Roma 2024 Testimonial del Torneo dell'Amicizia per i rifugiati
Lo sport come strumento di sviluppo per promuovere la solidarietà, l'inclusione sociale e l'amicizia. Nella splendida cornice dello Stadio Olimpico, US Acli Roma e il Coni Lazio hanno organizzato ilTorneo dell’Amicizia, un evento calcistico per aiutare i rifugiati e richiedenti asilo di Roma e Provincia in fuga da guerre, violenze, fame e malattie. Presenti all'evento - tra gli altri - il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Coordinatore generale del Comitato Promotore Roma 2024 Diana Bianchedi e il Responsabile delle Relazioni Internazionali di Roma 2024 Simone Perillo.
"L'evento di oggi, con i giovani provenienti da tutto il mondo, è uno straordinario esempio dei messaggi chiave della candidatura di Roma 2024 e ci ricorda l'incredibile potere dello sport per unire le persone - ha sottolineato Diana Bianchedi - l'esempio di oggi ci fa ricordare che spesso lo sport anticipa i tempi, quest'anno i rifugiati parteciperanno alle gare di Rio de Janeiro: ecco come l'Olimpiade riunisce i popoli". Anche il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale ha sottolineato l’importanza dell’evento. “Sono molto felice di essere qui, questo evento dimostra che lo sport può unire le persone in un modo speciale e rende tutti parte della stessa squadra, senza differenze – ha dichiarato il Presidente Giovanni Malagò - lo sport è l'unico settore che mette tutti d'accordo, lo sport avvicina, e noi siamo felici di essere testimonial di questa manifestazione”.
I partecipanti al torneo, con le squadre di Guinea, Gambia, Siria, Pakistan, Senegal, Kenya e Nigeria hanno ricevuto dal Comitato promotore di candidatura maglie e cappellini di Roma 2024, un gesto che mostra pieno sostegno e incoraggiamento per l'iniziativa. "Spero che questa giornata trascorsa nella splendida cornice dello Stadio Olimpico resterà nella mente di queste persone come un momento memorabile di sport e di grande fratellanza – ha dichiarato il Presidente del Coni Lazio Riccardo Viola - ritengo che questo evento sportivo sia stato un segno concreto di solidarietà e di accoglienza per tutte queste persone”.