I Giovani incontrano i Campioni. Clara Podda "superstar" a Capena
Giornata speciale a Capena, Scuola Media San Leone, grazie alla “prima” del progetto 2014-2015 “I GIOVANI INCONTRANO I CAMPIONI – Sport, Valori, corretti stili di vita”, ideato dal CONI Lazio per stabilire relazioni sempre più strette e proficue con il mondo della scuola e dei giovani. L’iniziativa, che tocca quest’anno i dieci anni di vita, é diventata uno degli appuntamenti di maggior appeal delle politiche territoriali dello stesso CONI Lazio e punta ad avvicinarsi ai duecento istituti coinvolti sino a maggio del prossimo anno. L’incontro di questa mattina, inoltre, s’è coniugato con un doppio progetto su sport e disabilità ideato, sia pure seguendo iter diversi, dalla scuola ospitante e dal Comune di Sacrofano. “La circostanza”, ha dichiarato il Delegato Provinciale CONI Alessandro Fidotti portando il saluto del Presidente Riccardo Viola, “ci ha offerto l’opportunità di mettere in rete le due esperienze; ci pare molto significativo che il tema Sport e Disabilità diventi sempre di più oggetto di trattazione abituale in ambito scolastico e istituzionale”. Così, stamattina, a Capena c’era una rappresentanza di studenti dell’IC di Sacrofano guidata dall’assessore allo Sport Massimo Lo Turco, a febbraio la visita sarà resa, sempre nel contesto de “I GIOVANI INCONTRANO”. Molto applaudito l’intervento del sindaco di Capena Paolo di Maurizio il quale ha dichiarato di ritenere di come lo sport debba essere un elemento prioritario nella vita di ogni cittadino e di come il CONI deve essere visto come un punto di riferimento importantissimo. Testimonial d’eccezione dell’incontro, la pluricampionessa di tennis da tavolo Clara Podda che ha saputo tenere alto il filo dell’emozione con i suoi racconti di vita e di sport. “Quando ho avuto l’incidente che mi ha costretto sulla carrozzina ero già mamma – ora è nonna!! - e dopo un momento drammatico mi sono detta che non potevo passare il resto della mia vita senza sorrisi e maledicendo la sorte. Lo sport ha fatto un dono straordinario a me e alla mia famiglia, regalandomi soddisfazioni a catena. posso dire che quella disgrazia è stata la mia fortuna, ho avuto una percezione del mondo e delle cose completamente diversa e ogni momento l’ho vissuto con una predisposizione d’animo che da “normale” non avrei avuto. Sapete quando ricevete un pacco anonimo e non sapere cos’è? Bene, lo apri e ci trovi quello che avevi sognato, da allora le uniche lacrime sono state di commozione e di gioia. Per una vittoria, per aver superato i miei limiti, per l’Inno di Mameli e la bandiera italiana sul pennone. Se perdi? C’è sempre un ”. “Il momento più bello?”, ha continuato Clara “quando entri in palestra e abbracciando una compagna di squadra le chiedi, come stai? Nel suo sorriso c’è la risposta della vita e il nostro bisogno di amicizia”. Dopo il saluto della scuola per bocca dell’alunno Leonardo Ferilli (si, nipote si Sabrina), c’è stato spazio anche per i temi caldi della corretta alimentazione e del movimento, del no deciso al doping al bullismo e ogni forma di violenza e di slealtà. Alla fine domande a raffica e applausi scroscianti per la sessantatreenne Clara Podda che ha confessato di guardare a Rio 2016 con una grande voglia di medaglia nelle Paralimpiadi. A rappresentare la scuola c’erano il vicepreside Mario Mattioli, numerosi insegnanti e la docente di Lettere Cristina Vittori che ha reso possibile l’evento.