Equitazione, è la settimana di piazza di Siena. Spigolature del concorso

Mercoledì inizierà a Piazza di Siena, nel cuore della romana Villa Borghese, l’85° Concorso Internazionale di Salto Ostacoli (CSIO) – Master Fratelli D’Inzeo, manifestazione clou della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) che farà disputare sull’ovale settecentesco anche una partita di polo. E’ la prima volta che un’altra disciplina dei cavalli s’inserisce nel Concorso?

No. Pochi anni fa, il 26 maggio 2013, si esibì – con una splendida dimostrazione di arte e sport, che tra l’altro attenuò la forte tensione tra la prima e la seconda manche del Gran Premio Città di Roma, poi vinto dal fenomenale baio decenne Big Star con in sella Nick Skelton – la volteggiatrice azzurra Anna Cavallaro, neo vincitrice della Coppa del Mondo, sul cavallo Harley e con Nelson Vidoni longeur, sulle note di “Con te partirò” cantata dal tenore Andrea Bocelli.

Il Concorso si chiuderà, come tradizione, domenica alle 19’15 con il Carosello dei Carabinieri, eseguito dal 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo di stanza nella grande caserma dell’Arma di Tor di Quinto, situata di fronte allo storico ippodromo capitolino. Quando iniziò questa spettacolare consuetudine?

Nel 1933, i carabinieri indossavano allora uniformi d’epoca, dai trombettieri del 1814 a quelli di Libia durante il periodo coloniale di quegli anni. Per questo venne denominato “storico”. Il Carosello ricorda la celebre carica dei tre squadroni a cavallo dei carabinieri contro l’esercito austriaco nella battaglia di Pastrengo, il 30 aprile 1848, cui assistette re Carlo Alberto e fu risolutivo per la sorte di quello scontro avvenuto durante le Guerre d’Indipendenza. A Pastrengo i carabinieri erano 400, a Piazza di Siena il Carosello (in cui viene rievocata la carica) sono 100. Il 4° Reggimento è oggi comandato dal colonnello Paolo Galvaligi (tra l’altro giocatore di polo) che guidò il Carosello dal 1996 al 2003. Anche suo padre il generale Enrico Riziero Galvaligi - trucidato dalle Brigate Rosse a Roma il 31 dicembre 1980, Medaglia d’Oro al Valore Civile – aveva comandato il Carosello.

Il Concorso di Piazza di Siena è anche un’occasione mondana, pur se negli ultimi anni l’apparizione di signore e signorine elegantemente vestite si è alquanto rarefatta, vittima - la moda - della sciatteria importata d’oltre Atlantico. Quando si è iniziato a frequentare le tribune dello CSIO con un’attenzione particolare all’abbigliamento?

Intanto va annotato che l’intenzione della famiglia Borghese nel creare Piazza di Siena era anche quella di disporre, nella loro Villa suburbana, un’area da dedicare ai cavalli, come non era possibile avere nel loro grande palazzo – detto Il Cembalo Borghese - in Campo Marzio. Poi che l’ovale realizzato dagli architetti Asprucci padre e figlio, nel tempo era divenuto un po’ come purtroppo il Circo Massimo oggi: un contenitore buono per tutte le occasioni, dalle parate sportive preolimpiche agli incontri di pugilato e persino alle sfide podista contro cavallo. Per venire alla moda, nel 1929 - terza edizione del Concorso e prima disputata a Piazza di Siena - nel Palco Reale c’erano due figlie di re Vittorio Emanuele III, la principessa ventisettenne Mafalda (già consorte di Filippo d’Assia e che sarà vittima nel 1944 dei nazisti nel campo di concentramento di Buchenwald) e la sorella ventiduenne principessa Giovanna, la quale l’anno dopo diverrà regina di Bulgaria sposando Boris III. Entrambe, come le altre ospiti del Palco, con cappelli e turbanti. Un tocco di eleganza che avrà undici anni dopo pure Edda Ciano Mussolini, figlia del duce, accompagnata nella Tribuna d’Onore dalla moglie dell’ambasciatore di Germania. Il quale scenderà in campo per complimentarsi con la squadra tedesca vincitrice quell’anno, il 1940, dell’ultima Coppa delle Nazioni anteguerra. Sicuramente una delle donne più eleganti viste a Piazza di Siena è stata, negli Anni Sessanta, Grace di Monaco - in cappellino bianco con nastrini tricolori, mantellina blu, guanti bianchi e occhiali scuri - accompagnata dal marito principe Ranieri. (fonte Ag. H2O)