Volley, Tuscania, tutto pronto per il derby con Sora
Fervono i preparativi nella piccola comunità del paese maremmano per organizzare la trasferta nella vicina Sora, per la partita che si preannuncia la più bella e combattuta, visti i pochi punti che separano le due squadre e il numero di sconfitte subite finora: zero per il Sora di coach Soli primo in classifica e una sola per il Tuscania di Paolo Tofoli, terza forza del campionato.
Partita sentitissima, considerando che è comunque un derby (e quest’anno non saranno pochi, visto che nel Lazio le squadre di A2 sono 4) e come tale sempre con un fascino maggiore delle “solite” partite, ma sopratutto perché nella Globo Banca sono approdati due ex del Tuscania: Roberto Festi, centralone trentino protagonista della prima storica stagione in serie A della squadra tuscanese, e Pierlorenzo Buzzelli, giocatore della passata stagione che ha lasciato il segno sopratutto per esser stato uno delle mani pesanti della promozione in A2 nel 2014.
Paolo Tofoli dichiara apertamente: “Sono uno squadrone, non c’è dubbio. Hanno l’incognita sullo stato fisico dell’opposto olandese Sjoerd Hoogendoorn, che nell’ultima gara contro il Civita Castellana non ha giocato, e hanno fatto alternare sul ruolo Buzzelli e Rosso. Noi dal canto nostro partiamo da Tuscania consapevoli che andremo nella tana della prima in classifica, e che quindi dovremo giocare al massimo delle nostre capacità, sopratutto agonistiche, per tirare fuori comunque una bella prestazione. Se dovessimo perdere non sarà un dramma, perché sarà comunque come ho detto contro una grande squadra, e sarà il miglior banco di prova possibile per vedere a che punto siamo come crescita di squadra e per capire dove possiamo arrivare.”
L’ultimo incontro tra le due squadre al torneo precampionato proprio a Sora, finì 3-0 per i frusinati, ma Tuscania era senza libero titolare, e l’intesa tra Monopoli e gli attaccanti era ancora di la da venire. Senza contare che le amichevoli e gli incontri di fine estate lasciano dal punto di vista tecnico-tattico (e sopratutto fisico) il tempo che trovano, con preparazioni fatte in maniera diversa e giocatori che arrivano (sopratutto gli stranieri) da realtà differenti. Il campionato è tutt’altra cosa.