Corsa del Ricordo, l'etiope Adugna e l'ucraino Yaremchuk vincono la IV edizione
L’edizione 2017 della Corsa del Ricordo, che si è svolta nel cuore del quartiere Giuliano-Dalmata, nata per commemorare “sportivamente” la tragedia delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata, proprio in concomitanza con la “Giornata del Ricordo” che cade ogni anno il 10 febbraio, ha visto alla partenza oltre 900 atleti. Un numero senza precedenti che attesta la crescita di questa manifestazione che acquisisce ogni anno maggiore prestigio. I partecipanti si sono cimentati in una gara competitiva, in una non competitiva aperta a tutti, e nel Trofeo Tokyo 1964 riservato ai marciatori.
Starter d’eccezione il Campione Olimpico Abdon Pamich, fiumano di nascita, che ha ancora una volta portato la sua fattiva testimonianza all’evento organizzato dall’ASI.
Le note dell’inno di Mameli e una splendida giornata di sole hanno salutato il via dei runners che si sono snodati sull’impegnativo percorso di 11,5 km.
I protagonisti si sono dati battaglia sin dai primi chilometri con un terzetto che ha fatto subito selezione. L’etiope Biniyam Senibeta Adugna, alfiere dell’Atletica Vomano Gran Sasso, è stato il più lesto a prendere la testa della gara, inseguito da Tarik Marhnaoui, atleta dell’ Asd Enterprise Sport & Service che ha cercato di rimanere in scia al fuggitivo fino al traguardo, e dal moldavo Roman Prodius, portacolori dell’LBM Roma.
I tre hanno fatto il vuoto rendendo incerto l’esito della gara fino agli ultimi metri. Adugna nel finale ha dato l’ultima accelerata che ha stroncato definitivamente le resistenze avversarie riuscendo a tagliare solitario il traguardo.
Molto bella la gara femminile, nobilitata dalla presenza della 22enne ucraina, tesserata LBM, Sofiya Yaremchuk, atleta di grandissima prospettiva, allenata da Fabio Martelli, che ha fatto vedere sin dalle prime battute di essere nettamente più forte del novero delle contendenti, trasformando la sua gara in un monologo vincente. Alle sue spalle una straordinaria Roberta Boggiatto, grande protagonista del podismo romano, che veste la maglia dei Bancari Romani. Al terzo posto Stefania Pellis della Free Runners.
Dopo gli atleti sono sfilati sul traguardo anche i marciatori, fra i quali spicca la figura dell’inossidabile Romano Dessì.
Fra i gruppi il più numeroso è stato quello dei Bancari Romani, capitanati dal patron Luciano Duchi, che ha portato al via 95 atleti.
Premiato come atleta più anziano Aldo Zaino, che ha portato agevolmente a termine la prova alla non più tenera età di 83 anni.
Oltre al già citato Abdon Pamich erano presenti alcuni dei più autorevoli rappresentanti delle Associazioni fiumane e giuliano-dalmate che operano in Italia da Antonio Ballarin, presidente di Federesuli , a Donatella Schurzel, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, a Marino Micich, direttore del Museo Archivio Storico di Fiume, a Carla Cace giornalista e storica, una delle più autorevoli voci del mondo Giuliano-Dalmata. Con loro gli organizzatori Roberto Cipolletti ed Andrea Roberti hanno posto una corona d’alloro in memoria delle popolazioni Giuliano-Dalmata.