Calcio, nasce la Polisportiva Monti Cimini, esempio di sinergia di quattro paesi

Dopo una lunga gestazione nasce la Polisportiva Monti Cimini, ovvero una squadra (per ora solo legata al calcio, ma altri sport dovrebbero aggiungersi presto) che raduna quattro paesi allocati alle pendici dei Cimini pronti a puntare su un unico comun denominatore: l'unione fa la forza. Perché è inutile tergiversare, nel pieno di una crisi economica nazionale fin qui irrisolta e con i canoni d'un pianeta-football sempre pronto a chiedere “un di più” ai club, non poteva che sbocciare una comunione d'intenti utile per scavalcare in primo luogo il campanilismo, e in seconda battuta priva dell'idea che lo sport debba necessariamente essere legato alla politica. La nuova polisportiva si presenta appunto con l'intenzione di essere trasversale ai condizionamenti esterni e il chiaro intento di promuovere lo sport sul territorio. Fare questo, nelle intenzioni dei soci fondatori, equivarrebbe a creare un "polo" sportivo di grande utilità sotto molti punti di vista, non ultimo quello legato allo sviluppo del turismo con il relativo indotto economico che ne consegue.

Tre dirigenti al vertice della piramide, che decidono in sinergia fra loro e dodici consiglieri pronti ad affiancarli, oltre a una schiera di esperti dirigenti accompagnatori e a un responsabile della comunicazione che ricopre anche il ruolo di team manager. Con loro uno staff di allenatori competenti, tutti col patentino, dal mister della prima squadra fino ad arrivare agli educatori dei primi calci, e una scelta precisa nel fissare i punti fondamentali: la prima scelta per i tesserati partirà sempre dal prodotto autoctono.

La triade al comando è composta dal presidente del club Francesco Pecci, dal patron Francesco Torroni e dal direttore tecnico Gianni Patrizi. Non una rivoluzione, ma una scelta ponderata a lungo, anche e soprattutto per evitare il rischio di veder scomparire il football da realtà importanti come quelle, appunto, di Soriano nel Cimino, Vallerano, Vasanello e Vignanello.

Per quel che concerne l'impiantistica sportiva, c'è già il nullaosta per la disponibilità degli impianti di Vignanello (stadio “Comunale”, che comprende un campo da gioco “a 11” e un campo da gioco “a 8”) e Vallerano (campo da gioco “a 11”), mentre c'è attesa per le risposte legate ai centri sportivi di Soriano nel Cimino e Vasanello. Dopo la tornata elettorale del 5 giugno si saprà se le giunte comunali di Soriano nel Cimino e Vasanello concederanno alla Polisportiva Monti Cimini gli impianti comunali.

L'allenatore della prima squadra sarà Stefano Del Canuto, mentre restano ovviamente top secret per il momento i nomi dello staff di allenatori e la rosa di tutte le squadre. E' inevitabile non sapere per il momento, la stagione è ancora in corso e sarebbe un clamoroso autogol rivelare quel qualcosa che ancora deve essere messo nero su bianco. E' invece certo che con tre stadi e un campo sportivo a disposizione non mancherà l'opportunità di far crescere in maniera esponenziale la cultura del calcio.