Rugby, a Frascati si discute di impianti sportivi e promozione in B
Si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri presso l’Hotel Flora la conferenza stampa indetta dalla Fondazione Rugby Frascati (di cui il Rugby Frascati Union 1949 è il “braccio sportivo”) per fare il punto sul tema sempre caldo della gestione degli impianti sportivi. A condurre l’incontro, svoltosi alla presenza della quasi totalità dei candidati sindaci alle prossime elezioni comunali, sono stati Luigino Bellusci, presidente della Fondazione Rugby Frascati, e Diego Pillinini, massimo dirigente del Rugby Frascati Union 1949. E’ stato proprio Bellusci a prendere per primo la parola. «Innanzitutto, devo fare i complimenti al Frascati Rugby Club (l’altra società tuscolana, ndr) che ha conquistato la promozione nel prossimo campionato di serie B e che sono certo terrà alto il nome della nostra cittadina. Abbiamo convocato questo incontro per fare il punto della situazione dopo la nostra ultima conferenza stampa e l’incontro con il commissario straordinario di Frascati Bruno Strati di fine marzo scorso nel corso del quale avevamo palesato l’iniquità della suddivisione degli spazi e l’esigenza di poter accedere agli atti con cui erano stati affidati. Il commissario si impegnò entro sette giorni a “riequilibrare” le cose promettendo un affidamento pro tempore per sei mesi ad una società e per altri sei all’altra, ma da allora nulla è più cambiato tranne il fatto di aver potuto prendere visione dei documenti dai quali non emerge nessuna motivazione per l’affidamento di tali spazi da parte della Sts ed è probabilmente per questo motivo che ci sono voluti due anni per consegnarceli. Comunque, questo per noi ormai è il passato: quello che chiediamo al prossimo sindaco di Frascati è quello di avere un rapporto trasparente nella gestione degli impianti sportivi garantendo un accesso equo e con pari dignità a tutte le società». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Pillinini che ha cominciato il suo intervento parlando prima dell’aspetto sportivo del Rugby Frascati Union 1949. «Siamo molto contenti dei nostri ragazzi, in primis di quelli della serie C che hanno dato vita a uno splendido derby vinto meritatamente dal Frascati Rugby Club. Abbiamo una squadra giovane, di prospettiva e siamo sicuri che la nostra società proseguirà il proprio processo di crescita che già quest’anno l’ha vista triplicare il numero dei tesserati. Tra l’altro non è detto che il nostro primo XV non possa disputare anch’esso il prossimo campionato di serie B, vedremo cosa accadrà in estate dal punto di vista delle iscrizioni. Siamo altrettanti soddisfatti delle cose fatte dalla nostra Under 18 e dal settore femminile che saranno ancora protagonisti nelle prossime settimane. Per quanto riguarda la questione dell’impiantistica, la cosa che più mi ha amareggiato da presidente è stato il non poter far celebrare ai nostri atleti dei “terzi tempi” consoni allo spirito del nostro sport, ma ringraziamo il Comune di Frascati per aver contribuito a “forgiare” i ragazzi costringendoli a “terzi tempi” all’aperto anche in periodo invernale… A tal proposito ringrazio per la disponibilità il Frascati Rugby Club che ci ha concesso, da gennaio in avanti, di fare i “terzi tempi” all’interno della club house dello stadio di Cocciano (uno degli spazi su cui il Frascati Rugby Union 1949 ha chiesto maggiore equità al Comune, ndr). Avevamo chiesto l’utilizzo della club house anche a Vermicino per i terzi tempi delle gare della C2, ma nessuno ha risposto e così abbiamo dovuto rinunciare a uno dei momenti più alti per i valori del rugby. Infine vorrei ricordare che il Rugby Frascati Union 1949 ha presentato un anno fa un progetto di riqualificazione dell’impianto di Cocciano, senza avere costi per la collettività e per il Comune. Ma anche su questa idea non abbiamo avuto alcuna risposta».