La Federazione Pugilistica Italiana, nell'ambito delle celebrazioni per il suo Centenario, è lieta di comunicare che dal 15 al 20 marzo p.v., presso la Casa delle Armi del Foro Italico (Via Dei Gladiatori 4), si terrà la mostra "L'Arte della Boxe in 100 anni. Immagini Testimonianze, Emozioni" a cura di Roberta De Fabritiis, curatrice della Mostra Fotografica e degli allestimenti, Roberto Savi, curatore della Collezione Privata d’Arte FPI e Marco Impiglia, consulente storico (testi e ricerca iconografica) e curatore del libro del Centenario.
Quest'oggi c'è stato un ricco antipasto dell'evento con l'Anteprima della Mostra. Dalle 11 all 13 di trecento studenti degli Istituti ad Indirizzo Sportivo di Roma (l’I.I.S. Pacinotti - Archimede, il Giovanni Paolo II di Ostia, il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II e l’Università di Roma "Tor Vergata" Facoltà di Scienze Motorie) hanno visitato gli spazi espositivi e assistito alla presentazione delle varie iniziative per il Centenario, tra cui il Francobollo Serie Tematica Sport dedicato alla FPI e il Libro "100 Anni della Federazione Pugilistica Italiana.
Il presidente FPI, Alberto Brasca, ha tagliato virtualmente il nastro, ringraziando i presenti e dichiarandosi felice per la presenza di tantissimi giovani studenti "Vedere molti volti giovani a questa inaugurazione è una bellissima cosa" queste le dichiarazioni del Presidente "Spero che molti di voi si appassionino al nostro Sport, che, come avrete modo di vedere dalle foto, ha attraversato tutta la Storia d'Italia dell'ultimo Secolo. Noi con oggi iniziamo le celebrazioni del nostro glorioso passato, guardando a un futuro che lo sia altrettanto"
L'intervento del Presidente ha preceduto quello dei tre curatori della Mostra - Roberta De Fabritiis, curatrice della Mostra Fotografica e degli allestimenti, Roberto Savi, curatore della Collezione Privata d’Arte FPI e Marco Impiglia, consulente storico (testi e ricerca iconografica) e curatore del libro del Centenario - che hanno spiegato agli Astanti il significato di ciò che avrebbero da lì a poco visto. Dietro tutte le immagini, foto e quadri esposti, infatti, c'è un lavoro progettuale che è partito due anni fa.
Roberto Minderdo , Direttore Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Marketing di Energetic Source Group, ed Antonio Giampaolo, Presidente di Factotum Art/Maestro hanno, invece, parlato della campagna social #noisiamoenergia di cui la FPI è capofila insieme al Main Sponsor Italia Boxing team, Energetic Source. Pubblico presente che si è infiammato con gli Arrivi di Clemente Russo e Coach Damiani. Quest'ultimo si è detto commosso di vedere la sua foto insieme a quella di altri Campionissimi del Passato. Tatanka, dopo avere reso omaggio al secolo della Pugilistica, ha espresso il desiderio di "fare in modo di vincere l'Oro a Rio 2016 proprio in occasione dei 100 anni della mia Federazione, cosa per la quale mi sto preparando alacremente." Russo è stato poi sommerso dall'abbraccio dei Fan che non hanno voluto perdere l'occasione di scattarsi una foto con l'argento olimpico di Londra 2012.
Interventi che sono stati chiusi dal Segretario Generale FPI, Alberto Tappa, e la Docente del MIUR Prof. Virginia Placido. Il primo ha voluto rimarcare l'impegno della FPI e dei suoi partner nell'ideare e realizzare questa splendida iniziativa, la seconda ha ringraziato la FPI per la fattiva collaborazione con il MIUR nel coinvolgere gli studenti in tutti i suoi progetti social e non solo
Domani (16 marzo, ndr) avrà luogo il Vernissage di apertura Ufficlale della mostra, nel quale interverranno il Presidente CONI Giovanni Malagò, il Presidente FPI Alberto Brasca e il Presidente EUBC Franco Falcinelli. Durante l'evento, che avrà luogo sempre presso la casa delle Armi di Viale dei Gladiatori (Roma) H 19, verranno ufficlamente presentati il Francobollo da 0,95 euro "Serie Tematica Lo Sport" dedicato alla FPI nel Centenario della sua Fondazione (Emesso dal Ministero Sviluppo Economico e distribuito da Poste Italiane - 80 mila esemplari Progetto Grafico A. Savastio) e il Libro Ufficiale delle Celebrazioni "I 100 Anni della Federazione Pugilistica Italiana a cura di Marco Impiglia.
Il prestigioso premio per il ciclismo è stato assegnato a Fabrizio Amadio (giornalismo), Marco Cacciamani (dirigente società sportiva), Umberto Proni (dir. sportivo As Roma Ciclismo).
Venerdi’ 04 marzo 2016 a Roma, si e’ svolta la tradizionale annuale cerimonia delle premiazioni nazionali UNVS (Veterani dello sport), in occasione della consegna dei prestigiosi premi “ Sabatia/Sabatino 2015 “, riservati al giornalismo sportivo, campioni delle discipline sportive olimpiche, dirigenti tecnici, educatori, atleti, giudici e ufficiali di gara e benemeriti fair play.
Ad organizzare il suggestivo evento il presidente della sezione UNVS di Anguillara Sabazia, prof. Maurizio Longega, ideatore e promotore del premio, giunto alla 40 ^ edizione. Alla manifestazione era presente il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola.
Per il ciclismo, in primo piano, i riconoscimenti sono stati assegnati al giornalista e speaker Fabrizio Amadio, al dirigente Marco Cacciamani della Roma Pro Cycling Team e allo storico Umberto Proni, direttore sportivo della As Roma Ciclismo (nella foto con Viola).
Migliori per il 2015 sono stati eletti: Daniela Ricciutelli, atletica, (Atleta Europea); Luigi Paolini e Melania Aurizzi, atletica, (Atleti dell’anno italia); Fabio Brescini e Massimo Perelli, campioni UNVS di mezzofondo. A seguire numerosi campioni UNVS di marcia e podismo e camminate ludico motorie.
Per il giornalismo sportivo inoltre è stata premiata la nota Mariella Quintarelli, responsabile storica dell’ufficio stampa della Roma calcio femminile e capo redattore sportivo de “ il mensile “; Gustavo Vitale, Assonazionale Volo libero; Marchetti, speaker e commentatore atletica; Federatletica Roma; Mario Biagini, presidente Fidal Roma.
La 22^ edizione dell’Acea Maratona di Roma si arricchisce di un contributo scientifico grazie a un’idea del prof. Fabio Lucidi, Professore Ordinario presso La Sapienza – Università di Roma, dove è Direttore Responsabile del Servizio di Psicologia dello Sport. Si chiama “Marathon Evolution”, ed è un progetto sportivo, una sfida, ma non la solita sfida. E’ la ricerca di un limite sano, fisiologico, un’opportunità per dimostrare che è possibile concludere l’esperienza di Filippide costruendo la propria salute, al riparo da ogni condizione di stress psicofisico, fruendo di una esperienza culturale mentre si compie una “impresa” sportiva. In sostanza un gruppo di 35 semplici praticanti volontari e senza alcuna specifica preparazione, provenienti da una rete di circoli sportivi romani guidata dal Forum Sport Center, hanno aderito due mesi fa al progetto. Per prepararsi a correre i 42,195 chilometri dell’Acea Maratona di Roma, hanno avuto gratuitamente a disposizione un biologo nutrizionista, uno psicologo, un allenatore e un preparatore atletico. Dopo un primo incontro individuale, sono stati seguiti on line e dal vivo attraverso programmi di preparazione fisica, alimentare e mentale. La preparazione per la maratona è diventata così l’occasione per costruire un percorso individuale e di gruppo di salute e benessere. Durante il periodo della preparazione, sono stati effettuati test psicofisici per monitorare le condizioni dei partecipanti con l’avvicinarsi della gara. Ora i 35 semplici praticanti sono pronti per affrontare la loro sfida, al termine della quale saranno monitorati dal team del progetto “Marathon Evolution” dal punto di vista psicofisico.
Grandi atleti del presente e del passato accompagneranno al traguardo i “Maratoneti Evoluti”. Hanno già confermato la propria presenza ad accompagnarli, fuori gara, atleti del calibro di Gabriella Paruzzi, Elisabetta Perrone, Maria Guida, Angelo Carosi, Deborah Toniolo e Giovanni Ruggiero.
Il progetto ha visto diverse istituzioni ed enti pubblici e privati riconoscerne l’interesse e il valore di promozione della salute, culturale, sportiva e sociale. Il partenariato è dunque ampio e coinvolge enti pubblici come la Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza, Università di Roma, da cui il progetto è nato e che segue la preparazione fisica e mentale dei partecipanti e, con l’Ospedale Sant’Andrea, provvede alla valutazione psicometrica dei partecipanti e all’analisi dei parametri biologici per la valutazione dello stato psicofisico dei partecipanti.
Roma ospita la prima tappa della coppa Italia 2016: l'appuntamento è fissato per sabato 19 e domenica 20 marzo al Rock it Climbing Roma (via Biordo Michelotti 17, zona Prenestina), palestra per l'arrampicata sportiva inaugurata il 18 gennaio e che si appresta a vivere uno dei momenti più attesi della stagione. In scena i migliori atleti italiani della disciplina nella specialità boulder, pronti a darsi battaglia lungo i cinquecento metri quadrati di pareti progettate ad arte.
«E' un onore quest’anno ospitare tre gare di coppa Italia nella nostra regione» ha dichiarato Antonella Strano, presidente del Comitato regionale FASI Lazio non prima di aggiungere che «l'appuntamento del Rock it Climbing Roma rappresenta fra le altre cose l'apertura dell'attività agonistica nazionale». «In gara – ha poi proseguito – saranno presenti i migliori specialisti italiani e fra questi mi piace sottolineare la presenza di un'atleta molto giovane, Laura Rogora, di Roma,quattordicenne che si è classificata terza al Campionato mondiale giovanile 2015 nella specialità Lead e Campionessa italiana assoluta Boulder e Lead 2015”.
Nel corso della due giorni di coppa Italia sarà presente al completo lo staff del Comitato Lazio della FASI. Sabato 19 le qualificazioni maschili e femminili, che iniziano rispettivamente alle 11 e alle 18; domenica 20 spazio per semifinali (inizio alle 11) e finali (si comincia alle 16), mentre alle 18 andranno in scena le premiazioni, presente fra gli altri il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola.
Il keniano vince la RomaOstia sotto i 59 minuti. Il suo 58’43 è la quarta migliore prestazione mondiale all-time, record della RomaOstia e in assoluto la miglior prestazone sulla mezza mai corsa in Italia. Al femminile si impone l’etiope Degefa Debele.
La festa della RomaOstia, che anche quest’anno ha visto al via oltre 13000 atleti, è stata impreziosita da una grandissima performance tecnica che si incastona fra le prime quattro prestazioni Mondiali di sempre.
Il keniano Solomon Yego Kirwa abbatte di ben 31 secondi il precedente record della manifestazione di 59’15’’, datato 2013, che apparteneva al suo connazionale Wilson Kiprop, fissandolo sullo straordinario tempo 58’43, miglior prestazione sulla mezzamaratona del 2016, e soprattutto la migliore performance mai corsa in Italia.
È stata una gara molto combattuta nella quale Yego si è sapientemente inserito nel gruppo di testa, guidato dal pacer Cosmas Birech insieme a Peter Ndorobo e Leonard Langat, attendendo il passaggio all’undicesimo chilometro per sferrare l’attacco decisivo. Proprio poco dopo il ristoro, posto al termine della salita di Malafede, dove si trova l’ingresso della Residenza Presidenziale di Castel Porziano, il dominatore della gara di oggi ha fatto selezione trascinando al suo seguito solo Leonard Langat.
Da questo punto i due keniani in fuga hanno dato spettacolo alternandosi in testa alla corsa a colpi di chilometri velocissimi. Langat ha ceduto in prossimità del diciottesimo chilometro. Da qui cavalcata solitaria di Yego che è stato accolto sulla Rotonda di Ostia da tanto pubblico e da un sole splendente. Langat è arrivato staccato ma si è mantenuto sotto l’ora chiudendo in 59’17. Al terzo posto ha completato la tripletta keniana Remmy Ndiwa in 1h 00’05.
“Ho capito subito che questo percorso avrebbe permesso una grande prestazione-ha detto Yego al traguardo- è stata una bella galoppata. Ero in forma ma certamente non avrei mai pensato di potermi migliorare così tanto e di battere il mio record personale di quasi sei secondi”.
Il primo degli italiani è stato Xavier Chevrier dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe, ottavo al traguardo in 1h 03’41 seguito da Simone Gariboldi delle Fiamme Oro Padova, decimo, che ha chiuso in 1h 03’58,
Al femminile la gara si è risolta solo negli ultimissimi chilometri quando l’etiope Debele Degefa, che era la favorita secondo le previsioni del suo manager Gianni De Madonna, ha innestato la marcia giusta e ha staccato le due keniane Angela Tanui e Magdaline Masai, giunte al traguardo nell’ordine nelle piazze d’onore. Anche qui la gara è stato un crescendo con la Degefa che ha atteso il momento migliore, poco dopo il quindicesimo chilometro, per dar fondo alle sue straordinarie doti di resistenza alla velocità. Il suo attacco è stato deciso e non ha lasciato scampo a nessuna delle sue dirette avversarie. Eccellente anche il suo tempo di 1h 07’08.
“Sono felice della mia impresa-ha raccontato Debele Degefa- ed anche per il tempo che ho segnato all’arrivo. La RomaOstia è stato un test molto importante per le prossime competizioni che mi attendono”.
Prima delle italiane è stata l’atleta dell’Esercito Federica Dal Ri che ha chiuso ottava in 1h14’47.
Al traguardo della RomaOstia, alle ore 13.25 erano giunti 10714 atleti. (foto Tedeschi)
ORDINE DI ARRIVO UOMINI:
1) Solomon Yego Kenia 58’43
2) Leonard Langat Kenia 59’17
3) Remmy Ndiwa Kenia 1h 00’05
4) Peter Kwemoi Kenia 1h 01’10
5) Wami Kebede Etiopia 1h 01’20
ORDINE D’ARRIVO DONNE:
1) Degefa Debele Etiopia 1h 07’08
2) Angela Tanui Kenia 1h 07’16
3) Magdalyne Masai Kenia 1h 07’31
4) Lema Megra Etiopia 1h 07’58
5) Peninah Arusei Kenia 1h 09’08