I Giovani incontrano i Campioni. All’IC Zagarolo in scena le emozioni della ginnastica artistica
I moltissimi studenti della scuola media dell’IZ Zagarolo sono rimasti rapiti dalla storia umana e sportiva di Giovanni D’Innocenzo e lo hanno applaudito a lungo al termine di un’altra puntata di successo de “I GIOVAI INCONTRANO I CAMPIONI” il progetto del CONI Lazio che solo a Roma ha avuto un notevole incremento in quanto a scuole visitate rispetto alla scorsa stagione scolastica. “E’ il segno di un interesse straordinario da parte delle scuole”, ha commentato il Delegato CONI di Roma Alessandro Fidotti, “della passione degli insegnanti e della voglia dei ragazzi di sentirsi raccontare belle avventure di sport, con i suoi valori e le sue molteplici sfaccettature. E quando parlo di insegnanti non intendo solo quelli di Educazione Motoria, ma agli incontri partecipano sempre più docenti di italiano, storia, materie tecniche. E’ un trend positivo che cresce”. Anche stamattina a Zagarolo c’era un bel gruppetto di insegnanti guidati dalla vicepreside Enrica Lombardi e da Paola Camponeschi, storica prof. Di Educazione Fisica. A portare i saluti dell’Amministrazione Comunale è intervenuta la Delegata allo Sport Ivana Rega. Trascinati dal filmato emozionale del CONI Lazio e dalle spettacolari videoclip con le quali il Campione ha illustrato le varie specialità della ginnastica artistica, gli alunni hanno rivolto molte domande a D’Innocenzo che è stato prodigo di risposte e di racconti. “Quale la vittoria più bella?” “Non ci crederete, ma più di una vittoria in particolare porto un ricordo indelebile delle Olimpiadi di Atlanta, non ho vinto, ma ho respirato un’atmosfera unica, irripetibile””. “Come hai fatto a conciliare Sport e studio?””Con tanta volontà e con una buona gestione del tempo. Ma non parliamo di sacrifici, solo piccole rinunce, mi sono sempre divertito”. Ardita una delle ragazze. “Hai avuto tante ragazze mentre facevi sport? Ti sei innamorato?”. “Sapete, ero giovane e frequentavo tante giovani carine, fate voi … si mi sono anche innamorato ed è stato bello”. “Rimpianti?” “No, assolutamente, ho inseguito i miei sogni e ho dato il massimo, questo conta”. Parentesi importante quella che Alessandro Fidotti ha riservato all’alimentazione e ai corretti comportamenti di vita. Argomenti come il doping, l’uso consapevole del web e il bullismo hanno trovato lago interesse. E’ finita con un folto gruppo di studenti che si é intrattenuto con il campione anche dopo l’incontro per porre ulteriore domande e per l’autografo di rito.