Trofeo CONI. Si parte per la seconda edizione. In 300 dal Lazio, vincitore nel 2014, saranno impegnati in 28 discipline sportive.

Si svolgerà a Lignano Sabbiadoro (UD) venerdì 25 e sabato 26 settembre e vedrà la partecipazione di oltre 3500 under 14 provenienti da tutta Italia. E’ la seconda edizione del Trofeo CONI, manifestazione sportiva multidisciplinare, erede dei Giochi della Gioventù,  rivolta ai tesserati delle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) che fanno capo a FSN, DSA, EPS e istituita dal CONI per favorire l’avviamento allo sport dei giovani. Alle finali nazionali in programma nel fine settimana, accedono i vincitori della fase regionale svoltasi nei mesi scorsi.

Il Lazio, che si era imposto a Caserta lo scorso anno con un bottino 34 medaglie d’oro davanti a Campania (32) e Veneto (20), conta una delegazione di 298 persone tra atleti (253 di cui 141 maschi e 112 femmine), tecnici/accompagnatori (39) e staff.

Si tratta di un incremento di circa 100 unità rispetto al 2014 per il gruppo che domani mattina partirà alla volta del Friuli, dove alle 18 allo stadio Teghil è prevista la cerimonia di apertura con l’arrivo della fiaccola della pace portata da Alessia Trost.

Bocce, canottaggio, canoa, atletica leggera, danza sportiva, ginnastica, pallamano, golf, hockey, pattinaggio, arti marziali, motonautica, nuoto pinnato, rugby, scherma, wakeboard, tennis tavolo, tiro a volo, triathlon, vela, pugilistica, tiro a segno, giochi tradizionali, kickboxing, pallapugno, tamburello, sport orientamento, scacchi; queste le discipline sportive che il Lazio porterà a Lignano, otto in più dello scorso anno.

“Il nostro obiettivo è che i ragazzi vivano una bella esperienza insieme a tanti loro coetanei provenienti da tutta Italia – sono le parole del presidente del CONI Lazio Riccardo Viola, che accompagnerà la delegazione – lo scorso anno abbiamo avuto la soddisfazione di vincere la prima edizione, ma di fronte alle finalità sociali e di promozione del messaggio sportivo della manifestazione, il risultato finale va certamente in secondo piano.”