L’ItalFrascati di sciabola ha colpito ancora. Dopo il successo di inizio stagione ad Orleans (Francia), le azzurre si sono ripetute nello scorso fine settimana nella prova di Coppa del Mondo andata in scena a Tunisi. Le due atlete del Frascati Scherma, Rossella Gregorio e Irene Vecchi (stavolta assente Loreta Gulotta), hanno conquistato uno splendido oro assieme a Martina Criscio e Sofia Ciaraglia al termine di una prova praticamente perfetta. Dopo aver battuto comodamente il Canada nel primo assalto (45-27), l’Italia ha compiuto un grande passo ai quarti di finale quando è riuscita ad eliminare la fortissima Ucraina all’ultima stoccata (45-44). A quel punto la strada si è fatta in discesa e le azzurre non hanno sbagliato: prima si sono sbarazzate delle giapponesi col punteggio di 45-34 e in finale hanno avuto la meglio sulla Polonia per 45-38. E’ mancato solo l’ultimo “guizzo”, invece, nella prova individuale: la Gregorio e la Vecchi si sono infatti fermate ai quarti di finale al termine di una prestazione convincente. La prima sciabolatrice è stata stoppata dalla russa Egorian che l’ha spuntata per 15-13, mentre la Vecchi è stata eliminata col punteggio di 15-11 dalla francese Marton che ha poi conteso (invano) l’oro individuale all’ucraina Kharlan.
In Italia, invece, tutta l’attenzione era puntata sui campionati italiani Cadetti e Giovani che si sono tenuti a Cagliari. Anche in questo caso il Frascati Scherma ha avuto un rendimento di tutto rispetto, ma è mancato l’acuto più alto. Tra i Cadetti l’unica medaglia l’ha portata a casa dallo sciabolatore Giacomo Chignoli, arrampicatosi fino al terzo gradino del podio (e sconfitto in semifinale da Fornasir, poi laureatosi campione d’Italia). Nella stessa gara buon settimo posto per Lorenzo Ottaviani. Altre tre medaglie sono arrivate dalla categoria maggiore, quella dei Giovani: sono arrivati ad un soffio dall’oro gli sciabolatori Lucia Lucarini, sconfitta in finale per 15-14 dalla Battiston (Gemina Scherma, “giustiziera” anche dell’altra frascatana Chiara Crovari che ha chiuso quinta), e Edoardo Ramunno, battuto per 15-13 dal carabiniere Neri in una gara che lo aveva visto estromettere dalle semifinali il suo compagno di società Federico Riccardi (ottimo terzo). Da segnalare, infine, il quinto posto di Guillaume Bianchi, fermato ai quarti nella gara di fioretto per mano dello jesino Marini che poi ha vinto il titolo tricolore, e l’ottavo posto dell’altra fiorettista Arianna Pappone, estromessa sempre ai quarti dalla Borelli (Carabinieri).
Domenica 21 maggio 2017, alle ore 9,00, presso il Campo della URC - Unione Rugby Capitolina, Via Flaminia 867, con la denominazione: “Rugby: uno sport per l’integrazione”, si svolgerà, la XXI Edizione del Torneo di minirugby “Piero Gabrielli”, al quale parteciperanno bambini Under 6 - 8 . Promotori del torneo la Unione Rugby Capitolina Onlus, l’ Associazione “Mille bambini a via Margutta Onlus”, il Comitato Nazionale Italiano Fair Play e l’AIPD- Ass. It. Persone Down - Sez. di Roma, con il Progetto “Una meta per Crescere”.
Anche quest’anno in campo, insieme agli altri, una decina di bambini con sindrome di Down pronti a per segnare la loro meta.
Piero Gabrielli - grande campione della Rugby Roma e Nazionale, del pacchetto di mischia di Bubi Farinelli, Paolo Rosi, Umbertone Silvestri e Renzo Nostini - fu tra i principali sostenitori della importanza del rugby come gioco educativo, terapeutico e mezzo di integrazione, socializzazione, inclusione per tutti i bambini di diverse fisicità ed in particolare per quelli con disagio sociale, fisico o psichico.
Il Progetto educativo e terapeutico “Una meta per Crescere”. attraverso il rugby proposto dalla URC, dal 2005, grazie alla attenta regia di Francesca Rebecchini, al sostegno del Presidente della URC, Giorgio Vaccaro, a quello di “mille bambini a via margutta” (Associazione creata da Piero Gabrielli per la prevenzione e l’integrazione), del CNIFP ( Comitato Nazionale Italiano Fair Play) e all’appoggio incondizionato dell’AIPD –Associazione Persone Down - Sez. di Roma, è una realtà oramai consolidata, un modello invidiato da molti altri club. Un progetto che prosegue oramai da undici anni in una perfetta sinergia di intenti e lavoro fuori e dentro il campo, con un tutor legato ad ogni bambino con sindrome di Down per ogni squadra. Il progetto costituisce per i genitori dei bambini Down una valida alternativa alla solitudine, alla emarginazione ed alla esclusione. L’obiettivo è di permettere a bambini e bambine, ragazzi e ragazze con sindrome di Down di praticare sport e di sviluppare valori umani fondamentali, quali la solidarietà, la cooperazione e la lealtà. I successi finora ottenuti, sono sotto gli occhi di tutti: i bambini Down, vincendo la diffidenza di genitori e operatori, hanno conquistato, giocando a rugby, insieme agli altri bambini, oltre ad una notevole fisicità, autostima e indipendenza, raggiungendo “mete” e risultati insperati a detta degli stessi addetti ai lavori ed acquistando indipendenza e autostima, per l’ utilizzo del rugby come strumento di pedagogia sociale, soprattutto, per il supporto (il sostegno) dei loro compagni più fortunati, “ impegnati, come inconsapevoli terapeuti, in un servizio civile”.
Partecipano al Torneo anche i ragazzi più grandi dell'AIPD, che frequentano la Scuola Alberghiera e che prepareranno e serviranno il terzo tempo. Quest’anno partecipano al Torneo sei clubs (ASR Milano, Gipsi Prato, Frascati, Arvalia, Primavera, URC ) con 19 squadre, 8 dell’ U 6 e 11 dell’U8, per un totale di circa 280 ragazzi e oltre 500 persone, tra genitori e accompagnatori. Il Torneo si svolge con un format consolidato, senza vinti né vincitori ed all’insegna del Fair Play, con premiazioni costituite, oltre che dalle maglie ricordo e da gadget, per desiderio degli stessi partecipanti, da palloni ovali, simbolo del “ giocare insieme”, messi a disposizione, oltre che dagli organizzatori, quest’anno anche dall’Avv. Gherardo Sassoli Della Rosa, Giudice Sportivo della FIR, ex campione della Rugby Roma e compagno di squadra di Piero Gabrielli.
L’organizzazione del Torneo è curata da Giulio Procacci.
Nella occasione sarà inoltre attribuito, con una targa, il Premio Fair Play, da parte del Comitato Nazionale Italiano Fair Play, alla URC per i 20 anni di attività rugbistica e di diffusione dei valori di etica sportiva e del fair play, soprattutto tra i giovani.
Marco Lodadio, con 14.550 punti, vince la medaglia d’argento agli anelli alla World Challenge Cup di Capodistria, in Slovenia. Il talento della AS Gin. Civitavecchia – accompagnato a Koper dal coach Gigi Rocchini – conferma il piazzamento delle qualifiche migliorando però di mezzo decimo lo score personale dietro al vice campione olimpico di Rio, Artur Zanetti e davanti a Kiu Chong, bronzo con 14.400.
Per il campione italiano in carica nella specialità che fu di Jury Chechi prima, quindi di Matteo Morandi e Andrea Coppolino, si tratta del primo argento personale in carriera, ovvero la seconda medaglia di specialità nel proprio palmares dopo il bronzo al volteggio degli Europei juniores di Birmingham del 2010.
Una bella rivincita per il ginnasta di Frascati, testimonial del progetto del Coni Lazio "I giovani incontrano i Campioni", che dopo la delusione agli Europei di Cluj Napoca oggi, sulla pedana della Bonifika Arena, ha fatto rivivere alla delegazione azzurra l’argento vinto Morandi nel 2015 nella stessa competizione sempre in Slovenia, a Lubiana.
“Finalmente sono riuscito ad ottenere questo bellissimo risultato che aspettavo da tempo – racconta a fine match Lodadio – Nell’ultimo periodo mi sono concentrato molto sugli anelli. E con tutto lo staff e il mio allenatore alla fine siamo riusciti a centrare questo meraviglioso argento. Già ieri –prosegue l’azzurro piazzatosi al secondo posto in qualifica – mi ero reso conto che c’erano possibilità di medaglia. E’ bastato rifare bene tutto l’esercizio come il giorno prima. E per fortuna così è stato. All'azzurro i complimenti del presidente del Coni Lazio Riccardo Viola. (nella foto Lodadio con il coach Rocchini)
In un clima di straordinaria aggregazione, ospitata in una location unica al mondo, si è svolto stamattina a Roma l’8° Memorial Franco Favretto, la tradizionale festa di Minivolley su via dei Fori Imperiali. Sugli oltre cento campi allestiti nella notte sul percorso che va da Piazza Venezia al Colosseo, l’hanno fatta da protagonisti più dicinquemila bambini, animati dal loro incontenibile entusiasmo e dalla voglia di regalarsi una mattinata davvero speciale. Attesissimi dai bambini tre ospiti d’eccezione come il vicecampione Olimpico Ivan Zaytesv, tuttora punto di forza della Nazionale, Antonella del Core, straordinaria capitana delle Azzurre nel recentissimo passato e Annamaria Quaranta, giocatrice che ha militato nella massima serie anche a Roma. I tre campionissimi si sono calati a meraviglia nel clima gioioso dell’evento, hanno palleggiato con i bambini e si sono prestati ad autografi e numerose foto ricordo. Una giornata bellissima che ha confermato la valenza ludica e sociale del Minivolley, vero cavallo di battaglia di Favretto in quelli che erano i suoi progetti a fini pedagogici. La grande festa del Minivolley si svolge ininterrottamente dal 1996, dal 2010 viene celebrata in ricordo del grande dirigente Franco Favretto, ex presidente della FIPAV capitolina, che dell’evento fu sempre il primo fautore.
La manifestazione dei Fori viene organizzata annualmente dal Comitato Territoriale Fipav di Roma in collaborazione con l’Associazione per Franco Favretto, fondata per dare continuità all’azione educatrice del compianto dirigente.
“Le nostre città” amava ripetere, “dovrebbero regalare ai bambini continue opportunità di aggregazione grazie allo sport. Purtroppo non è sempre così, ma dobbiamo batterci perché quelle che sono sporadiche eccezioni diventino parte del quotidiano”. Ad animare ulteriormente la mattinata ci ha pensato la P-Funking Band, che ha calcato il palcoscenico dei Fori Imperiali suonando e ballando in mezzo ai bambini sotto l’occhio divertito di migliaia di turisti, e gli artisti di strada dell’Ayana Events che hanno intrattenuto i partecipanti con spettacoli di magia, trampoliere e postazione truccabimbi per tutta la manifestazione.Il Memorial Franco Favretto è stata inoltre l’occasione per sensibilizzare i giovani sul tema del bullismo grazie ai workshop dell’Associazione Vivere dal Sportivi che è stata partner dell’evento. Sponsor della manifestazione Crai Tirreno che ha fornito acqua, merendine e succhi di frutta ai 5000 partecipanti. A far visita ai campi di minivolley anche l’Assessore allo Sport di Roma Capitale, Daniele Frongiae il presidente del V Municipio, Giovanni Boccuzzi, che hanno espresso forte apprezzamento nei confronti della manifestazione, augurando a tutti una buona pallavolo. A fare gli onori di casa il presidente Fipav Roma, Claudio Martinelli con il presidente Fipav Lazio, Andrea Burlandi, il presidente dell’Associazione per Franco Favretto, Alessandro Fidotti e il Responsabile Eventi del Lazio, Luciano Cecchi.
Le prime 20 società che si sono iscritte al Memorial Franco Favretto hanno auto in premio la divisa della Nazionale Italiana di Pallavolo mentre la società che ha partecipato alla manifestazione con il maggior numero di iscritti ha vinto una settimana di soggiorno all’International Volley Camp della Sport Project. Le altre società più numerose hanno ricevuto in premio il libro di Ivan Zaytsev “Mia” edito da Rizzoli.
Si è svolta sabato a Bracciano (RM) la quarta edizione del "Folgore No Limits". La manifestazione ha avuto inizio con l’aviolancio di 5 paracadutisti militari con la tecnica della caduta libera, atterrati sul campo sportivo comunale, guidati dal Generale di Brigata Roberto VANNACCI, Comandante della Brigata Paracadutisti FOLGORE. All’evento hanno partecipato circa 1000 alunni provenienti dalle scuole limitrofe e circa 100 ragazzi appartenenti a diverse associazioni pro disabili.
>>>> Le associazioni sportive del territorio attive nello sport per disabili hanno condotto varie discipline sportive tra le quali Pallavolo, canoa, canottaggio, dragonboat, badminton, basket, rugby, atletica leggera, equitazione. I militari della Folgore hanno proposto il Tactical Functional Training Army (programma di allenamento che ha come obiettivo la preparazione fisica e operativa dei paracadutisti) e allestito stand tematici sul paracadutismo. Tutti uniti nello sport, senza limiti. Militari, civili, associazioni sportive, scuole, disabili e famiglie si sono riuniti per condividere i valori esaltati nella pratica sportiva come, disciplina, generosità, costanza, spirito di sacrificio, forza di volontà e spirito di gruppo. Nel pomeriggio infine, si è svolto un aviolancio di paracadutisti da elicottero CH-47 sul lago di Bracciano. La giornata dedicata ai nostri amici "No Limits", ormai divenuta un appuntamento fisso per la Brigata Paracadutisti e per l'Esercito Italiano, è stata vissuta come un momento di condivisione di valori e solidarietà.