Si è conclusa una settimana abbastanza di routine per il “sonnacchioso” hockey invernale , ma che ha visto nel fine settimana due avvenimenti importanti per due personaggi di rilievo della Roma De Sisti : stiamo parlando della Stella d’Argento per Franco Cherchi , dirigente storico della Roma De Sisti ed attuale Vice Presidente della società , e dell’ennesimo successo della carriera sportiva di Federico Ardito , pugliese di nascita ed ormai romano d’adozione, che a 34 anni dopo aver già un paio di volte attaccato il bastone al chiodo ha risposto alla “chiamata” del suo amico e coach della nazionale Massimo Lanzano per andare a conquistare un ennesimo successo agli Europei di Hockey Indoor in Finlandia.
Due belle storie , come le chiamiamo noi “ due storie da Hockey Roma” che danno la misura di questo club che nell’hockey dal 1967 ha dato una grande prova di qualità con un albo d’oro invidiabile e nello stesso tempo di continuità con la presenza costante ai vertici dell’hockey italiano pur “lavorando “ in una città difficile come Roma , senza sede e senza campo di gioco !!
Uno degli artefici di questo miracolo è stato, ed è, Franco Cherchi stato premiato sabato 16 nella cornice storica e di suggestiva bellezza delle Scuderie Aldobrandini a Frascati, dal Coni Regionale del Lazio con la Stella d’Argento al Merito Sportivo.
A premiare i 53 tra dirigenti, tecnici e società sportive, sono stati il presidente del CONI Lazio, Riccardo Viola, il delegato CONI di Roma Cristina Chiuso e il sindaco del comune castellano Alessandro Spalletta. “La decisione del CONI Lazio di suddividere le cerimonie per ciascuna provincia – ha dichiarato il presidente Riccardo Viola – nasce dalla volontà di valorizzare il territorio, che in questa maniera ha potuto festeggiare le sue eccellenze sportive.” Di Franco ne parla il Presidente dell’Hockey Club Roma , Enzo Corso “ Franco è la nostra – benemerita- , il sempre presente che con la sua esperienza e classe riesce a risolvere tutti i problemi . Per i ragazzi della prima squadra un punto di riferimento fondamentale che ha dato e da , da volontario , una buona parte della sua vita all’hockey ed all’Hockey Club Roma in particolare. Al momento della fusione tra Hockey Club Roma e Libertas San Saba , se non sbaglio parliamo del 93 …, abbiamo preso noi due la società in mano e lavorando duramente l’abbiamo fatta diventare uno dei punti di riferimento dell’hockey italiano . Complimenti a Franco per un premio che merita veramente !!!. “
L’altra storia è quella di un ragazzo di Torre S.Susanna, Federico Ardito , che a 16 anni viene a Roma a fare la cosa che gli riusciva meglio ( giocare ad hockey ) e provare a finire quella che gli riusciva peggio ( la scuola superiore) . A Roma ci sono anche i fratelli maggiori ma la società diventa la sua famiglia e Federico cresce nell’hockey diventando sempre più bravo ( convocato in tutte le nazionali di categoria ) e nella vita , prendendo faticosamente il diploma , andando a fare l’operaio nell’azienda del Patron Sponsor Mario De Sisti , trovando sempre nell’hockey la compagna della sua vita e decidendosi di mettersi a studiare veramente diventando Ingegnere Gestionale . Fonda insieme a due ex compagni di squadra un’azienda ( la RAN ) , smette di giocare per i troppi impegni a fine stagione 2014 , ma l’hockey è la sua vita ed in un momento di crisi della squadra non resiste alla chiamata dei compagni e torna ,almeno in casa, a dare il suo contributo . La stessa cosa succede con la nazionale e quando la FIH decide di partecipare all’Europeo Indoor 2016 e viene nominato coach Massimo Lanzano , suo compagno di tante battaglie in squadra e soprattutto in nazionale ,non resiste all’appello dell’amico : annulla gli appuntamenti , rimanda i progetti e parte per i meno 17 di Helsinki e con la sua tranquillità, classe ed esperienza da un valido contributo ( e tre reti tra cui la prima dell’avventura azzurra ) al gruppo per questo nuovo successo . E’ ancora Enzo Corso a parlarci di del campione “ Federico è sempre stato un fenomeno sin da ragazzino e possiamo dire che è uno dei migliori fuoriclasse espressi dal nostro hockey . E’ certamente una bella storia , di quelle che ci fa amare lo sport , anche se quando ci chiamava la preside della scuola ad Ostia dove lo avevamo iscritto per dirci che non era andato a scuola ….non eravamo tanto contenti !!!! Sul campo è sempre stato un numero uno , ma una delle nostre più belle vittorie è stata quella di vederlo diventare Ingegnere ed ancora di più salutare la nascita dell’ azienda formata da tre nostri ex campioni ( con Federico ci sono Alessandro Nanni e Marco Rinelli ) . Abbiamo sentito Federico al ritorno da Helsinki e lo abbiamo sentito felice come nella prima convocazione in nazionale . Complimenti a lui per questo ennesimo e bellissimo successo “ .
Nella foto la “Stella d’Argento “ Franco Cherchi
Oggi presso la Sala Tevere della Regione Lazio, alle ore 12 si svolgerà una breve cerimonia di premiazione alla presenza del presidente Nicola Zingaretti, dell'assessore Rita Visini e del presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, per i rappresentanti della palestra “Team Boxe Roma XI” della Garbatella, guidati da Giovanni de Carolis che, lo scorso fine settimana, è divenuto campione del mondo categoria supermedi di boxe in Germania, versione WBA . Con la vittoria di De Carolis, dopo otto anni, il titolo di campione iridato torna in Italia ed è indubbio che questo risultato ha portato alla ribalta dello scenario mondiale lo sport del Lazio, e in particolare la Team boxe Roma XI.
La Team Boxe Roma XI viene fondata agli inizi degli anni 2000, da due atleti appassionati della “noble art”, Luigi Ascani e Italo Mattioli, oggi tecnici federali FPI ed entrambi cresciuti nel popolare quartiere della Garbatella. Nata da una azione di recupero di uno spazio inutilizzato e totalmente fatiscente collocato nel quartiere della Montagnola (progetto fortemernte voluto dall’allora Presidente municipale Massimiliano Smeriglio), è divenuta nel tempo una vera e propria agorà, un reale punto di incontro per ragazzi, divenendo prima una eccellenza capitolina e poi riconosciuto punto di riferimento della boxe a livello nazionale. Palestra popolare di sport e di vita, ha sino ad oggi sottratto innumerevoli giovani alla strada, forgiandoli alla disciplina e al sacrificio. Tra gli altri saranno premiati
ALESSANDRO MAZZALI
GABRIELE MINARDI
ALESSANDRO D’AMORE
MATTIA FARAONI
La corsa che fa correre con tutti. Con questo slogan la Corsa di Miguel dà appuntamento a tutti - campioni, amatori, studenti - per il prossimo 31 gennaio, quando la manifestazione vivrà la sua diciassettesima edizione insieme con la sua versione non competitiva della Strantirazzismo. Il messaggio è chiaro: correre, e soprattutto correre per ricordare il ragazzo-poeta desaparecido Miguel Sanchez, non ha età. La "corsa madre" sosterrà' le tante corse più piccole rivolte alle scuole e in programma poi nei mesi di febbraio e marzo. Quelle scuole, dove si sono già tenuti più di 100 seminari dal titolo "L'Olimpiade spiega il mondo". E dove ha esordito il progetto alternanza scuola/lavoro dell'Uisp e della Corsa di Miguel, con cui 350 studenti produrranno ogni giorno (domani uscirà il primo numero sul profilo facebook della corsa) un quotidiano online dedicato alla bellezza del correre, alle associazioni di solidarietà presenti, al modo migliore per promuovere l'atletica fra i ragazzi.
E in questo lavoro, stamattina i ragazzi del liceo Mamiani hanno intervistato il presidente del CONI Giovanni Malagò, e quello dell’Uisp Nazionale Vincenzo Manco, allo Stadio dei Marmi Pietro Mennea, l'impianto dove la corsa si radunerà e arriverà il prossimo 31 gennaio. Intervista che sarà pubblicata domani nel primo numero del quotidiano on line. “Se ce la farò correrò nuovamente la Corsa di Miguel – ha esordito il Presidente Malagò nell’intervista -. L’ho corsa diverse volte e il punto più suggestivo per me rimane il passaggio a Ponte Milvio”.
La Corsa di Miguel sarà presentata ufficialmente il 20 gennaio alle 11, all'Università di Roma Foro Italico, tradizionale quartier generale della manifestazione. Una curiosità: ci si può iscrivere anche in 30 edicole romane. Info e iscrizioni:www.lacorsadimiguel.itewww.uisproma.it
Domani, mercoledì 13 gennaio, una delegazione di atleti delle Fiamme Gialle con le medaglie olimpiche Fabrizio Donato e Simone Raineri e il Campione del Mondo Stefano Maniscalco in visita ai reparti pediatrici del Policlinico Agostino Gemelli di Roma.
Prosegue, presso il Policlinico Gemelli di Roma, l'operazione "Regaliamo un Sorriso" delle Fiamme Gialle. Infatti, domani, alle ore 11.0 atleti, tecnici e dirigenti del sodalizio gialloverde faranno visita ai piccoli degenti ed ai bambini che frequentano le scuole presenti all’interno del Policlinico, con l'intenzione di regalare loro un "sorriso" nella spensieratezza e nella serenità.
La delegazione delle Fiamme Gialle, guidata dal Gen.B. Giorgio Bartoletti, Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, dal Col. Vincenzo Parrinello, Comandante del Gruppo Polisportivo e dal Cap. Giovanni Conti, Comandante del II Nucleo Atleti sarà composta da un folto numero di atleti gialloverdi, tra cui il campione olimpico di canottaggio Simone Raineri, il bronzo olimpico nel salto triplo Fabrizio Donato e il campione mondiale di karate Stefano Maniscalco, accompagnati dai tecnici di settore.
Ad accoglierli saranno il Direttore Generale del Policlinico Gemelli, Ing. Enrico Zampedri, il Direttore di Sede Fabrizio Vicentini ed il Direttore Sanitario Andrea Cambieri. Inoltre in rappresentanza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, il Prof. Paolo Zeppilli della UOC Medicina dello sport, il Dott. Filippo Berloco insieme ai direttori dei reparti coinvolti (Riccardo Riccardi, Eugenio Mercuri, Giorgio Conti, Piero Valentini e Massimo Caldarelli). Saranno anche presenti le maestre e il dirigente responsabile della scuola dell'ospedale.(foto archivio FF.GG.)