Calcio. Storica finale di Coppa Italia serie D per l'Unicusano Fondi
L’ UnicusanoFondi si regala un pomeriggio storico, arrivando laddove società e città mai erano riusciti ad arrivare; il prossimo 14 maggio a Firenze i rossoblù contenderanno all’ Oltrepovoghera (vincitore a spese del Caravaggio nell’ altra semifinale) il prestigioso trofeo tricolore. Un’ affermazione tutt’ altro che semplice, contro una formazione che seppur rimaneggiata, ha reso la vita assai dura ai padroni di casa, a loro volta cinici al punto giusto nello sfruttare le occasioni avute.
LA PARTITA
In casa fondana, mister Mariani deve rinunciare allo squalificato Iadaresta, proponendo il tridente Nohman-D’ Agostino-Tiscione; tra i toscani, numerose le assenze (Buono, Nocentini, Bini e Camillucci, tutti squalificati). In apertura, gli ospiti sono aggressivi, ma la prima occasione capita ai rossoblù con Nohman, che di testa sottomisura mette alto da ottima posizione un cross di Tiscione. I fondani controllano la sfida mantenendo i ritmi bassi (complice anche il gran caldo), ed al 21’ trovano il vantaggio grazie a D’ Agostino, che ha concluso una prolungata azione in area avversaria: batti e ribatti, il numero dieci raccoglie la respinta di Pezzati e di piatto piazza il pallone nell’ angolo basso. La risposta arriva poco dopo la mezz’ ora con una girata dal limite di Regoli che si spegne di poco alta sulla traversa, mentre al 38’ è De Angelis a gettare lo scompiglio in area fondana; due minuti più tardi, su una veloce azione di contropiede è Vanni (servito da De Angelis) a calciare in corsa, trovando l’ opposizione di Calandra in uscita. E lo stesso portiere rossoblù, in pieno recupero, si è dovuto opporre alla grande a due velenose conclusioni, la prima di Papa (deviazione in angolo) e la seconda d’ istinto, ed in maniera spettacolare, su colpo di testa ravvicinato di Regoli; due interventi tanto brillanti quanto decisivi.
La prima chance del secondo tempo è di marca sangiovannese, ed è forse la più clamorosa: calcio di punizione dai 25 metri di De Angelis (fallo di Rinaldi su Regoli) ed il pallone basso si stampa sul pao alla sinistra di Calandra. E poco dopo è Lischi, servito ottimamente da Regoli, a calciare alle stelle da posizione pressoché perfetta. La partita è ruvida, ne fa le spese Pezzati, espulso per un colpo proibito ai danni di Rinaldi, ma l’ UnicusanoFondi lamenta anche un possibile rigore per un contatto tra Pepe e Tiscione. Ma il numero undici si riprende tutto con gli interessi, al 33’, quando si inventa un tiro di prima intenzione dal limite, su lancio di De Martino, che manda il pallone all’ incrocio dei pali. E’ l’ episodio che di fatto chiude l’ incontro. Gli ospiti accusano il colpo, provano a cercare il punto della bandiera, ma il risultato non cambia più. L’ Unicusano Fondi fa festa con i propri appassionati e vola verso la finale: un appuntamento da vivere alla grande, di quelli da consegnare alla storia.