Sport e scuola, a Rieti Alessia Zecchini incontra gli studenti del I.I.S. Luigi di Savoia
Una mattinata immersi nei segreti dell'apnea, scendendo in profondità di una storia sportiva che, a 24 anni, ha già regalato se e record iridata al mondo sott'acqua. All'istituto tecnico economico di viale Maraini, giovedì mattina, ad incontrare i circa ottanta alunni delle sezioni prima A, B e D e seconda B e D, è arrivata la romana Alessia Zecchini, ancora una volta fresca campionessa mondiale e nuovo record iridato, lo scorso 10 maggio, grazie ai suoi ‐104 metri raggiunti nel mare delle Bahamas in apnea in assetto costante con monopinna. A portare la Zecchini all'istituto tecnico economico (e più tardi, in mattinata, all'istituto magistrale Elena Principessa di Napoli) il progetto Coni "I giovani incontrano i campioni" ‐ dal 2005 fra i progetti più longevi del Comitato Olimpico Nazionale ‐ insieme alla presenza, per il Coni, del neo delegato provinciale Luciano Pistolesi e della funzionaria Beatrice Sestini, alla dirigente scolastica Maria Rita Pitoni e alla coordinatrice scolastica del progetto, la docente di Scienze Motorie Raffaella Ballarin, affiancata dall'ex vice presidente Fipsas provinciale, Egidio Capalbo.
ALESSIA ZECCHINI, NORMALMENTE STRAORDINARIA
Una scalata sportiva, quella della Zecchini ‐ tesserata per la società Nuoto Belle Arti ‐ cominciata ancora prima dell'età consentita per poter affrontare le prime gare e che, a 24 anni, ha già regalato all'Italia otto medaglie mondiali e relativi sette record iridati. L'ultimo, quello di inizio maggio quando, in tre giorni, la campionessa italiana ha battuto per due volte il primato di Natalia Molchanova, i cui ‐101 metri resistevano dal settembre 2011. Al terzo tentativo, per la Zecchini sono arrivati i ‐102 metri, superati poi dai ‐104, lasciandosi così alle spalle per un soffio la storica rivale giapponese Hanako Hirose, ad un passo dalla Zecchini con i suoi ‐103 metri.
Sacrifici, sconfitte e sogni realizzati: nel racconto esistenziale della Zecchini, fatto ai ragazzi dell'istituto tecnico economico proiettando foto e video delle sue imprese, non manca proprio nulla per poterla iscrivere nell'olimpo della subacquea, comprese spiegazioni tecniche delle difficoltà dell'apnea (la narcosi sott'acqua e la samba, il rischio di convulsioni e perdita dei sensi), il perdere gli occhialini compromettendo una prestazione da ritentare la volta successiva e la spontaneità prima di una gara (inutile perdere tempo ad accumulare zuccheri: basta . In attesa, naturalmente, del prossimo record. (Il Messaggero.it)