Pubblichiamo per opportuna conoscenza uno stralcio di quanto comunicato in data odierna da Sport e Salute.
Gentili Signore, Egregi Signori,
Facendo seguito alle nostre precedenti comunicazioni sul tema e all’emissione del nuovo DPCM in data 26 Aprile 2020, che all’art. 2 conferma la sospensione di tutte le attività produttive, industriali e commerciali salvo quelle indicate nell’allegato 3, dove sia la Società che le FSN non sono ricomprese (essendo classificate codice ATECO 93), si dispone il prolungamento della chiusura di tutte le sedi aziendali di Sport e Salute S.p.A., al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio, fino alla data del 17 maggio 2020. Per le sedi aziendali collocate in ambiti territoriali per i quali dovessero essere individuati termini successivi alla predetta data, la chiusura, quale conseguenza di specifiche ordinanze delle competenti autorità locali, deve intendersi comunque fissata alla data di scadenza dei provvedimenti adottati a livello locale.
L’Istituto di Medicina dello Sport resterà, comunque, aperto e continuerà a garantire le cure per tutti gli atleti di alto livello e, per gli eventuali altri utenti, assicurerà tutti i servizi indifferibili e urgenti per la continuità delle cure.
Grazie e a presto
Riccardo Viola
Consegnato al Ministro Spadafora il report del Politecnico di Torino “Lo sport riparte in sicurezza”
Di seguito il comunicato apparso sul sito nazionale del coni relativo alla giunta informale riguardante il report “lo sport riparte in sicurezza”.
Nel corso della riunione informale della Giunta del CONI, tenuta questa mattina, il Presidente Giovanni Malagò ha informato i membri di aver inviato al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, il report del Politecnico di Torino, titolato: “Lo Sport riparte in sicurezza”. Il Presidente Malagò, illustrando il documento, ha ringraziato il Segretario Generale, Carlo Mornati, che con il suo staff ha lavorato in questi giorni per portare a termine un lavoro di 404 pagine, comprensivo di numerosi allegati.
Come accade per l’Inail con l’elenco Ateco (attività economiche), questo studio serve per certificare i diversi fattori di rischio delle 387 discipline sportive facenti capo al CONI e al Comitato Italiano Paralimpico, fornendo indicazioni e azioni di mitigazione che possano accompagnare la ripresa dell’attività agonistica, quando sarà finito il lockdown, in virtù delle specificità proprie di ciascuna disciplina, con carattere temporaneo e strettamente legate alla fase di emergenza, sebbene alcune potranno essere utili anche ad emergenza superata.
D’intesa col Comitato Italiano Paralimpico, è stato quindi richiesto alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione Sportiva - che hanno prontamente fornito la più piena collaborazione - di compilare un questionario analitico predisposto sulla base di un modello di analisi di rischio.
Il modello proposto evidenzia per ciascuna disciplina sportiva gli aspetti valutativi della distanza, dei dispositivi di protezione e della possibilità di utilizzo di tecnologie applicate allo sport (cosiddetta digitalizzazione).
È stato chiesto di indicare per ogni singola voce - applicata a ciascuna disciplina sportiva e con riferimento al luogo di pratica, nonché alla natura dell’evento (allenamento/gara) - il relativo fattore di rischio dove: 0= inesistente; 1=scarso; 2=medio; 3=alto; 4=elevato.
Con il Politecnico di Torino è stato sviluppato il “Rapporto lo sport riparte in sicurezza” per consentire ai vari stakeholder di procedere ad un self assessment (ovvero un’autovalutazione), secondo una metodologia basata su rilevanze tecnico-scientifiche, necessario per l’analisi accurata delle attività che si svolgono in un sito sportivo, del personale che opera, dell’organizzazione dell’attività sportiva, del lay-out del sito, alla luce del modello sportivo organizzato italiano facente capo al CONI e/o al CIP e delle organizzazioni sportive da loro riconosciute.
I protocolli d’emergenza hanno previsto nuove regole da mettere in atto, quali gli spostamenti delle persone, limitati ai soli bisogni assolutamente necessari e il distanziamento sociale: rimanere lontani dagli assembramenti e dallo spazio personale altrui.
Il CONI ha da subito offerto il proprio contributo al decisore politico per l’individuazione dei fattori di rischio nello specifico settore sportivo. Sarà poi il Governo a decidere i modi e i tempi della progressiva ripresa di allenamenti e gare dei diversi sport, garantendo adeguati livelli di tutela della salute e sicurezza di tutti, come già fatto per altri settori importanti della vita del Paese. Infatti il titolo dell’iniziativa realizzata dal Politecnico di Torino è “Ognuno protegge tutti”, tenendo conto dei diversi fattori di rischio di ogni disciplina sportiva.
Per assicurare la ripartenza in sicurezza con gli allenamenti, il Report è integrato con il protocollo di screening ad hoc e le raccomandazioni elaborati dalla Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), in qualità di Federazione medica del CONI e unica Società Scientifica accreditata dal Ministero della Salute per la Medicina dello Sport.
È opportuno sottolineare che per sito sportivo – sia per gli allenamenti sia per le competizioni – si intende indifferentemente ogni locale o insieme di locali destinato allo svolgimento di esercizi sportivi (atletici, ginnici, di pratica motoria) fornito degli attrezzi necessari, di spogliatoi, di impianti igienici e docce ovvero ogni impianto che rappresenta un insieme di uno o più spazi di attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in comune i relativi spazi e servizi accessori, preposto allo svolgimento di manifestazioni sportive.
Il Rapporto è così strutturato:
1. INQUADRAMENTO DEL RISCHIO
2. NORMATIVA E ATTI DI INDIRIZZO DI RIFERIMENTO
3. CRITERI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
4. ANALISI SPECIFICA DEL SITO SPORTIVO
5. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
6. INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: DEFINIZIONE DI ADEGUATI PROTOCOLLI E STRUMENTI
7. SORVEGLIANZA SANITARIA E MONITORAGGIO DEI CASI POSITIVI
8. DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI VIGILANZA
9. STESURA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE PER I RISCHI INTERFERENZIALI (IN CASO DI FORNITORI ESTERNI)
10. APPLICAZIONE DELLE BUONE PRASSI A CASI STUDIO (BETA TESTING) PER ALCUNE DISCIPLINE OLIMPICHE E PARALIMPICHE (BASKET, PALLAVOLO, CORSA DI VELOCITÀ, MEZZOFONDO E FONDO, TENNIS, VELA, TIRO CON ARCO, SCHERMA, JUDO).
Si trasmette per opportuna conoscenza uno stralcio di quanto comunicato in data odierna da Sport e Salute.
Gentili Signore, Egregi Signori,
facendo seguito alla nostra comunicazione del 3 Aprile u.s. e all’emissione del nuovo DPCM in data 10 Aprile 2020, relativo alle ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio da COVID -19 su tutto il territorio nazionale, si dispone il prolungamento della chiusura di tutte le sedi aziendali di Sport e Salute S.p.A., al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio, fino alla data del 3 maggio 2020. Per le sedi aziendali collocate in ambiti territoriali per i quali sono stati o saranno individuati termini successivi alla predetta data, la chiusura, quale conseguenza di specifiche ordinanze delle competenti autorità locali, deve intendersi comunque fissata alla data di scadenza dei provvedimenti adottati a livello locale...
L’Istituto di Medicina dello Sport resterà, comunque, aperto e continuerà a garantire le cure per tutti gli atleti di alto livello e, per gli altri utenti, assicurerà tutti i servizi indifferibili e urgenti per la continuità delle cure...
Grazie e a presto
Riccardo Viola
Pubblichiamo il DPCM del 6 Aprile 2020 in merito al Fondo di Garanzia dell'ICS