Roma. A Papa Francesco gli auguri del mondo dello sport del Lazio
Pochi attimi dopo l’apparizione dal balcone di San Pietro, la simpatia del cardinale Bergoglio, appena nominato Papa, aveva già contagiato anche le Rete. E come accade talvolta nelle situazioni di spontaneità e immediatezza, gli estensori dei commenti più cliccati, incentrati sulle origini del nuovo pontefice e sulla scelta del nome, che ha scatenato la fantasia della comunità giallorossa (“e vai col tango” oppure “non è Totti, ma è Francesco”) non potevano avere idea di quanto fossero comunque connessi alla realtà.
Il vescovo di Buenos Aires, infatti, nel libro-intervista “Il Gesuita”, confessa di non aver perso una partita del San Lorenzo de Almagro, club di futbòl del quartiere di Boedo a Baires, addirittura dal 1946, e di aver ballato spesso in gioventù quella che per gli argentini, più che una danza si può considerare un’autentica espressione dello spirito.
Viene da dire che va bene, niente di strano, in fondo da quelle parti il calcio è quasi una religione e il tango magari anche qualcosa di più, ma fa piacere sapere che il 266esimo successore di Pietro, il nuovo Vescovo di Roma, nutra passioni simili a quelle del suo popolo, che ieri lo ha acclamato, ispirato dalle sue parole, semplici e dirette.