Rio 2016, dal judo arriva la prima medaglia romana con Odette Giuffrida

Nella giornata da incorniciare per lo sport azzurro (2 ori, 2 argenti e un bronzo), ai Giochi olimpici c'è anche la firma di un'atleta della capitale, Odette Giuffrida, judoka in forza al gruppo sportivo dell’Esercito, cat. 52 kg. Un percorso, quello della Giuffrida, che l’ha vista prima imporsi sulla tedesca Mareen Kraeh in una gara vinta con qualche brivido, in virtù di uno yuko di differenza.

La ventunenne azzurra, alla sua prima olimpiade, ha ritrovato nei quarti di finale una vecchia conoscenza, la rumena Andreea Chitu. Le due si erano già sfidate a Guadalajara nel World Masters nella sfida per il bronzo, che fu conquistato dalla Giuffrida. La Chitu prese poco sportivamente la sconfitta e lasciò il tatami senza salutare l’avversaria. Ieri il copione non è cambiato e sempre uno yuko ha permesso a Odette di superare la Chitu e approdare il semifinale, dove nemmeno la cinese Ma Yingnan è riuscita a fermare la marcia della ragazza di Montesacro con la passione per l’elettronica, che questa volta ha avuto la meglio grazie all’unico shido accumulato dall’avversaria.

A questo punto tra l’oro e la Giuffrida c’è solo la kosovara Kelmendi Majlinda, me è la più forte di tutte, due volte campionessa del mondo e campionessa d’Europa quest’anno a Kazan. E poi c’è la Storia di mezzo, perché per il piccolo paese dei Balcani questa è la prima partecipazione a un’Olimpiade. L’incontro se lo aggiudica la 25enne di Peje grazie a un punto di differenza. Per il Kosovo è il primo oro olimpico, per Odette, dopo la comprensibile reazione a caldo “peccato, volevo l’oro”,  la gioia di un debutto ammantato d’argento e la consapevolezza di avere tempo e strada davanti. (Getty ph.)