Da domani a sabato la capitale ospita la terza tappa della coppa del mondo di pentathlon moderno che potrebbe regalare qualche carta olimpica.
Dopo le tappe del Cairo e Rio De Janeiro, dove gli azzurri hanno conquistato due ori (uno individuale con Claudia Cesarini, l’altro nella staffetta mista con Lavinia Bonessio e Auro Franceschini) i pentatleti tornano in gara a caccia di punti per la qualificazione olimpica. La gara, infatti, assegnerà punti per il ranking olimpico che assegnerà 8 carte maschili e 8 femminili. E lo faranno a Roma, città candidata per ospitare i Giochi olimpici estivi del 2024, in alcuni degli impianti che ospitarono i Giochi del 1960.
Alla terza prova di Coppa del Mondo, organizzata dalla Federazione Italiana Pentathlon Moderno, parteciperanno 183 atleti in rappresentanza di 33 nazioni, tra i quali 26 azzurri tra quelli che parteciperanno alle prove individuali e alla staffetta mista, inclusi Riccardo De Luca e Alice Sotero, i due italiani già qualificati per l'Olimpiade di Rio de Janeiro, e Claudia Cesarini, vincitrice due settimane fa a Rio de Janeiro della seconda prova di Coppa del Mondo.
L'evento inizierà mercoledì 30 marzo con la gara di qualificazione femminile, dove le pentatlete, suddivise in tre gruppi, gareggeranno per conquistare i 36 posti della finale di venerdì 1 aprile. Giovedì 31 sarà il turno delle qualificazioni maschili, con i pentatleti a caccia dei 36 posti per la finale di sabato 2 aprile. Domenica 3, infine, si svolgerà la finale a staffetta mista (un uomo e una donna per ciascuna nazione).
Gare che si prevedono spettacolari sia per le specialità del pentathlon moderno (scherma, nuoto, equitazione e combinata tiro-corsa) sia per gli impianti sportivi teatro dell’evento, dove si respira aria olimpica. La scherma si svolgerà nella Sala delle Armi di viale delle Olimpiadi, il nuoto alla piscina dei Mosaici del Foro Italico, l’equitazione e la combinata nella caserma Salvo D’Acquisto di via di Tor di Quinto.
Le tre finali dell'1, 2 e 3 aprile saranno trasmesse in live streaming sul canale ufficiale della UIPM (www.uipmtv.org) e una sintesi sarà trasmessa nei giorni successivi su RaiSport.
Definito il programma alle Terme di Caracalla: Under 23 e donne elite, bambini e amatori per quattro affascinanti gare
Roma, 25 marzo 2016 – La coincidenza del 25 aprile che arriva di lunedì rende possibile offrire un programma completo agli appassionati della bici: nessuno verrà escluso nello scenario unico delle Terme di Caracalla.
La fantastica “due giorni” capitolina sarà aperta domenica 24 dagli amatori master FCI, i quali si contenderanno il titolo di campione italiano in linea e l’assegnazione del Trofeo Lazzaretti.
Divisi per categorie, i corridori inseguiranno il sogno di conquistare la maglia tricolore che poi indosseranno con orgoglio un anno intero. Quattro le gare in programma: la prima con partenza alle ore 8.30 e l’ultima alle ore 16.30.
Il 25 aprile nascerà con un’altra, bellissima suggestione agonistica: il Gran Premio della Liberazione Pink, gara internazionale per donne élite. Una novità per Roma che mai aveva avuto l’opportunità di vedere a Caracalla le migliori atlete del panorama mondiale in un confronto riservato finora agli uomini. Il via alle 9:15, l'arrivo dopo 16 giri del circuito di 6 chilometri per un totale di 96 chilometri.
Nel primo pomeriggio scatterà il 71° Gran Premio della Liberazione per Under 23: partenza alle 14:00, 23 giri del classico circuito tra le Terme di Caracalla, Porta Ardeatina e Porta San Paolo per un totale di 138 chilometri.
Anche lunedì sarà una giornata tutto ciclismo, perché l’AS Roma Ciclismo ha predisposto un’area bambini con una gimkana promozionale per la categoria giovanissimi della Federciclismo.
I gruppi sportivi non potranno seguire le gare con le proprie auto e per la prima volta il “quartiere di gara” verrà allestito nel mezzo mobile di protezione ambientale del Corpo Forestale dello Stato.
L’Asd Judo Energon Esco Frascati è di nuovo sul tetto d’Italia. La società del presidente maestro Nicola Moraci ha festeggiato nello scorso fine settimana la vittoria di Flavia Favorini che, nella kermesse dei campionati italiani Cadetti tenutasi al PalaFijlkam di Ostia, è salita sul gradino più alto del podio nella categoria dei 57 kg, al termine di una prova davvero perfetta. Alla competizione ha partecipato anche l’altra atleta tuscolana Elisabetta Vivino nella categoria 52 kg, alla prima grande esperienza di questo tipo: per lei è stato fatale il primo incontro con la sarda Francesca Cara. Tornando all’impresa della Favorini, che si era piazzata al settimo posto nella precedente edizione dei campionati italiani Cadetti, la giovane atleta frascatana ha sfoderato una grandissima prestazione dominando tutti gli incontri: il primo della serie è stato con la siciliana Maria Milazzo, poi a seguire Flavia si è sbarazzata della lombarda Veronica Porro e nei quarti della friulana Michelle Kamano. Negli incontri decisivi di semifinale e finale Flavia non ha sbagliato nulla né come approccio tattico né sotto il punto di vista della concentrazione: in semifinale con Denise Lorenzoni della Società Ginnastica Triestina, la Favorini ha dato grande prova di maturità e pazienza e si è guadagnata l’ultimo atto della kermesse da disputare contro la campionessa italiana uscente Alessandra Fiorenza del Girolamo Giovinazzo di Roma, dove ha sfoderato l’ennesima ottima prestazione ed ha conquistato un meritatissimo primo posto. «Questa gara è stata molto importante per me perché, oltre ad avermi regalato il primo titolo italiano, mi ha portato alla cintura nera. L’approccio alla gara è stato quello giusto, non ero così tesa e avevo in testa solo ed esclusivamente l’obiettivo dell’oro, nessun altro piazzamento. Dopo tutta la fatica fatta durante gli allenamenti e per mantenere il peso dovevo farcela per forza». I suoi incontri sono stati quasi un dominio assoluto. «Grandi difficoltà di gestione non ci sono state – ammette la Favorini -, se devo dire qual è stato l’incontro più difficile risponderei la semifinale con la Lorenzoni che è durata fino alla fine». Oltre a Nicola Moraci, presente in virtù di tecnico delle Nazionali giovanili, ad affiancare sia la Favorini che la Vivino c’erano i maestri Daniele Mattozzi e Domenico Porcari. «Con Daniele mi sono riscaldata e lui mi ha fatto da “uke”, mentre il mio coach Domenico mi ha seguito a bordo tatami, dandomi continuamente preziosi consigli: è grazie a lui se ho vinto questo titolo». La conquista del titolo italiano Cadetti darà a Flavia un grande entusiasmo in vista degli altri appuntamenti salienti che la attendono in questo 2016, il primo dei quali è in programma il 16 aprile a Teplice (Repubblica Ceca) per una nuova tappa dell’European Cup. L’Asd Judo Energon Esco Frascati ha voluto festeggiare la sua neo campionessa italiana con un manifesto celebrativo all’ingresso della palestra in cui si ricordava che la Favorini è la 109esima cintura nera della storia del glorioso club tuscolano.
Il 3 aprile si correrà in tutta Italia (e all’estero) la XXXIII edizione di Vivicittà che, nel corso degli anni, ha raccontato il sociale attraverso lo sport, in Italia e nel mondo. Il tema di Vivicittà 2016 è legato all’accoglienza e al valore dello sport, che riesce a superare le frontiere geografiche e sociali. Quest’anno si terrà una prova speciale di Vivicittà non competitiva anche a Lampedusa, sempre domenica 3 aprile. I dettagli su questa prova, le novità di questa edizione e gli aggiornamenti città per città verranno forniti nel corso della conferenza stampa nazionale che si terrà a Palermo il 29 marzo.
Una grande festa. La Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) metterà in palio sabato prossimo la Coppa Italia 2016 di rugby a 13 nella finale nazionale prevista al campo sportivo Le Macere di Artena. Dopo la lunga “battaglia” nei concentramenti interregionali, dunque, ecco arrivare il momento più atteso, vale a dire quello dell’assegnazione del primo trofeo dell’anno: si parte alle ore 15,30 per concludere (indicativamente) attorno alle 18 ed effettuare le premiazioni della manifestazione. A contendersi il titolo ci saranno una squadra laziale (i capitolini degli Usag Gladiators detentori del trofeo nella passata stagione), un’abruzzese (L’Aquila Neroverde), una toscana (i Magnifici di Firenze) e una umbra (gli Hammers) che si sfideranno tra loro con un mini-girone all’italiana per poi assegnare la Coppa Italia 2016. Gare veloci e spettacolo assicurato: questi sono gli ingredienti di un pomeriggio tutto da gustare per gli appassionati della palla ovale del territorio e non solo. Tra l’altro, sempre presso il centro sportivo delle Macere si assegnò lo scudetto 2015 e la cornice di pubblico in quell’occasione fu sicuramente importante, cosa che ci si augura anche per l’evento di sabato prossimo. Fiducioso, in questo senso, è Corrado Mattoccia, presidente dell’Artena Rugby RedBlu e tra l’altro presidente della fondazione che gestisce il vicino e noto Museo del rugby di Colleferro. «Visto che anche il meteo dovrebbe essere propizio, sono convinto che tanti appassionati della palla ovale assisteranno alle finali di Coppa Italia che ci onoriamo di ospitare, come già accaduto per le finali scudetto 2015 – spiega Mattoccia – Seguiamo e sosteniamo con forza le attività della Lirfl che è un movimento in costante crescita: io personalmente ho rapporti di amicizia di antica data con il segretario generale Lirfl Pierluigi Gentile e in un certo senso siamo molto simili dal punto di vista della “produzione di idee” volte a valorizzare la nostra disciplina a 360 gradi. Il nostro centro sportivo è assolutamente all’altezza per un evento di questo tipo: i partecipanti e i vari tifosi si troveranno in un ambiente immerso nel verde e con una funzionale club house a loro disposizione qualora si voglia mangiare lì prima, durante e dopo gli incontri. Tra l’altro al mattino, dalle 10 alle 12, come ogni sabato ci saranno gli allenamenti dei nostri bambini che sono aperti gratuitamente anche ai semplici curiosi o a chi vuole avvicinarsi al mondo del rugby e infine, se ci fosse una congrua richiesta, potremo valutare l’idea di una visita al vicino Museo del rugby di Colleferro».