Il Frascati Scherma ha fatto incetta di premi nella tradizionale kermesse dell’Atleta dell’anno della città tuscolana. Durante la premiazione, avvenuta presso il Teatro di Villa Sora alla presenza di numerose autorità civili, militari e sportive (tra cui il commissario straordinario del Comune di Frascati Bruno Strati e il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola), Daniele Garozzo è stato insignito del premio di miglior atleta del 2016 per la città di Frascati (assieme al pattinatore Luca Lucaroni, campione mondiale) e lo stesso Frascati Scherma è stato giudicato come la miglior società dell’anno. Le motivazioni? Abbastanza intuibili: Garozzo, fiorettista di origini siciliane ma ormai “adottato” da tempo dalla città tuscolana e dal Frascati Scherma, è stato protagonista di una fantastica vittoria alle Olimpiadi di Rio de Janeiro dove ha conquistato un memorabile oro che tra l’altro è stato il primo individuale di un atleta del Frascati Scherma nel corso della sua lunghissima storia. Collegata a questo pazzesco successo c’è anche la motivazione che ha fatto scaturire il titolo di miglior società dell’anno per il Frascati Scherma che nel 2016, comunque, è riuscita anche a ottenere la vittoria del titolo di campione d’Italia per club, segno tangibile di una serie di risultati straordinari ottenuti in tutte le categorie. Non potendo essere fisicamente presente alla premiazione, Garozzo è voluto comunque intervenire via Skype per ringraziare gli organizzatori del premio e tutto il Frascati Scherma per averlo sempre sostenuto fino al “picco” di Rio, poi più tardi il presidente Paolo Molinari (accompagnato dai dirigenti Massimiliano Tallarico e Gaetano Frezza) è salito sul palco per ritirare il premio assegnato al club. Dopo un doveroso ricordo di Stefano Simoncelli («nel tempo l’anima di questa società» ha detto Molinari), il massimo dirigente ha regalato alla platea un’altra notizia eccezionale: «A breve anche la campionessa di fioretto Arianna Errigo entrerà a far parte della nostra famiglia sportiva».
Il week-end d’oro del Frascati Scherma, aperto con l’incetta di riconoscimenti alla kermesse dell’Atleta dell’anno, è proseguito domenica sera con il fantastico titolo europeo vinto da Guillaume Bianchi in quel di Plovdiv (Bulgaria): il fiorettista ha trionfato nella categoria Giovani sbaragliando la concorrenza e battendo in finale il russo Borodachev per 15-12. Buono anche il sesto posto ottenuto da Lucia Lucarini nella prova di sciabola femminile: podio solo sfiorato in questo caso.
Una Roma De Sisti incompleta e incerottata ma tonica e vogliosa di vincere fa suo il secondo derby della stagione confermandosi secoda forza del campionato di A1. Partenza sprint dei giallorossi che dopo 7’ erano già in vantaggio con Carlo Morleo, pronto a ribattere in rete una respinta di Torelli su corto di Pato Mongiano. Il vantaggio galvanizzava ancora di più la Roma, più rapida e decisa degli avversari. Al 20’ era Simone Mastrogiacomo che con un bel rovescio dal limite sinistro dell’area infilava per la seconda volta l’incolpevole Torelli. Ma i giallorossi non si placavano ed al 25’ era Cata Guzman a chiudere l’incontro con il goal del 3 a 0 dopo una bella iniziativa corale che chiudeva da pochi passi alle spalle del portiere. Nel secondo tempo al 35’ la rete del giovanissimo Francesco Ardito dava un po’ di gioia ai tifosi teverini (ed anche ai fan romanisti con lo zio Federico Ardito in testa …) con un goal di pregevole fattura per il 3 a 1 finale.
Buon test per le ragazze di Pato Mongiano contro un’altra squadra olandese – il Twente- che ha scelto Roma per una quattro giorni di allenamenti e partite . Vittoria per 4 a 3 e partita ricca di spunti , che ha visto l’esordio della centrocampista italo argentina Milagros Roverano , che ha esordito con una buona prestazione ed un goal. Conferma di una squadra in crescita e della vena realizzativa della spagnola Cristina Lorenzo autrice di 3 reti . Mercoledì di scena l’under 21 all’A.Acetosa con il Butterfly . L’under 16 ha perso domenica con il Butterfly per 3 a 0 . (nella foto di repertorio il giallorosso Carlo Morleo)
Oggi, presso la sede del Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano, al ritorno nel "suo" campo di allenamento quotidiano dopo la splendida medaglia d’argento nel salto triplo conquistata domenica ai Campionati Europei Indoor di atletica leggera svoltisi a Belgrado, Fabrizio Donato è stato accolto dal calore e dall'autentico affetto degli atleti, tecnici, dirigenti, colleghi e amici delle Fiamme Gialle. Ma non solo. Ad aspettare Fabrizio, come un vero e proprio idolo, numerosi atleti della Sezione Giovanile di atletica leggera che, per festeggiare la sua quinta medaglia ottenuta nelle grandi competizioni internazionali (una medaglia di bronzo alle Olimpiadi, una medaglia d’oro ai Campionati Europei, una medaglia d’oro e due d’argento ai Campionati Europei Indoor), lo hanno omaggiato con un orologio accompagnato da un biglietto dove hanno scritto, “Per te gli anni non passano mai, ancora complimenti Capitano!” . Visibilmente emozionato, Fabrizio ha ringraziato tutti per l’affetto dimostratogli e si è detto “estremamente orgoglioso che grazie ancora ad un atleta delle Fiamme Gialle si sia potuta scrivere una nuova pagina dello Sport Italiano”.
Un anno speciale che non poteva passare inosservato. Luca Lucaroni, che sta duramente allenandosi per farsi trovare pronto agli appuntamenti del nuovo anno, ha incassato nel giro di due giorni importanti riconoscimenti. Mercoledì scorso il forte atleta dello Skating Frascati, che nel 2016 è riuscito nell’incredibile impresa di vincere due titoli di campione del mondo in poche ore (in coppia con l’emiliana Rebecca Tarlazzi e nel singolo) nella kermesse andata in scena a Novara nello scorso mese di ottobre, è stato premiato dal Comune di Roma come rappresentante dello sport dell’area metropolitana assieme agli altri forti pattinatori Silvia Nemesio e Alessandro Spigai. Con lui, oltre al presidente del comitato regionale della Federazione (che a brevissimo cambierà la propria sigla in Fisr), ha presenziato alla consegna del riconoscimento anche il tecnico Gabriele Quirini, allenatore di Lucaroni, della Nazionale e dello Skating Frascati. Lucaroni non ha voluto mancare nemmeno all’appuntamento di venerdì scorso al teatro di Villa Sora di Frascati dove è stato insignito del premio di “Atleta dell’anno 2016” della città di Frascati, a braccetto col campione olimpico di scherma Daniele Garozzo. «Condividere un premio con una medaglia d’oro olimpica è certamente significativo» ha spiegato il presidente dello Skating Frascati Claudio Valente, chiamato sul palco al momento della premiazione di Lucaroni. «Un grandissimo orgoglio per il nostro club che fu premiato come “club dell’anno” in una passata edizione di questo riconoscimento e che aveva visto altri due atleti, Cristina Trani e Dario Betti, aggiudicarsi il titolo di miglior atleta dell’anno della città di Frascati. Insomma, Luca ha rinnovato una tradizione che ci fa molto piacere» sorride Valente che poi aggiunge: «Ci hanno fatto particolarmente piacere i complimenti del commissario straordinario del Comune di Frascati Bruno Strati e quelli del presidente del Coni regionale Riccardo Viola». Incassati questi importanti riconoscimenti, per Lucaroni ora c’è da preparare il primo impegno stagione (il campionato regionale di fine maggio) dopo l’affascinante stage in Argentina portato avanti a fine febbraio sempre assieme al suo maestro Gabriele Quirini.
Tra i due derby di semifinale di coppa Italia, la capitale si appresta a vivere all’ombra del Cupolone un altro spettacolo calcistico: la Clericus Cup. Il mondiale della Chiesa, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. La nuova edizione riparte con 18 squadre con il debutto assoluto nel torneo del Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat e del Pontificio Collegio San Pietro. È Vittorio Bosio, il presidente del Centro Sportivo Italiano a spiegare il significato del torneo: «La Clericus per il Csi rappresenta anzitutto vicinanza alla Chiesa e uno sguardo missionario nel mondo; perché anche senza gli scarpini, fuori dal campo, i partecipanti possano offrire in futuro nei loro paesi, momenti di gioco e fratellanza, valorizzando l’aspetto sportivo, utile alla crescita dei giovani ad ogni latitudine».
Sulle maglie delle 18 squadre della Clericus Cup, quest’anno in bella evidenza c’è una scritta che richiama uno dei “passaggi-gol” offerti da Bergoglio al Csi nel 2014, in occasione del 70° anniversario di fondazione dell’associazione sportiva di ispirazione cristiana. In due righe “Mettiamoci in gioco nella vita come nello sport”. Il perché lo ha spiegato il consulente ecclesiastico nazionale del Csi, don Alessio Albertini. «Il Papa ci dice di amare il rischio e di metterci in gioco nonostante le difficoltà che s’incontrano. Chi gioca vince anche la paura che talvolta fa tremare le gambe. Con la Clericus Cup affidiamo ai partecipanti il compito di far giocare questa partita a tutti i giovani che incontreranno nella loro vita».