Museo del rugby, il 10 novembre a Colleferro inaugurazione della nuova sede espositiva

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi, ed al Sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, taglieranno - assieme al Presidente della Fondazione Il Museo del Rugby Fango e Sudore, Corrado Mattoccia - il nastro della nuova sede espositiva del museo del rugby italiano. La cerimonia che ha ricevuto anche il patrocinio della Regione Lazio, si terrà il prossimo 10 novembre, alle ore 9.00, presso la struttura di Via Carpinetana Sud 144 a Colleferro (Roma)I lavori di adeguamento della struttura messa a disposizione in comodato gratuito da Daniele Mandova, sono ormai giunti a compimento. Dal 10 novembre i visitatori avranno modo di ammirare oltre ottocento maglie disposte lungo un percorso espositivo articolato per aree geografiche di provenienza. Lo spazio più ampio è dedicato all’Italia con le maglie Azzurre, quelle dei Super Club, delle Selezioni e delle società, dalle più blasonate alle realtà emergenti. Un’intera sala è dedicata alle donne, alle pioniere del Rugby che hanno dato il via ad un movimento in continua crescita. Inghilterra, Francia, Scozia, Galles ed Irlanda sono ampiamente rappresentate, così come lo sono le squadre del Rugby Championship, ovvero Nuova Zelanda, Sudafrica, Australia ed Argentina.Ma la storia azzurra è costellata di match giocati contro la Germania, il Portogallo, la Romania, la Spagna, la Russia, la Repubblica Ceca, solo per citarne alcune, cui è dedicata un’intera area.Fanno da cornice alle maglie indossate dai campioni di ieri e di oggi, palloni, trofei, gagliardetti, manifesti, pins, libri, cravatte, foto e quadri.Non appena conclusa l’avventura mondiale rientreranno in Italia gli oggetti che durante la RWC2015 sono stati esposti all’interno del prestigioso “World Rugby Museum” e allo “Stokes&Moncreiff” di Twickenham: “Mancano ormai pochi giorni alla conclusione della rassegna iridata ma posso già affermare che le mostre di Londra sono state un autentico successo sia in termini di visitatori che d’immagine per la pallovale italiana” – riferisce Corrado Mattoccia – “Abbiamo ricevuto apprezzamenti per la vastità della collezione e segni di stima per il grande lavoro di promozione del gioco del rugby”.