società civile si mobilità contro il degrado, perché non vuole vedere fallire un esperimento di integrazione unico, anche se non privo di contraddizioni.
Lo sport anche in questo contesto, che ne è quasi privo, può risultare determinante. Ce ne siamo resi conto ieri all’apertura del villaggio CONI Lazio a “Notti di Cinema”. Prima con qualche esitazione, poi con sempre più partecipazione, grandi e piccini (soprattutto) di ogni etnia hanno approcciato i desk del pentathlon, affascinati dal tiro con la pistola laser, del tennis (forse per la somiglianza con il badminton, sport nazionale in Malesia e Bangladesh) e perfino del gonfiabile dei tiri di rigore. Ad ogni bambino che portava a termine l’intero circuito veniva regalata una medaglietta, che immancabilmente mostrava con grande orgoglio e soddisfazione a genitori e amici. D’altra parte si sa, lo sport parla tutte le lingue. (foto Piccioli) http://lazio.coni.it/lazio/lazio/galleria-fotografica.html?catid=1436