“ Sono giornate intense, ma non volevo assolutamente mancare”. Ci tiene a mettere subito in chiaro Giovanni Malagò l’importanza che a suo giudizio riveste lo sport dilettantistico, e di conseguenza i momenti tesi a unirlo e celebrarlo. La consegna delle Benemerenze Coni al merito sportivo e tecnico, andata in scena ieri pomeriggio alla Protomoteca del Campidoglio, ha riunito nel tradizionale incontro di fine anno per la consegna delle Stelle d’Oro, d’Argento e di Bronzo e delle Palme d’Argento e di Bronzo il mondo della base: dirigenti, tecnici e società sportive, generalmente fuori dai circuiti mediatici. “Stiamo seguendo da vicino l’iter parlamentare della legge sull’impiantistica sportiva – ha aggiunto il presidente del Coni – che ci sta molto a cuore ed è fondamentale per lo sviluppo dell’attività sul territorio. Un traguardo che vorremmo tagliare con il nuovo anno, che vedrà anche il ritorno del tricolore con i cerchi olimpici come logo Coni.” “Oggi sono presenti in questa sala prestigiosa rappresentanti di tutte le province del Lazio – ha sottolineato nel suo intervento il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola – ma il mio desiderio, proprio per rimarcare l’importanza dell’apporto fornito al movimento da ciascuna di loro e il senso di unità che ci rappresenta, è che questa cerimonia diventi itinerante, svolgendosi ogni anno in una diversa città.” “Anche la presenza oggi degli ex presidenti provinciali del Coni (che ha cancellato con l’autoriforma i Comitati Provinciali a gennaio scorso, ndr) – ha concluso Viola – sta a significare che guardiamo al futuro, ma non vogliamo dimenticare ciò che di buono è stato fatto in passato.” Auguri al mondo dello sport dilettantistico, insieme all’esortazione di continuare “a fare gioco di squadra”, sono giunti dall’assessore alla Qualità della Vita e presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, presente alla cerimonia insieme a Roberto Tavani, della segreteria del Presidente Zingaretti, in rappresentanza della Regione Lazio.
Tra gli 86 premiati per il biennio 2011-2012 , rappresentanti di 22 federazioni sportive, enti di promozione, gruppi sportivi militari e società di grande tradizione come il Circolo Tennis dell’Eur, gemellato con Wimbledon e l’Amatori Rugby di Civita Castellana, che festeggiava i 50 anni di attività. Applausi della sala a Bruno Morace, classe 1920, instancabile promotore dello sport nella scuola, presidente della Scuola Pallavolo Confalonieri, che ha ricevuto la Stella di Bronzo.
Giornata speciale per Monterotondo quella di sabato 14 dicembre. Un’intera città si è simbolicamente stretta intorno al compianto Carlo Zega al quale l’amministrazione comunale del capoluogo eretino ha voluto intitolare la pista ciclabile che si snoda per cinque chilometri ai margini della tangenziale San Martino. Noto sportivo, docente di Educazione Fisica e istruttore di arti marziali, rigoroso, serio e apprezzato da tutti, Carlo fu sottratto all’affetto dei suoi cari per un infarto durante la preparazione della maratona di New York. La targa che ne porta il nome è stata scoperta alla presenza del Sindaco Mauro Alessandri, degli Assessori Alessia Pieretti, Riccardo Varone e Gabriella Fagnani, di un grande numero di rappresentanti della Associazioni sportive cittadine e della famiglia. Oltre al sindaco, hanno preso la parola il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola, il Delegato Provinciale Alessandro Fidotti e il fratello di Carlo, Stefano, che lo ha ricordato con commozione. Stefano Zega è anche Fiduciario CONI di Monterotondo e coordinatore del Quadrante Roma Nord
Si è svolto oggi presso il Centro Giulio Onesti all'Acquacetosa di Roma, l'Open Day del Master di “Management Sportivo” ORGANIZZATO dalla LUISS Business School e dalla Scuola dello Sport del CONI. Nel corso della presentazione, alla quale sono intervenuti per la Scuola dello Sport il direttore Rossana Ciuffetti e il Responsabile Marketing Fabrizio Biffi, il Presidente dell’Associazione Alessandro Fidotti ha illustrato l’iniziativa che prevede l’assegnazione di tre di questi Master ad altrettanti tesserati FIPAV del Lazio.
Il relativo Bando sarà emanato dal Comitato Regionale FIPAV Lazio entro il 10 gennaio 2014, sarà possibile inviare le richieste di partecipazione entro il 31 gennaio 2014. Successivamente una Commissione composta da Fabio Romei e Vittorio Sacripanti per l’Associazione, da Carlo Ghia e Paola Camilletti per la FIPAV ( Paola è anche vicepresidente dell’Associazione), da Giovanni Esposito per la Scuola dello Sport e da Alessandra Marcelloni per la LUISS Business School selezionerà i tre partecipanti. I corsi avranno inizio il 24 febbraio 2014 e termineranno il 12 dicembre 2014.
“Franco Favretto” ha spiegato il Presidente dell’Associazione Alessandro Fidotti “ci ha lasciato una grande eredità morale e sostanziale con il suo comportamento di uomo di sport a 360 gradi. Questa iniziativa, che si somma alle borse di studio assegnate ai diplomati delle scuole superiori di Roma e alla concessione di materiale sportivo alle società di base negli anni precedenti, vuole essere un ulteriore contributo allo sviluppo di un vero management dello sport a beneficio delle società di base della pallavolo. Ringrazio la LUISS e la Scuola dello Sport del CONI per aver facilitato la messa a bando dei tre master”.
Presenti all’Open Day anche i consiglieri dell’Associazione Fabio Romei e Vittorio Sacripanti e il Presidente del Comitato Regionale FIPAV Lazio Andrea Burlandi che ha appoggiato in pieno l'iniziativa insieme alla Consulta Regionale. (nella foto, Favretto con i ragazzi della pallavolo)
Con la vittoria (2-1) sugli slovacchi del Senica, ex Inter Bratislava, la Roma di Alberto De Rossi si impone per la terza volta nel torneo intotolato al papa polacco. Tra il numeroso pubblico presente alla finale, giocata sul campo dell'Urbetevere alla Pisana, il presidente del Comitato Organizzatore Ernesto Sciommeri, la sostenitrice e madrina del torneo Suor Maria Bertilla e il Segretario Generale della FIGC Antonio Di Sebastiano. La Roma era arrivata a disputarsi il titolo dopo il pareggio con la Lazio (foto) in virtù della miglior differenza reti nei confronti dei cugini biancocelesti. Sugli spalti erano presenti, per consolidare il rapporto di amicizia sia la squadra del Watford che gli indonesiani del Pro Duta che non sono voluti mancare alle battute conclusive della Wojtyla Cup 2013. A fine gara, il tecnico della Primavera giallorossa, Alberto De Rossi, ha espresso il suo apprezzamento per le qualità atletiche e tecniche del Senica ed ha dato appuntamento alla decima edizione del torneo che vedrà la Roma nella veste di detentrice del titolo
E’ incredibile quello che si può fare con una mazza da hockey e una pallina. Andrea Corsi, insieme ai suoi compagni di Nazionale, lo hanno dimostrato con il video girato in occasione delle Universiadi di Kazan . Un concentrato di virtuosismi che la Gazzetta dello Sport ha pensato bene di cooptare sul suo sito online http://chepalle.gazzetta.it/2013/07/24/hockey-a-kazan/. Per carità, puro divertissment e nessuno scopo didattico, ma il risultato è davvero godibile tanto che, a chi ha qualche capello bianco, potrebbero far pensare agli show degli Harlem Globetrotters, che comunque al di là dello spettacolo erano tutti straordinari talenti. Una maniera insolita per iniziare l’incontro odierno dei Valori nello Sport all’Istituto Comprensivo di via Padre Semeria all’Ostiense, ospite l’attaccante dell’HC Tevere Eur, una delle tre squadre romane che militano nel massimo campionato di hockey prato. Studente di ingegneria meccanica (“la pausa invernale nel nostro sport capita a proposito per chi come me è impegnato nello studio”), Andrea viene da una famiglia di sportivi, ma la pallamano non faceva per lui e quando scoprì l’hockey se ne rese subito conto. Una volta accesa, la scintilla non si è più spenta e se ne rendono subito conto gli studenti riuniti nell’aula magna dal fervore con cui risponde alla scarica di domande e interrogativi che gli arrivano alla rinfusa un po’ da tette le parti. “Ma come ti sei accorto che era proprio l’hockey il tuo sport?”, e poi “vai sempre d’accordo con i tuoi compagni?”, e ancora “pensi di continuare a giocare per sempre?”, fino al classico “ma tu quanto guadagni con l’hockey?”. La risposta fissa all’ultimo quesito (per la maggior parte delle discipline, a dire il vero), il più delle volte provoca cori di delusione mista a incredulità. Com’è possibile “niente”? E la spiegazione è di quelle semplici. La maggior parte degli sport si praticano per il piacere di stare insieme agli altri e di condividere emozioni , ma anche (e soprattutto) delusioni, perché di questo è fatta la vita. Molti annuiscono, qualcuno fa spallucce e ridacchia con il vicino, ma la bottiglia è stata lanciata e il messaggio prima o poi verrà raccolto. Forse più prima che poi, dal momento che la scuola, al primo anno di adesione al progetto del Coni Lazio, ha deciso di “adottare” proprio l’hockey prato come sport-guida, per mezzo di un accordo con la società romana di Andrea che favorisca dimostrazioni e prove pratiche di gioco. Magia dei “Valori”.