Race for the Cure, vincono Carozza e Costanza
La Race for the Cure non ha certamente come aspetto preminente quello agonistico ma gli atleti agonisti che si sono presentati al via non si sono fatti pregare per darsi battaglia nelle strade del centro storico di Roma. A tagliare per primo il traguardo tra gli uomini Fabiano Carozza, atleta dell’aeronautica Militare che ha chiuso le proprie fatiche sui cinque chilometri con il tempo di 15:30. Ai posti d’onore Luca Parisi della RomaAtletica e Merihun Crespi del Gruppo Sportivo dell’Esercito.
Fra le donne successo per Valentina Costanza, portacolori del Gruppo Sportivo Esercito che ha chiuso in 17.26. Sul podio anche Ilaria Tersigni della RomaAtletica e Paola Giacomozzi della Old Stars Ostia. Fra le società il gruppo che ha fatto registrare il maggior numero di presenze è stato la Podistica Solidarietà seguita dal Gruppo Sportivo Bancari Romani e da Cat Sport.
Erano più di 6000 sul percorso le Donne in Rosa, in rappresentanza delle oltre 50000 che ogni anno in Italia vengono colpite dalla malattia. Ilaria Piscitelli dell’Asd Cudas ha dimostrato di avere, oltre che voglia di esserci e di partecipare, anche grandi doti di atleta. E’ lei che ha tagliato per prima il traguardo della categoria vera protagonista della Race for the Cure. 20:22 il suo tempo finale. Sul podio anche Paola Romana Ciapparoni dell’Amatori Villa Pamphili e Stefania Pomponi della Podistica Solidarietà.
La Race for the Cure, nei tre giorni di apertura del “Villaggio dello Sport, della Salute e del Benessere” del Circo Massimo ha assolto in pieno alle proprie finalità di prevenzione rivolte, soprattutto, alle donne disagiate e meno abbienti. Grazie all’impegno fattivo dei medici volontari presenti all’interno del Villaggio sono state offerte gratuitamente oltre 2000 visite tra senologiche, mammografie, ecografie, visite dermatologiche, ecografie tiroidee, ecografie pelviche e transvaginali, visite cardiologiche, consulenze sulla nutrizione, sul tumore del polmone, sul tumore fegato.
Grazie all’impegno e alla partnership della Regione Lazio, che nel villaggio ha allestito uno stand di prenotazione, sono state accolte e registrate oltre 350 richieste per indagini di prevenzione del tumore del collo dell’utero e screening colon rettale e sceening mammografico.