Coni Lazio. I Magnifici 19 del Premio Coni Lazio 2013

Roma Pony Club

 

Manca meno di un mese e mezzo all’appuntamento di Piazza di Siena. Il CSIO d’Italia, la manifestazione sportiva più longeva della Capitale si farà anche quest’anno; e questa è già una buona notizia, nient’affatto scontata. La FISE si è affidata alla TWBA, una delle agenzie di pubblicità più importanti del mondo per trovare sponsor e fornitori, rendendo possibile la realizzazione dell’evento in programma dal 22 al 25 maggio. I romani, che siano o meno appassionati di concorsi ippici, da sempre identificano questo piazzale, voluto dal principe Marcantonio V a somiglianza di piazza del Campo (di qui Siena), con le giostre dei cavalli. E poi quest’anno ci sarà da celebrare uno che qui si costruì fama e successo. Piero D’Inzeo se n’è andato pochi mesi fa, portandosi via la leggenda costruita su questo prato insieme a suo fratello Raimondo in occasione dei Giochi olimpici di Roma 1960. Questo episodio ama ricordare Alessandro Blasi, presidente del Roma Pony Club, mettendolo in relazione con la nascita della sua associazione, oggi considerata una della più blasonate d’Italia a livello giovanile. I primi passi del Club rossoblu furono la creazione di un vivaio, curato dal conte Vittorio Perelli, primo presidente della società e fondatore della scuola (la più antica del genere a Roma) che, partita con pochi pony e allievi, oggi ha oltre 150 iscritti. Tra questi un posto di assoluto rilievo spetta al campione regionale 2013 di Pony Elite Neri Marcaccini, che a soli 12 anni si è tolto lo sfizio di gareggiare, nella sua categoria, proprio tra quegli ostacoli che diedero ai D’Inzeo gloria imperitura. Al Roma Pony Club si va per imparare, ma anche per divertirsi. Infatti l’associazione offre la possibilità, nel corso dell’anno, di vari “open date”, oltre a differenti tipologie di approccio all’equitazione; dall’easy-program (una volta a settimana) fino all’intensive ed al full-program (tre volte a settimana) dove, come scuola, viene anche data l’opportunità di partecipare alle prime esperienze agonistiche. Tutto questo spalmato su 2 ettari, con due campi ostacoli, tondino e una giostra per far muovere la sessantina di cavalli ospitati nei box. Oltre a una tensostruttura di 62 x 40 m (realizzata nel 2010 per ricordare i 50 anni di attività), che è il fiore all’occhiello del circolo, un vero e proprio maneggio coperto utilizzabile con qualsiasi tempo. (foto Tedeschi: da sin. Alessandro Blasi, Gaia Brachi, Pietro Farina, Enrico Tonali e Riccardo Viola)