Firmato oggi a Roma un Protocollo d'intesa fra il Coni Lazio e l'Ufficio Scolastico Regionale per diffondere valori e stili di vita sani; a siglare l'accordo il Presidente del Coni Lazio Riccardo Viola e il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Gildo De Angelis. Si tratta di un passaggio fondamentale nel rapporto sport-scuola e si basa sul fatto che il principio dell'autonomia ha portato le scuole a diventare protagoniste delle attività del territorio, con la possibilità di operare positivamente nel tessuto economico e produttivo e dando nel contempo risposte concrete alle variabile esigenze della società. Altro elemento determinante per l'accordo siglato, quello legato al fatto che lo sport svolge da sempre una funzione educativa e sociale di grande importanza per lo sviluppo fisico dell'individuo, e come ha riconosciuto anche il Parlamento Europeo è anche in grado di promuovere valori sociali come lo spirito di gruppo, la competizione leale, la cooperazione, la tolleranza e la solidarietà. Infine, ultimo elemento base delle firme odierne, l'idea e il principio che una scuola realmente aperta al territorio possa diffondere la cultura dello sport, contrastare l’abbandono scolastico e facilitare l’inclusione delle fasce più deboli della popolazione scolastica.
Così Coni Lazio e Ufficio Scolastico Regionale hanno convenuto di impegnarsi a realizzare una serie di progetti utili per attivare l'iniziativa sulla valenza educativa dello sport, organizzando e coordinando gli interventi in ambito scolastico ed extra scolastico: verranno realizzati progetti interdisciplinari centrati sulle attività ludico-motorie e sportive che contribuiscano al miglioramento del sistema di protezione sociale per l’infanzia e l’adolescenza a rischio e tesi a coinvolgere docenti di educazione fisica, di sostegno e di altre discipline, e tecnici sportivi ed esperti dei vari settori. In aggiunta c'è l'obiettivo di promuovere accordi tra le istituzioni scolastiche e le associazioni sportive presenti nel territorio, che gestiscano o meno dei centri sportivi municipali, per migliorare la definizione dei rapporti tra scuola e territorio.
Coni Lazio e Ufficio Scolastico Regionale realizzeranno finanche un monitoraggio sul numero degli alunni praticanti le varie discipline sportive, a livello amatoriale così come il punto di vista agonistico, facendo particolare riferimento alle cause determinanti l’abbandono dell’attività sportiva. Infine si procederà a un censimento su numero, tipologia e stato di conservazione degli impianti sportivi scolastici, compresi spazi interni ed esterni e di quelli comunali.

Pubblichiamo, nella sezione “Elezioni”, gli elenchi dell’elettorato attivo delle Assemblee Regionali per l’elezione dei rappresentanti delle Discipline Sportive Associate, degli Enti di Promozione Sportiva, delle Associazioni Benemerite, degli Atleti e dei Tecnici delle FSN e delle DSA redatti dall’Ufficio Elettorale Centrale del Coni al 25 gennaio 2017, e con successive integrazioni, sulla base delle comunicazioni ufficiali fatte pervenire dai rispettivi organismi nazionali (FSN/DSA/EPS/AB).
Tali elenchi potranno essere integrati dall’Ufficio Elettorale, con identica procedura, ossia attraverso comunicazione all’Ufficio Elettorale Centrale del Coni, con i nominativi dei Presidenti regionali dei FSN, DSA, EPS e AB e dei Consiglieri regionali Atleti e Tecnici, eletti successivamente al 25 gennaio.
Si ricorda che le Procedure Elettorali, approvate dalla Giunta Nazionale del Coni con deliberazione n° 555 il 20 dicembre 2016, prevedono che i rappresentanti non eletti ma nominati possano esercitare diritto di voto soltanto se nominati 15 giorni prima delle relative Assemblee elettive.
Si rimanda inoltre all’articolo 22 del Regolamento delle Strutture Territoriali, approvato con deliberazione n° 1567 dal Consiglio Nazionale del Coni nella riunione del 20 dicembre 2016, nel caso delle DSA e degli EPS, prevede il diritto di voto in presenza di almeno cinque società sportive ad essi affiliate iscritte nel Registro Nazionale delle Società Sportive al 31 dicembre 2016.

Dopo Pontinia, i centri Coni di orientamento e avviamento allo sport hanno fatto tappa nell'area sportiva per eccellenza della Capitale, quella del parco del Foro Italico. E ' il secondo appuntamento per il Lazio quello svoltosi sabato 28 gennaio. Iniziato con un aggiornamento tecnico da parte dei docenti della Scuola Regionale dello Sport Antonella Ferrari e Marco Tamantini, il progetto prevedeva l'inzio delle attività alle ore 10. A questo punto 45 ragazzi appartenenti alle società FIN Plus (nuoto), Ginnastica Romana (ginnastica), Volleyrò (pallavolo) e Circolo del Tennis (tennis, ovviamente) hanno testato a rotazione le loro abilità su quattro stazioni. Sotto la guida di Barbara De Michele, Valentina Silvestrini, Carolina Castelli, Gabriele Mosa e Filippo Accettola si sono divisi tra le palestre dello stadio Olimpico, la terra rossa del "Pietrangeli", la piscina monumentale del Foro e la zona del parco dov'era posizionato il volley.

Appuntamento di lusso quello messo in agenda dall'ASD Frascati Scacchi, società guidata dal maestro Lucio Ragonese. Domenica 5 febbraio, dalle 9.30 alle 13, è previsto infatti un doppio stage condotto dalla campionessa italiana assoluta Daniela Movileanu. La Movileanu, 19 anni, è nata in Romania ma vive da molti anni in Italia ed è tesserata con la società castellana. Si è avvicinata agli scacchi all'età di 8 anni, grazie ad un corso organizzato nella scuola che frequentava, e quello che all'inizio poteva sembrare un mezzo di integrazione e relazione con i compagni, presto si è trasformato in una vera passione, alimentata dal mito di Bobby Fischer, guida spirituale di Daniela. Dopo aver vinto i titoli under 14 e under 16, lo scorso anno Daniela ha conquistato il suo sewcondo titolo italiano assoluto ed è volata a Baku per partecipare alle prime Olimpiadi degli Scacchi. Un'occasione unica per tutti gli appassionati, quella offerta dalla società di piazza Fulvio Nobiliore, che nel pomeriggio dello stesso giorno potranno cimentarsi in un torneo "rapid". (nella foto, la Movileanu premiata dal presidente del Coni Lazio Riccardo Viola)

Otto medaglie d’oro, ventinove d’argento e ben 101 di bronzo. Non si tratta del cahier d’honneur di qualche superpotenza sportiva alle Olimpiadi, ma del risultato complessivo degli atleti della provincia di Roma (con qualche eccezione), nelle gare nazionali e internazionali del 2015. Titoli italiani, europei, mondiali e podi annessi. Una classifica speciale, un po’ fuori dagli schemi, che vede primeggiare la Fipsas (tra pesca sportiva e nuoto pinnato) con 4 ori, seguita da pattinaggio e motonautica, e dove a stupire è soprattutto la varietà delle discipline elencate (36), che vanno dal calcio a 5 disabili al turismo equestre, dal softball al pugilato, dalla vela al bridge, il gioco della mente che a Roma ha trovato terreno fertile, avendo laureato ben 12 campioni italiani nelle varie categorie. Un parterre variegato, dunque, che raggruppa giovani speranze come Laura Rogora, 16 anni, campionessa italiana di arrampicata lead e boulder, e “master” come il maestro di judo Maurizio Calderini, che a 50 ha conquistato l’ennesimo titolo europeo Kodokan Goshin Jitsu.
E allora, curiosando più a fondo nel tessuto sportivo della capitale, non sarà un caso che a sorprendere sono proprio i risultati ottenuti dalle discipline meno conosciute, quelle che raramente trovano spazio sui mezzi di informazione. E’ romana, a questo proposito, Alessia Nicolini, campionessa italiana di acrobazia con l’aliante, mentre è nata a Velletri Alessandra D’Annibale, primatista di figure in caduta libera di paracadutismo. E se della tradizione legata al pentathlon capitolino, con i suoi centri di preparazione olimpica, si conosce la storia e i successi, meno nota ma altrettanto vincente risulta quella di discipline come taekwondo, bowling e biliardo, che a Roma può vantare una campionessa europea nella specialità “pool”.
E’ forse proprio questo l’aspetto più intrigante e coinvolgente della consegna delle medaglie al Valore Atletico, dove in tanti si ritrovano come in un villaggio olimpico in miniatura. Il campione famoso e l’emerito sconosciuto. Il concetto di uguaglianza che li accomuna azzera ogni definizione di sport più o meno minori. Angelo Ogbonna, per dire, campione d’Italia con la Juventus, si trova tra Giovanni Noto e Antonietta Orsini, due atleti del sollevamento pesi.
Ma, senza nulla togliere ai protagonisti di tante storie di sport, il fiore all’occhiello della manifestazione del prossimo 15 febbraio alla sala Rossa delle Piscine al Foro Italico, sarà la nutrita rappresentanza di quella legio che ci ha rappresentato ai Giochi di Rio 2016. Tredici atleti premiati per i risultati ottenuti prima dell’olimpiade ( e prima della notorietà), ma che ne hanno permesso la qualificazione, come nel caso di Manila Flamini (nuoto sincro) e David Pasqualucci (tiro con l’arco). Tra loro, anche tre medaglie rimaste nella storia e negli occhi di tanti, quelle di Odette Giuffrida, Federica Radicchi e Loredana Trigila. (nella foto, Alessia Zecchini, pluriprimatista mondiale di apnea)