Premio CONI Lazio 2015. Andrea Scozzese
ANDREA SCOZZESE - Premio del Ricordo
Inventare qualcosa di nuovo in uno sport popolare come la pallavolo è impresa ardua. Andrea Scozzese c’è riuscito. E non veniva da quel mondo, ma era uno sportivo convinto: pallamano, corsa e ciclismo le sue passioni. La prima praticata ad alto livello, incluse presenze nella selezione azzurra. La corsa e la bicicletta invece sono state le sue attività amatoriali. Credeva nei valori più puri che solo lo sport sa trasmettere. Un giorno ha scoperto la pallavolo e se ne è innamorato. Così ha deciso così di dare vita a un progetto rivoluzionario che in pochi anni ha ricevuto consensi da tutto il mondo del volley italiano. Lo ha chiamato Volleyrò e fin dall’avvio ha rappresentato un modo di vivere la pallavolo differente. Solo ragazze delle categorie giovanili, prima romane poi da tutta Italia, accolte in strutture stile college. Seguite quotidianamente prima nello studio e poi nello sport. Idea straordinaria in un paese come il nostro dove la scuola non è, certo senza colpe, dalla parte dello sport. Nel giro di pochi anni il progetto è cresciuto con decine di società satellite collegate in Italia, incluse le squadre di vertice. Diversi tecnici tra i più quotati in Italia sono entrati nella corte di Volleyrò sposando il progetto incondizionatamente. Poi nel 2011, grazie alla sua caparbietà e managerialità Scozzese ha convinto le istituzioni ad aiutarlo a realizzare un palazzetto, il Palavolleyrò, divenuto la casa romana del volley e del beach volley. Nel 2014 arriva un grande riconoscimento per lui, quando la Federvolley gli affida la direzione del Col romano dei Mondiali di pallavolo femminili. Poi una notte di dicembre, vicino Cortina d’Ampezzo, di ritorno da una partita amichevole delle ragazze del Volleyrò, un terribile incidente stradale ha portato via Andrea Scozzese. Un uomo di sport, un dirigente illuminato, una figura indimenticabile per la pallavolo.