Premio CONI Lazio 2015. Le dichiarazioni dei premiati e la gallery fotografica

I premiati. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha ritirato il premio per Giulia Conti, portacolori della società Aniene e assente giustificata per il mondiale di Clearwater (Florida). (“Giulia è una fuoriclasse – ha detto il capo dello sport italiano – quello che ha fatto lo scorso anno insieme a Francesca Clapcich non è riuscito a nessuno nella storia della vela italiana, neanche al mitico Starulino”). Matteo Lodo, campione del mondo con il 4 senza, era invece accompagnato del presidente del gruppo sportivo delle FF.GG. Vincenzo Parrinello, che ha rimarcato la vicinanza delle Fiamme Gialle al mondo della scuola (“un’istituzione come la nostra ha l’obbligo di guardare a 360°”). Per il giovane canottiere di Terracina, l’esempio era già pronto in casa: (“Alessio (Sartori, cugino di Matteo e plurimedagliato olimpico, ndr) è stato e continua ad essere una guida preziosa, ma se ho raggiunto questo risultato è perchè la passione è grande e ci metto tutto me stesso.”). Coraggio e determinazione sono anche le armi di Giorgio Minisini, terzo nel nuoto sincronizzato per ben due volte ai mondiali di Kazan, in coppia con Mariangela Perrupato e Manila Flamini. (“Ho iniziato a sei anni e fino a 19 ho potuto gareggiare solo in Italia. Ora le cose stanno cambiando, speriamo anche in chiave olimpica.”). Secondo il segretario generale della Federnuoto Antonello Panza, Giorgio è “uno capace di andare oltre, con lui è caduto un muro.”

Un silenzio commosso ha accompagnato la consegna delle targhe ricordo per Peppe Presutti, ritirata dal figlio Piercarlo: (“Lo sport è vita e mio padre ha vissuto una vita per lo sport”) e di Andrea Scozzese, consegnata alla moglie Simona: (“questa è per tutte le ragazze del Volleyrò”) dal presidente Malagò: (“Andrea era un visionario; uno che avvicinava ogni sport con una grandissima professionalità, sia da giocatore che da dirigente”).

Anche quest’anno i “premi speciali” hanno gratificato chi ha dedicato una vita allo sport. Rosaria Capodici, prima giudice donna nelle bocce (“uno sport completo, si cammina e si fa ginnastica”) e Umberto Occhioni, vicepresidente CLS FISI e giudice arbitro (“nel tracciare la pista abbiamo la grande responsabilità della sicurezza dei ragazzi”). Per Fabio Bertolacci lo sport è “un affare di famiglia”: (“sono l’anello di congiunzione tra un papà ciclista e un figlio calciatore, io ho scelto la motonautica perché amo la velocità, ma è il mare la mia vera passione”). Donato Russo, padre di Marta e promotore della kermesse schermistica che ogni anno la ricorda, ha avuto parole dolci per Stefano Simoncelli: (“un grande maestro e un amico, orgoglioso di ricevere un premio a lui dedicato”). Pallanuoto e danza sportiva nella categoria miglior Tecnico. (“ Ho la fortuna di guidare un gruppo molto motivato – ha spiegato il ct del Setterosa Fabio Conti – e dopo il piazzamento di Kazan sono fiducioso per la qualificazione a Rio”). Rocco Evangelista ha posto l’accento sulla capacità di inclusione di una disciplina dai grandi numeri: (“lavorare con i portatori di handicap e i giovani è molto stimolante, ogni giorno imparo cose nuove”). Un discorso ripreso anche da Nicola Pintus, premiato nella categoria Dirigenti. (“Oggi in Italia ogni 55 bambini uno è autistico, lo sport è la corsia preferenziale per relazionarsi con loro”). Paolo Scipioni, la corsa dei Santi, è un’altra realtà impegnata nel sociale (“cresciamo ogni anno e una maggiore partecipazione alla nostra iniziativa si traduce in benefit per il mondo delle missioni”). Solidarietà al Calciosociale di Massimo Vallati per l’attentato subito alcuni mesi fa: (“ E’ evidente che dopo 10 anni di attività sul territorio diamo ancora fastidio a qualcuno. Abbiamo cercato di costruire un calcio diverso, e ci siamo trovati cambiare un pezzo di Roma”).

Emozione diffusa, a causa delle precarie condizioni di salute, all’arrivo dell’83enne massaggiatore storico della AS Roma Giorgio Rossi, accompagnato dalla figlia Graziella. (“Un riconoscimento non solo alla professionalità di chi sapeva dare sollievo ai muscoli di Pruzzo e Di Bartolomei, tra i tanti – ha ricordato Viola - ma all’umanità di una persona sempre pronta a raccogliere le istanze di tutti; un confessore e un amico”. Laziale di lungo corso, Maurizio Manzini si è quasi commosso nel ricordare Tommaso Maestrelli (“Insieme a Lenzini, Ugo Longo e Giorgio Calleri faranno sempre parte della mia vita e dei miei ricordi”). Il dg dei “canarini” Ernesto Salvini ha svelato il “segreto” del Frosinone Calcio, migliore Società Sportiva del 2015 con l’NPC Basket Rieti e il Tuscania Volley. (“Siamo un gruppo fatto in casa. Dalla Lega Pro alla serie A non abbiamo stravolto la nostra struttura e le nostra filosofia che punta sui giovani del vivaio”). Luciano Nunzi, capo allenatore dell’NPC, ha ricordato le molte trasformazioni di una società da sempre nel cuore dei reatini, che lo stesso sindaco del capoluogo sabino Simone Pietrangeli ha definito (“un patrimonio della città, proprio come l’atletica”). (“La pallavolo è presente nel territorio laziale
ad alto livello – ha dichiarato il vicepresidente federale Luciano Cecchi, affiancando il team manager della squadra allenata da Paolo Tofoli, che ha ritirato il premio - Tuscania ha fatto vedere
ottime cose nel corso delle ultime stagioni,
lavorando bene sul territorio”). Il premio speciale Sport e Simpatia, assegnato per il secondo anno, dopo Maurizio Battista è andato stavolta a Enrico Montesano, che come sportivo si è definito “una fetecchia”. (“Sono venuto perché il premio si chiama CONI Lazio, perché se si fosse chiamato ancora CONI Roma…” ha ammiccato rammentando a tutti le sue simpatie calcistiche. “Mi diletto con la bici. E’ vero che sono cascato già due volte, ma non è solo colpa mia; un po’ so’ le buche, e poi agli automobilisti romani i ciclisti je danno un po’ fastidio, no?”). (http://lazio.coni.it/lazio/lazio/galleria-fotografica.html?catid=833) FOTO Tedeschi