Pentathlon. Roma saluta la coppa del mondo con il terzo posto del capitolino Petroni

La tappa di Coppa del Mondo disputata a Roma ha ribadito la competitività delle nostre nazionali. Il primo podio in carriera di Pier Paolo Petroni, che riscatta l'esclusione da Londra 2012, è solo la punta di un iceberg di una squadra maschile dove almeno 4 atleti possono puntare alle prime cinque posizioni in ogni gara. Petroni, Riccardo De Luca, Fabio Poddighe, in attesa del ritorno al top di Nicola Benedetti: quattro pentathleti di spessore mondiale, ma solo due di loro potranno qualificarsi per le prossime Olimpiadi. Ecco che la lotta interna sta accrescendo complessivamente il livello generale di una compagine che il mondo comincia a temere. Molti dei destini degli azzurri dipendono dalla prova di scherma: se scavallata nelle prime dieci piazze, il podio diviene sempre un obiettivo plausibile. Il più completo tra gli atleti sopracitati appare Poddighe, di sicuro l’italiano più incisivo nel nuoto, che rappresenta invece il punto debole per De Luca e, soprattutto, Benedetti. E’ il combined-event, poi, il format preferito dai nostri portacolori: qui possono compiere delle rimonte formidabili, come accaduto a Petroni nella Città Eterna (da dodicesimo a terzo)
Pronta a sbocciare definitivamente anche la squadra femminile. Alice Sotero, sesta, e la giovane Gloria Tocchi, quattordicesima, si sono mantenute in zona podio per tutta la gara. Sotero in pochi mesi ha compiuto dei notevoli passi avanti nella scherma, lei che è tra le migliori interpreti in assoluto nel nuoto. Al momento le azzurre pagano dazio rispetto alla concorrenza nel combined-event, tuttavia anche in questa specialità esistono ampi margini di miglioramento (Tocchi, in particolare, in passato ha già dimostrato di poter esprimersi al meglio in questa complicata competizione che mette insieme tiro a segno e podismo). In ottica Tokyo 2020, poi, va segnalata la prestazione dell’astro nascente Aurora Tognetti, classe 1998 che ha già dimostrato di poter gareggiare con le big planetarie: il 18mo posto finale a Roma la dice lunga sulle potenzialità di questa ragazza.