Con la regia del Coni Lazio è andata in scena a Bassano Romano “Sport in piazza”: giovani e meno giovani, dilettanti, agonisti, sportivi della domenica hanno raccolto l’invito del Comune e si sono dati appuntamento al parco pubblico per una serie di sfide di vario tipo, da partite alla “volemose bene” di tennis tavolo al calcio balilla, esibizioni di spinning, di partite di bocce tiratissime e di un po’ d’equitazione; e poi ancora calcio, rugby, basket, beach tennis, burraco, podismo, freccette, cross training, mini moto, badminton e volley. In piazza è sbarcata anche la Lamborghini della polizia, evento storico per il territorio – era la prima volta che la “Lambo” sbarcava a Bassano e che ha incorniciato il momento dell’angolo “legalità e sicurezza”. E ancora, molto applaudita, è stata la presenza dello stand curato dall’associazione “Incrociamo le zampe”, che ha trattato il tema del randagismo. ”Devo fare i complimenti all’amministrazione comunale per la splendida riuscita di questo evento” ha dichiarato il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, che poi ha aggiunto: “Io stesso mi sono meravigliato dalla folla presente al parco. Con il sindaco abbiamo anche parlato di come poter aiutare Bassano in ambito sportivo e infrastrutturale. Vedremo più in là. Noi siamo disponibili. Per il momento complimenti e continuate su questa strada”. In sintonia con le sue dichiarazioni quelle del sindaco Emanuele Maggi: “Vedere tante famiglie felici al parco è stato il risultato migliore. Le persone prima. Si è vista una comunità unita che lavora e che fa crescere il paese. Grazie a tutti”.
Infine, le dichiarazioni di Alessandro Pica, delegato Coni per Viterbo: “La collaborazione tra Coni Viterbo e Comune di Bassano Romano sta dando i frutti sperati. Siamo molto soddisfatti che il nostro lavoro sia stato apprezzato. Rimaniamo a disposizione della comunità bassanese per i prossimi impegni, primo tra tutti quello nelle scuole a settembre”.
A nove giorni dall'apertura dei Giochi olimpici di Rio, la vicenda doping che sta scuotendo lo sport russo miete altre vittime. A farne le spese, dopo l'atletica, stavolta è stato il canottaggio. Era prevedibile, dopo che il CIO aveva demandato la decisione di eventuali esclusioni alle varie federazioni internazionali e così 19 atleti sono stati fermati per test anomali effettuati tra il 2011 e il 2016. L'effetto immediato e' stato il ripescaggio del due di coppia femminile e dell'otto azzurro, di cui fa parte Simone Venier. Veterano di tre edizioni (2004, 2008, 2012), il portacolori delle Fiamme Gialle ha vinto anche un argento a Pechino nel quattro di coppia. La sua presenza porta a 38 il numero degli atleti del Lazio che faranno parte della spedizione azzurra.
Arriva mercoledì 27 luglio il terzo e ultimo appuntamento prima della pausa estiva con il progetto del CONI Lazio "Lo sport entra nelle carceri". Dopo il quadrangolare di calcio svoltosi a maggio e arbitrato dal fischietto internazionale Paolo Valeri e il triangolare di pallavolo andato in scena a fine giugno, stavolta sarà il tennis protagonista. Come sempre, le rappresentative interne di Rebibbia, formate da detenuti allenati di tecnici messi a disposizione gratuitamente dalle Federazioni interessate, affronteranno giocatori e squadre di società capitoline provenienti dall'esterno. L’iniziativa, nata con lo slogan "sport diritto di tutti" è stata subito accolta con favore dall’Amministrazione della sezione penale diretta dalla dottoressa Antonella Grella, con cui il CONI Lazio da anni ha stretto una proficua collaborazione.
Il programma della giornata, con inizio alle ore 9, prevede incontri di doppio di quattro game con coppie formate da giocatori interni, outdoor e “miste”.
La rappresentativa esterna, composta da cinque giocatori provenienti da due circoli della capitale, è guidata da Flavio Cipolla, vincitore del trofeo ATP di doppio a Istanbul lo scorso maggio e Vincenzo Santopadre, ex componente della squadra azzurra di coppa Davis, da alcuni anni tra i testimonial del progetto “I Giovani incontrano i Campioni” che il CR Lazio porta nelle scuole della regione. Ad impugnare la racchetta, per la squadra esterna, ci saranno anche Matteo Berrettini, Andrea Pelliccioni e Ludovico Scerrati.
Premieranno il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola, il presidente regionale FIT Ettore Marte con il consigliere Fabrizio Tropiano, la presidente del IV Municipio Roberta Della Casa e gli assessori allo sport e alle politiche sociali Claudio Perazzini e Rolando Proietti.
“Scusi, lei è il presidente Viola?”. La coppia incrociata all’esterno dell’hotel Leo di Leonessa, accompagna la domanda con un largo sorriso. “Ci conosciamo?” “Veniamo da Roma. Facciamo parte del gruppo di genitori che quattro anni fa si è battuto per scongiurare la chiusura dell’Educamp Coni al Giannattasio.” “Ah, giusto ieri vi ho ricordato, alla festa finale, il vostro intervento è stato risolutivo e vi ringrazio.” “No, siamo noi che vi ringraziamo. I nostri figli dopo Ostia hanno voluto provare il residenziale qui a Leonessa e si sono divertiti moltissimo. Quando li sentivamo brevemente al telefono, la sera, si intuiva una certa fretta nel salutarci perché avevano sempre qualcosa da fare. Dovunque organizzerete qualcosa, noi vi seguiremo”. Storie di ordinario Educamp. Quello che ieri si è concluso a Leonessa, ha anche fatto calare il sipario sull’edizione 2016 nel Lazio. Duemila e duecento le presenze complessive per sedici settimane di sport, aggregazione e amicizia, dal mare di Sabaudia ai monti al confine con l’Abruzzo.
Un confine virtuale che la mamma di Maria Enrica Spacca, una delle quattro ragazze da podio nella 4x400 ai recenti campionati europei di atletica leggera, attraversò con comprensibile fretta il 20 marzo di trenta anni fa per recarsi all’ospedale dell’Aquila, decisamente più facile da raggiungere da Pagliara di Borgorose, comune dell’Alta valle del Salto, di quello di Rieti. “Sono aquilana per caso” spiega Maria Enrica, occhi profondi e viso affilato. “Rieti in realtà è sempre stata casa mia”. Lì si allena con Roberto Bonomi e lì cominciò la sua storia di atleta, sotto l’ala protettiva di Andrea Milardi. A Rio sarà la seconda partecipazione olimpica dopo Londra 2012 per la portacolori della Forestale. “Ottenuta la qualificazione alla fine del 2015, nel corso di questa stagione eravamo chiamate a confermare quella prestazione. Ci siamo riuscite vincendo anche un bronzo ad Amsterdam poche settimane fa. Un risultato mai ottenuto prima dall’atletica azzurra femminile. Per me si è trattato di una soddisfazione ancora maggiore, arrivata a coronamento di una stagione segnata dagli infortuni”. In Olanda le russe non c’erano, né ci saranno a Rio. Quanto vi agevola questa assenza? “Non si possono mettere sullo stesso piano Europei e Olimpiadi. Lì troveremo gli USA, la Giamaica, la Nigeria e altre ancora. Noi contiamo di portare la staffetta in finale, per poi dare il massimo.” Cosa avrebbe detto il Boss dopo la medaglia europea? “Tante cose. Andrea era fatto così. Lui è stato il primo a credere in me, ma ci seguiva tutti. Il campo-scuola continua ad essere, a mio avviso, il posto migliore del mondo per allenarsi e fare gruppo. E questo è parte della sua eredità”. Maria Enrica e Maria Benedicta, due ragazze del “Guidobaldi” alle Olimpiadi sono la dimostrazione della bontà di un progetto e del lavoro di bravi tecnici. Ma come si è avvicinata Enrica all’atletica? “Tramite la scuola. Ancora non si vedeva all’orizzonte un’Educamp come questo. Condividere la quotidianità, non solo lo sport, aiuta a crescere. Vedo l’entusiasmo nei loro occhi e credo sia una cosa importante.”
Tutti i giorni i partecipanti hanno avuto la possibilità di praticare nuoto e giochi in acqua presso la Piscina della struttura alberghiera del Leo Hotel. Brevi momenti sono stati dedicati alla riscoperta dei giochi popolari come la corsa con i sacchi, tiro alla fune, 4 cantoni, nonché giochi di abilità e destrezza. Da parte sua lo chef dell’Hotel ha accolto volentieri i suggerimenti della dott.ssa Maria Piseri della FMSI, che ha curato l’assistenza medica per la durata del camp, dando suggerimenti alle famiglie sul tema “Faccio Sport Mangio Giusto”.
Attività programmata e svolta: atletica leggera, pallacanestro, pallavolo, ginnastica, tennis, badminton, calcio, scherma, tiro a segno, tiro con l’arco, judo, pattinaggio. Escursioni nel bosco della Vallonina e al Parco Avventura (Fagus Park), senza dimenticare una della attività per cui Leonessa è famosa, l’arrampicata sportiva, fatta grazie alla parete attrezzata e all’assistenza fornita della Sez. CAI di Leonessa. http://lazio.coni.it/lazio/lazio/galleria-fotografica/lazio/educamp-leonessa-2016.html
Si è chiusa oggi con la consueta festa finale a base di sport e divertimento l’edizione 2016 di Educamp nel Lazio. Lo stadio “Pasquale Giannattasio” di Ostia, recentemente ristrutturato nella pista e nel campo con i finanziamenti del fondo “Sport e periferie”, ha ospitato il saggio comprensivo di tutte le 23 discipline che si sono avvicendate nel corso delle sei settimane, a partire dal 13 giugno: dall’atletica al rugby, dal tiro con l’arco alla danza sportiva, dal cricket alla scherma. Appuntamenti fissi di questa edizione per i quasi 1200 partecipanti, gli incontri con i campioni dello sport, in collaborazione con il Comitato promotore di Roma 2024 e i suggerimenti dei medici sportivi per una sana e corretta alimentazione.
Il progetto nazionale Educamp (www.educamp.coni.it), giunto alla VII edizione, nasce per diffondere tra gli studenti di elementari e medie i valori della solidarietà e dell’amicizia (“amici per gioco, amici per sport”, è lo slogan di questa edizione), attraverso un’idea diversa di campus multidisciplinare, dove lo sport è strumento di coesione sociale. Gli educatori provenienti dalle facoltà di Scienze motorie e i tecnici dalle Federazioni sportive garantiscono la qualità dell’offerta con gli obiettivi della crescita individuale e dell’integrazione nel gruppo.
Nel Lazio ad essere interessate, oltre ad Ostia, sono state Viterbo, presso il centro sportivo dell’Aeronautica, Soriano con il parco dei monti Cimini, Sabaudia, nella sede di Mariremo con le discipline legate al mare e Leonessa, dove il campus residenziale, che chiuderà domani, ha permesso ai partecipanti di scoprire le bellezze della Val Leonina e del Terminillo.
Una festa allargata alle famiglie, alla quale non sono mancati i due vice persidenti del CR Lazio Felice Pulici e Umberto Soldatelli, la delegata Coni di Roma Cristina Chiuso e molti rappresentanti dello sport del territorio. Le presenze complessivamente sono state circa 2200 e gli sport praticati nelle varie sedi 32, oltre a molte di attività ricreative. “Abbiamo vinto una scommessa riuscendo a portare in fondo questa edizione dell’Educamp con i lavori in corso. Ma non volevamo rinunciare a Ostia e a questo posto che ci accompagna fin dall’inizio. Come pure molte delle famiglie qui presenti che non ci hanno fatto mai mancare il sostegno. La bellezza di questo progetto – spiega Riccardo Viola, presidente del CONI Lazio– si spiega in tre parole: partecipazione, divertimento e socializzazione. Chi partecipa ne è subito conquistato e spesso torna l’anno successivo.” https://www.youtube.com/watch?v=A2dJ0uhXyCM