Sperlonga, le Benemerenze Coni fra sorrisi e commozione

Nell’ex chiesa Sanctae Mariae de Spelonche di Sperlogna si è chiuso il sipario sulle Benemerenze Coni, uno dei momenti del movimento sportivo nazionale e regionale più attesi della stagione. Sono state infatti consegnate dal presidente del Comitato regionale Lazio Riccardo Viola le onorificenze ad atleti e tecnici di Latina e della sua provincia. Ambiente accogliente, platea da tutto esaurito e commozione per i premiati, anche a Sperlonga non sono mancate le lacrime e la commozione di chi ha ricevuto una benemerenza per una carriera dedicata allo sport, o per risultati importanti ottenuti nel 2015. Ventisei i premiati, che hanno ricevuto medaglie al valore atletico, stelle e palme al merito sportivo e tecnico; e con loro i rappresentanti delle istituzioni: scuola, enti locali, gruppi sportivi militari e associazioni che con il loro impegno hanno affiancato il Coni Lazio nei progetti per la diffusione della pratica sportiva. Massiccia la presenza di rappresentanti delle Fiamme Oro e delle Fiamme Gialle, ma senza ombra di dubbio la premiazione più “sentita” è stata quella di Roberto Argano, una vita vissuta sul tatami. L'emozione gli ha bloccato la voce, per lui ha parlato il figlio e fra le tante sottolineature, una ha particolarmente intrigato gli astanti: «Papà, che ha scavalcato gli “anta” da un bel pezzo, tutti i giorni continua ad andare in palestra e spesso lo troviamo mentre tenta una leva o durante un atterramento». Ironia semplice ma schietta invece quella dei canottieri della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, emozione elevata all'ennesima potenza fra i giovani premiati e curiosità di ogni tipo: il damista Simone Nappi, per esempio, ha spiegato che preferisce giocare sulla scacchiera con 100 quadrati e non con la classica da 64; il pilota Luca Rizzo ha invece sottolineato come le competizioni a cui partecipa sono a bordo di veicoli ibridi ed elettrici, segno evidente di un mondo, quello dell'automotive, che cambia anche in gara; infine Romano Battisti, canottiere, ha parlato della sua esperienza olimpica, augurandosi di replicare il viaggio a cinque cerchi fra tre anni, destinazione Tokio.   20170228 172348