Libri, "All'ombra della Maga", il tributo di Stefano Orsini al "suo" Circeo

"...Braccia lunghissime fatte d'acqua che nella mia fantasia sono sempre appartenute alla Maga che sdraiata, da una parte si bagna nel mare e dall'altra nel lago. Qui in una insenatura dove l'antica fonte di Lucullo scarica nel mare uno degli ultimi ruscelli puri, si e' creato un vero e proprio paradiso...". L’ultimo libro di Stefano Orsini, capo dei servizi sportivi del TGR Lazio, è una dichiarazione d’amore per quel lembo di terra ricco di storia e mistero che va sotto il nome di Circeo. Da molti anni Orsini l’ha eletto a “buen retiro” e ora ha deciso di raccontarlo a modo suo; con dei riferimenti sportivi, com’è logico che sia, ma soprattutto con le storie della gente di qui, discendenti di Enea e Ulisse, custodi dei misteri celati ancora dalla montagna. Il fascino di Circe l’Ammaliatrice è senza tempo; sopravvive alle ingiurie dell’uomo e alle invasioni del turismo di massa per sprigionarsi, intatto e imprevedibile, in un giorno qualunque, rendendolo irripetibile.

“All’ombra della Maga”, Omicron Edizioni, 173 pagine euro 12 (0,69 centesimi a pagina), che verrà presentato oggi alle 19 al Circolo Canottieri Aniene, nasce nell’intenzione dell’Autore come desiderio di restituire, come un pittore attraverso la tela, una parte di tanta bellezza; in fondo un atto di gratitudine per un luogo unico. Qui il profilo della Maga fende il mare come un’enorme prua, mentre il suo picco sovrasta le placide acque del lago di Paola con la sua lingua di spiaggia. Il libro è impreziosito da una prefazione scritta da un altro estimatore e conoscitore di questi luoghi, Giovanni Malagò, che parla a sua volta di “sensazioni difficili da spiegare per una favola che si rinnova ogni volta.”