Triathlon, al Challenge Roma debutta il ParaTriathlon

Il Challenge Roma 753, in programma il prossimo 22/23 luglio a Roma, si arricchisce di un nuovo evento. Contestualmente alla prova Sprint del sabato e alla competizione internazionale del circuito Challenge della domenica mattina, si svolgerà una gara di ParaTriathlon. La gara avrà luogo il Sabato alle ore 11 su distanza Sprint, la stessa che si disputa alle Olimpiadi, e sarà valida come terza tappa del circuito IPS, Italian ParaTriathlon Series. Atleti disabili e normodotati insieme nello stesso percorso per una due giorni ricchissima di sport.

La disciplina del ParaTriathlon è riconosciuta e associata al Comitato Italiano Paralimpico e delegata alla Federazione Italiana Triathlon dal 2011 e ha fatto il suo esordio alle Olimpiadi di Rio 2016 dove due atleti azzurri, Michele Ferrarin e Giovanni Achenza, hanno conquistato rispettivamente la medaglia d'argento e di bronzo. Proprio Ferrarin e Achenza saranno due dei probabili protagonisti della tappa romana insieme ai migliori interpreti del panorama italiano, sia maschile che femminile.

Meno di un mese al via all'appuntamento romano. Il weekend da appuntarsi sull’agenda è quello del 22/23 luglio 2017 (chiusura iscrizioni 13 luglio). Due giorni di sport, di competitività e di emozioni. Un antipasto al sabato, con una prova Sprint. E il piatto forte la domenica, con la tappa del circuito Challenge internazionale su distanza atipica, regolarmente approvata e messa in calendario dalla FITRI (Federazione Italiana Triathlon). 

Challenge Roma753 è un evento unico nel suo genere. Il nome e le caratteristiche della gara riportano immediatamente alla data di fondazione della città di Roma nel 753 A.C. Saranno infatti 1.753 metri per la frazione di nuoto75.300 metri per la frazione di ciclismo e 17.530 metri per la frazione di corsa. Mai prima di oggi il circuito Challenge aveva proposto un format su queste distanze. Ma Roma è diversa, speciale. Ed è pronta a rendere indimenticabile questa esperienza. 

Il percorso. Un tuffo nelle acque del laghetto dell’Eur, nella Roma più moderna, lasciandosi alle spalle la scia delle ultime luci dell’alba. Poi scarpe e caschetto e via in sella pronti ad immergersi nuovamente, questa volta a colpi di pedali, prima verso Ostia Antica percorrendo la Via del Mare, poi tra i meandri e la maestosità dei segni lasciati in eredità dalle gesta imperiali e dalle correnti artistiche che ne disegnano le mura e ne scolpiscono il cuore. Un saluto ai gladiatori del Colosseo, alle bighe del Circo Massimo, alle toghe dei Fori Imperiali. Tolto il caschetto, messa da parte la bici, via di corsa verso l’arrivo sulle rive del laghetto. Lì dove si è partiti carichi di energia ed emozione e dove si giungerà stremati, con il fiato corto e i muscoli incandescenti, ma con gli occhi gonfi di gioia. Perché l’impresa è compiuta. E la storia è stata scritta ancora una volta.