Tiro con l'arco: Nespoli, Galiazzo e Pasqualucci sono d'oro. L'Italia è sul tetto del mondo dopo 18 anni
Aveva tre anni nel 1999 David Pasqualucci quando a Riom, in Francia, la squadra azzurra per l'ultima volta si appuntò al petto la medaglia d'oro a un campionato del mondo di tiro con l'arco. Ieri l'aviere 21enne di Genzano è salito sul gradino più alto del podio con Marco Galiazzo e Mauro Nespoli nella manifestazione iridata che si è svolta a Città del Messico, riportando in Italia un titolo che mancava appunto da 18 anni. Senza storia la finale con la Francia, sconfitta 6-0 dopo una gara sempre sotto controllo. D'altra parte, gli scogli maggiori erano stati superati. Archiviata la pratica USA nei quarti, in semifinale gli azzurri si erano tolti la soddisfazione di superare i maestri coreani, battuti 5-4 in una gara tiratissima che era stata anche la rivincita dell'ultimo mondiale 2015 a Copenaghen. “Abbiamo controllato il match e gestito il risultato indipendentemente da come stavano tirando i francesi – dice l’aviere di Genzano di Roma – Siamo riusciti a portare a casa il titolo iridato e ci siamo rifatti dopo l’argento di Copenaghen 2015“. Per David un 2017 da incorniciare, dopo la laurea europea individuale e a squadre del marzo scorso a Vittel. La spedizione azzurra a Città del Messico è decisamente positiva. Il titolo mondiale del trio dell’olimpico è la ciliegina sulla torta dopo le due medaglie vinte nel compound: l’argento di Alberto Simonelli, Sergio Pagni e Federico Pagnoni, sconfitti solamente nella finale a squadre maschile dagli Stati Uniti (253-228), e il bronzo mixed team grazie alla coppia Pagni-Irene Franchini che batte all’ultimo atto l’Olanda 156-151. (foto: Fitarco)